ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16931

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 813 del 14/06/2017
Firmatari
Primo firmatario: VARGIU PIERPAOLO
Gruppo: CIVICI E INNOVATORI
Data firma: 14/06/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 14/06/2017
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 14/06/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 28/06/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16931
presentato da
VARGIU Pierpaolo
testo di
Mercoledì 14 giugno 2017, seduta n. 813

   VARGIU. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   la giunta della regione autonoma della Sardegna, in data 2 febbraio 2016 ha approvato la delibera 6/15 recante «Proposta di ridefinizione della rete ospedaliera della Regione Autonoma della Sardegna»;
   la legge regionale sarda n. 21 del 2012, comma 4, dell'articolo 4, dispone che il contenuto di tale atto diventi efficace soltanto al momento della sua ineludibile approvazione da parte del consiglio regionale;
   la legge regionale n. 17 del 2016 ha disposto l'istituzione della ATS Sardegna, attraverso l'accorpamento delle precedenti 8 Asl;
   la giunta ha recentemente approvato le linee guida per la redazione dell'atto aziendale che, ovviamente, non possono contenere indicazioni sulle attività di programmazione della rete ospedaliera che sono invece affidate alla potestà legislativa;
   a distanza di quasi un anno e mezzo dall'approvazione della delibera 6/15 del 2 febbraio 2016, il provvedimento riguardante il riordino della rete ospedaliera non è ancora uscito dalla fase istruttoria presso la commissione sanità del consiglio regionale della Sardegna;
   un atto di programmazione sanitaria complessiva manca in Sardegna da oltre 15 anni, atteso che l'ultimo documento approvato (Piano sanitario regionale 2006-2008) venne annullato dal TAR della Sardegna, proprio nella parte attinente al riordino della rete ospedaliera;
   l'assenza di attività di programmazione sanitaria da parte della regione è causa del disastro nella gestione della spesa di settore che in Sardegna raggiunge cifre che si aggirano intorno ai 350 milioni di euro rispetto alle assegnazioni del Cipe, con un disavanzo che supera il 10 per cento delle assegnazioni;
   nonostante tale disavanzo nella spesa sanitaria/anno, la Regione autonoma Sardegna non viene obbligatoriamente assoggettata né a piano di rientro, né a commissariamento;
   la situazione del disavanzo sanitario sardo, in assenza di azioni di riordino, è destinata a peggiorare non appena andrà a regime l'attività del nuova ospedale Mater Olbiae, che prevede un innalzamento di circa 60 milioni di euro/anno del tetto della spesa per la sanità accreditata;
   l'attivazione del Mater Olbiae si poggia sulla deroga biennale (2015-2017) al tetto sui posti letto e sull'incremento della spesa per la sanità accreditata, consentita con l'articolo 16 della legge 164 del 2014. Tale norma impone però alla regione autonoma della Sardegna di presentare il programma di riorganizzazione della rete ospedaliera che deve decorrere dal 1o gennaio 2018, consentendo di riassorbire tale eccedenza di posti letto;
   la regione autonoma della Sardegna appare inoltre in evidente ritardo anche nella organizzazione delle attività di emergenza-urgenza: in particolare l'Areus istituita con la legge del 2014, avrebbe dovuto avere un proprio direttore entro il 31 dicembre 2016;
   non soltanto non vi è traccia del direttore dell'Areus, ma persino il bando di gara per la copertura dell'elisoccorso regionale sta slittando al mese di settembre, lasciando scoperta la Sardegna proprio nel periodo stagionale più delicato;
   le inadempienze normative e di programmazione, con il disavanzo di bilancio, stanno determinando una disastrosa situazione di collasso della sanità regionale sarda, che si sta traducendo in una sequela di inquietanti episodi di inadeguatezza, a cui non riesce più a sopperire lo spirito di abnegazione delle risorse umane professionali e volontarie operanti in sanità;
   tale situazione comporta inevitabilmente tagli lineari delle prestazioni sanitarie, con pesante rischio di negazione del diritto alla salute e dei livelli essenziali di assistenza per le fasce sociali meno protette –:
   se il Governo sia conoscenza di quelle che l'interrogante giudica inadempienze normative, carenze di attività programmatoria e situazione di disavanzo economico della sanità sarda;
   quali iniziative, per quanto di competenza, il Governo intenda intraprendere per monitorare le attuali criticità della sanità sarda e per garantire il diritto alla fruizione dei livelli essenziali di assistenza dei cittadini sardi;
   se il Governo non ritenga sussistenti le condizioni per assumere le iniziative di competenza per avviare le procedure di immediato commissariamento della sanità sarda. (4-16931)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

spese sanitarie

disavanzo di bilancio

diritto alla salute