ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16997

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 816 del 19/06/2017
Firmatari
Primo firmatario: DIENI FEDERICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 19/06/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 19/06/2017
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 19/06/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 27/06/2017
Stato iter:
06/10/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/10/2017
NENCINI RICCARDO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 06/10/2017

CONCLUSO IL 06/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16997
presentato da
DIENI Federica
testo di
Lunedì 19 giugno 2017, seduta n. 816

   DIENI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   il porto di Gioia Tauro (RC) ha assunto un ruolo importantissimo dal punto di vista economico e sociale nell'area dato che esso rappresenta oltre il 50 per cento del Pil della regione Calabria, con l'impiego di migliaia di unità lavorative;
   tale rilevanza, sia per l'economia sia per l'occupazione della zona, rischia tuttavia di essere minacciata dai recenti sviluppi;
   nel 2017 il Porto, Hub del Mediterraneo, porta Sud per l'Europa sulla rotta del Canale di Suez, conta 1640 lavoratori, più 600 unità per l'indotto;
   a quanto emerge da notizie di stampa se non si trova un accordo entro il 15 luglio 2017, l'azienda terminalista Medcenter Container Terminal (Mct), azienda italo-tedesca che controlla il terminal container di Gioia Tauro, invierà le lettere di licenziamento per circa 400 dipendenti in esubero ancora non allocati nella costituenda agenzia portuale;
   il 13 giugno 2017 si sarebbe tenuto l'ennesimo incontro conclusosi senza esito presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti tra le organizzazioni sindacali, l'Autorità portuale di Gioia Tauro e la società Mct;
   il 1o aprile 2017 è partita la procedura di mobilità per i lavoratori e i primi 45 giorni dovevano servire proprio ad individuare una strategia comune, ma così non è stato;
   quello che i lavoratori chiedono al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti è un piano di investimenti a lungo termine che valorizzi il ruolo del porto come centro di transhipment (trasbordo);
   quello di Gioia Tauro rappresenta un porto che, per molti anni, ha rappresentato e potrebbe continuare a rappresentare a maggior ragione oggi, nell'evoluzione attuale del traffico di merci via mare, un hub strategico, situato al centro del Mediterraneo, non certo un problema da gestire attraverso l'Agenzia per il lavoro a cui vengono destinati 45 milioni di euro;
   secondo l'interrogante il Governo sembrerebbe dimostrare un atteggiamento rinunciatario e volto a dirottare il traffico di Gioia Tauro su altri porti del nord; ciò sarebbe dimostrato dal fatto che qualche settimana fa lo stesso premier Paolo Gentiloni ha indicato ai grandi imprenditori indocinesi i porti di Trieste e Genova come unici terminali verso cui indirizzare le merci in entrata nel Mediterraneo provenienti dal Sud-Est asiatico;
   l'assenza di progettualità oltre al silenzio e all'inazione della regione Calabria sembrano condannare il porto di Gioia Tauro ad una fine annunciata, cancellando un'ulteriore fonte di sostentamento e di sviluppo per uno tra i territori più poveri d'Italia –:
   quali iniziative urgenti di propria competenza il Governo intenda adottare per conservare gli attuali livelli occupazionali, frenare il declino del porto di Gioia Tauro e promuoverne lo sviluppo, anche al fine di tutelare la crescita economica dei territori limitrofi;
   se il Presidente del Consiglio dei ministri intenda confermare di aver invitato imprenditori stranieri ad indirizzare le merci in entrata nel Mediterraneo esclusivamente ai porti di Trieste e Genova.
   (4-16997)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 6 ottobre 2017
nell'allegato B della seduta n. 865
4-16997
presentata da
DIENI Federica

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, cui si risponde per delega della Presidenza del Consiglio dei ministri, sulla base delle informazione pervenute dalla direzione generale per la vigilanza sulle autorità portuali, le infrastrutture portuali ed il trasporto marittimo e per vie d'acqua interne di questo Ministero si forniscono i seguenti elementi di risposta.
  Come dichiarato anche pubblicamente dal Ministro Delrio e rilanciato sul sito ministeriale, in data 15 giugno 2017, è stata siglata l'intesa quadro per il rilancio del porto di Gioia Tauro, per la sua crescita e l'occupazione.
  Oltre alle tradizionali attività di
transhipment, infatti, vanno sviluppati settori nuovi e a tale obiettivo si sta lavorando attraverso la realizzazione del gateway ferroviario, l'istituzione della zona economica speciale (ZES) e il progetto del bacino di carenaggio. Si sono conclusi interventi di dragaggio attesi da anni e che fanno oggi di Gioia Tauro l'unico scalo del Mediterraneo in grado di ospitare fino a quattro navi madri.
  Si sta lavorando per accelerare le operazioni di controllo sulla merce, grazie alla
partnership con l'agenzia delle dogane che ha previsto l'istituzione di una vera e propria task force dedicata, e si stanno sostenendo iniziative di diversificazione dei traffici. Sono complessivamente in corso investimenti per 150 milioni di euro, così come previsto nell'accordo di programma quadro firmato a Palazzo Chigi un anno fa.
  L'agenzia per la somministrazione, la riqualificazione e la ricollocazione del personale posto in esubero da MCT, in prospettiva e come già previsto per legge si trasformerà poi in soggetto articolo 17 della legge n. 84 del 1994 e successive modificazioni e integrazioni come operante in tutti gli altri porti di Italia.
  

Il Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti: Riccardo Nencini.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

licenziamento collettivo

trasporto merci