ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16945

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 813 del 14/06/2017
Firmatari
Primo firmatario: FRATOIANNI NICOLA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 14/06/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 14/06/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16945
presentato da
FRATOIANNI Nicola
testo di
Mercoledì 14 giugno 2017, seduta n. 813

   FRATOIANNI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   nel comune di Sermide e Felonica, in provincia di Mantova, in quattro successive tornate elettorali amministrative (2002, 2007, 2012 e 2017) è stata presentata una lista chiaramente inneggiante al fascismo e ai suoi simboli, che nell'ultima elezione ha eletto una consigliera comunale;
   la lista si chiama «Fasci Italiani del Lavoro» e ha come simbolo il fascio littorio. Il sito del movimento politico e la pagina Facebook dei «Fasci» sono piene di immagini del duce, citazioni di suoi discorsi e documenti fascisti per spiegare il programma della lista, gli iscritti sono chiamati «fascisti» e «camerati»;
   lo statuto del movimento politico dichiara all'articolo 2 che: «Sul piano storico gli aderenti al Movimento Fasci italiani del Lavoro negano l'asserita estraneità e avversione maggioritaria del popolo italiano verso il regime politico denominato “fascista”, che ha retto le sorti della Nazione in forma democratica fra il 1922 e il 1925 e in forma totalitaria fra il 1925 o il 1945. Negano l'asserito avvento al potere di tale regime come frutto della sola violenza esercitata contro il popolo italiano da una minoranza sopraffattrice denominata Partito Nazionale Fascista, prima, e Partito Fascista Repubblicano, poi, e la sua permanenza alla guida della Nazione per oltre venti anni come risultato unicamente della corruzione di massa dello spirito, manipolazione delle coscienze, coercizione, repressione, negazione dei diritti umani e civili, sfruttamento della classe lavoratrice. Negano l'asserita impossibilità di evoluzione delle originalissime istituzioni create da tale regime verso l'acquisizione piena e totale della forma democratica, elettiva e pluralistica; evoluzione stroncata dalla sconfitta militare della Nazione italiana. Negano che dopo l'8 settembre 1943, data infausta segnata dalla cessione della Nazione invasa nelle mani del nemico da parte della Monarchia, il Fascismo, riaffermatosi nella Repubblica Sociale Italiana, sia stato rovesciato da una sollevazione popolare e unitaria di massa. Affermano che, nonostante il tradimento consumato contro la Nazione l'8 settembre 1943, anche l'incarnazione repubblicana del Fascismo, sorretta da italiani fedeli alla Patria fino al sacrificio, fu annientata il successivo 25 aprile 1945 solo dal peso militare delle armate anglo-americane d'invasione. Affermano che il regime della cosiddetta “democrazia dei partiti”, succeduto al regime fascista dopo la distruzione militare di quest'ultimo, non è pertanto il frutto di una sofferta conquista del nostro popolo [...] bensì il frutto di una frattura nella storia unitaria del nostro Paese, generata dalla sconfitta militare e nel corso della quale la sovranità sul territorio nazionale non fu esercitata pienamente da un Governo Italiano ma dal Governo militare delle potenze straniere occupanti. Da quel periodo di sovranità non italiana sulla Nazione Italiana (e non da una volontà del nostro popolo liberamente maturata ed espressa), trae origine l'attuale sistema politico responsabile del degrado non più sopportabile della Nazione»;
   ad avviso dell'interrogante, non si poteva ammettere alle elezioni, sul piano giuridico, una lista che nega radicalmente i fondamenti dello Stato democratico e i principi costituzionali;
   il prefetto di Mantova ha revocato le designazioni dei funzionari componenti della settima sottocommissione elettorale circondariale di Mantova, competente per quel comune, ma ciò non è sufficiente a riparare al danno prodotto alla democrazia e alle istituzioni del Paese –:
   quali iniziative di competenza, anche normative, intenda mettere in atto:
    a) per prevenire la presentazione di liste neofasciste nel nome e nei simboli e disciplinare in maniera stringente gli effetti e i possibili rimedi di situazioni come quella descritta in premessa, ferme restando le possibili iniziative in sede giudiziaria;
    b) per arginare la crescita di movimenti neonazisti e neofascisti che, anche grazie all'utilizzo di internet e dei social media, facendo spesso ricorso all'utilizzo delle fake news, fanno propaganda di idee e conducono azioni in aperto contrasto con i principi della Repubblica. (4-16945)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

fascismo

partito politico

diritti umani