ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17022

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 818 del 21/06/2017
Firmatari
Primo firmatario: FRACCARO RICCARDO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 21/06/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 21/06/2017
Stato iter:
22/12/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/12/2017
NENCINI RICCARDO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/12/2017

CONCLUSO IL 22/12/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17022
presentato da
FRACCARO Riccardo
testo di
Mercoledì 21 giugno 2017, seduta n. 818

   FRACCARO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   dal comunicato n. 1170 del 15 maggio 2017 dell'ufficio stampa della provincia di Trento si apprende che tra il 5 luglio e la fine di agosto 2017 il Passo Sella resterà chiuso per 9 mercoledì tra le ore 9 del mattino e le 16. Il transito sarà consentito a mezzi del trasporto pubblico locale o elettrici, oltre che, naturalmente, a biciclette e pedoni;
   in occasione della conferenza stampa di presentazione del provvedimento, l'assessore della provincia di Bolzano Richard Theiner ha affermato che, con le suddette misure, si ridurranno le emissioni di CO2 e si contribuirà alla conservazione della natura sulle montagne dolomitiche, che sono patrimonio mondiale dell'Unesco;
   la strada interessata dalla suddetta restrizione è la SS242dir di Val Gardena e Passo Sella, la quale è esclusa dalla perimetrazione dell'area Dolomiti Unesco, svolge la fondamentale funzione di collegamento tra la Val Gardena la Val di Fassa e permette il collegamento con il passo Pordoi e quindi con la confinante regione Veneto;
   in riferimento alla possibilità di chiusura dei passi dolomitici e delle strade di accesso alla regione Trentino-Alto Adige/Südtirol, i rappresentanti istituzionali della regione Veneto hanno espresso più volte pubblicamente la loro contrarietà. L'assessore regionale bellunese Giampaolo Bottacin ha affermato che «la mobilità è un diritto costituzionale, che nessuno può impedire» (Chiusura del Sella, gli operatori al TarTrentino – Trentino, 19 maggio 2017), mentre l'anno precedente il presidente Luca Zaia dichiarò che «oltre ad un vincolo anticostituzionale, la sospensione ripetuta del traffico rischia di rappresentare un colpo fatale per il turismo» (Il Veneto ricorre: «Incostituzionale» – Corriere del Veneto, 13 settembre 2016;
   secondo quanto segnalato all'interrogante dagli operatori turistici, l'evoluzione tecnologica sta comportando una drastica riduzione delle emissioni grazie all'introduzione di veicoli elettrici, a metano o a idrogeno, nonché una drastica riduzione dei costi ambientali dovuti alla mobilità privata;
   i medesimi operatori ritengono che l'importanza della viabilità del passo Sella sia evidenziata dalla sua posizione e dall'assenza di percorsi alternativi sostenibili. La chiusura della strada crea disservizi, danni e ritardi alla circolazione delle persone e delle merci, costi alla collettività che non sono giustificati, poiché si è in assenza di un'approfondita analisi scientifica dei presupposti danni ambientali creati dal traffico veicolare privato sui passi dolomitici;
   l'uso restrittivo ed esclusivo del bene demaniale rappresentato dalla strada è ammissibile solo in circostanze eccezionali; gli operatori ipotizzano che, se l'eccezione si ripete con elevata intensità, allora ci si trova di fronte ad un uso privato del bene demaniale con un conseguente sacrificio sproporzionato del diritto di utilizzo da parte di tutti pregiudicando gli interessi legittimi che derivano dal fatto che il bene demaniale è accessibile e utilizzabile dall'intera collettività;
   secondo quanto disposto dal decreto legislativo 3 marzo 2016, n. 46, in materia di limitazione del traffico veicolare, le misure sopra considerate, lungo le strade che collegano il territorio delle province di Trenta e di Bolzano, possono essere adottate solo previo parere del Ministero competente in materia di infrastrutture e mobilità e tenendo conto dei principi di ragionevolezza e non discriminazione –:
   quali motivazioni e analisi abbiano portato al parere espresso in ordine ai provvedimenti di chiusura del passo Sella in considerazione dei princìpi di ragionevolezza e non discriminazione previsti dal decreto legislativo n. 46 del 2016, al fine di contemperare le esigenze degli operatori con quelle della tutela ambientale. (4-17022)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 22 dicembre 2017
nell'allegato B della seduta n. 903
4-17022
presentata da
FRACCARO Riccardo

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, si forniscono i seguenti elementi di risposta, sulla base delle informazioni acquisite presso la direzione generale per la sicurezza stradale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
  Ai sensi del decreto legislativo 3 marzo 2016, n. 46, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha espresso parere favorevole alle misure di limitazione del traffico veicolare lungo la strada statale 242 che collega il territorio delle province di Trento e Bolzano, in quanto in sede di formulazione del provvedimento ed in ottemperanza alle disposizioni di cui all'articolo 1, del predetto decreto legislativo n. 46 del 2016, sono state recepite le osservazioni formulate a suo tempo da questo Ministero circa l'adozione di provvedimenti di divieto e di regolamentazione della circolazione stradale anche per la salvaguardia e la tutela del patrimonio paesaggistico della regione Trentino Alto Adige, con la condizione che fosse espressamente previsto che il medesimo provvedimento non prevedesse situazioni oggettive discriminatorie nei confronti di una o alcune categorie di veicoli.
  Inoltre, nel caso di adozione di provvedimenti di limitazione alla circolazione ovvero di un obbligo di pagamento su determinati tratti stradali, doveva essere garantito un itinerario alternativo ragionevole ai veicoli non ammessi ed un itinerario senza obbligo di pedaggio, per i rispettivi casi.
  Dallo schema del provvedimento emanato si evince la condizione richiesta, in quanto è espressamente prevista l'esistenza di un itinerario alternativo, pur con un percorso chilometrico superiore a quello oggetto del divieto.
  Di conseguenza, la previsione di modalità alternative di collegamento, la riduzione delle ore di divieto (dalle ore 09,00 alle ore 16,00 per complessivi 9 giorni – il mercoledì delle settimane comprese nei mesi di luglio e agosto) e lo stato sperimentale del progetto, hanno contribuito ad esprimere valutazioni positive da parte di questa amministrazione.
  Il commissario del governo della provincia di Trento ha sottolineato che è stato potenziato il servizio di trasporto pubblico, con servizi di accesso al passo ogni quarto d'ora e con la garanzia di accesso anche attraverso i collegamenti funiviari esistenti, valorizzando contemporaneamente le giornate di chiusura con «eventi» in quota in grado di attrarre pubblico interessato al rispetto dell'ambiente e del paesaggio.
  Infine, il Ministero dell'interno ha comunicato che i commissari di governo per le province di Bolzano e Trento hanno riferito di riscontri positivi all'iniziativa in parola formulati da parte della cittadinanza e dei turisti.

Il Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti: Riccardo Nencini.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica ambientale

protezione dell'ambiente

riduzione delle emissioni gassose