ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16919

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 812 del 13/06/2017
Firmatari
Primo firmatario: PAGLIA GIOVANNI
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 13/06/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 13/06/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16919
presentato da
PAGLIA Giovanni
testo di
Martedì 13 giugno 2017, seduta n. 812

   PAGLIA. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   nei giorni del 10 e 11 giugno 2017 si è tenuto a Bologna il G7 ambiente;
   a partire dal 9 giugno 2017 una vasta coalizione di soggetti ambientalisti e sociali, territoriali e nazionali, denominata G7M, ha proposto un calendario di iniziative politiche e culturali, con una manifestazione di chiusura prevista per le 15 di domenica 11 giugno 2017;
   in una prima fase, era previsto che il vertice G7 si concludesse con una cena di gala a palazzo Re Enzo, in piazza del Nettuno;
   questo aveva portato il sindaco di Bologna, su sollecitazione del comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza, a disporre un'ordinanza che precludeva l'accesso pedonale ad una vasta area del centro storico di Bologna per l'intero pomeriggio di domenica 11 giugno;
   la difficoltà di garantire il rispetto di un provvedimento che avrebbe richiesto una mobilitazione straordinaria di forze dell'ordine e un sacrificio significativo ai cittadini e agli operatori economici bolognesi, aveva poi portato allo spostamento della cena di gala in periferia, all'Hotel Savoia Regency;
   l'ipotizzata chiusura del centro storico aveva creato problemi anche con il percorso della manifestazione indetta da G7M, che nelle intenzioni degli organizzatori avrebbe dovuto tenersi nella zona interdetta, come da tradizione cittadina;
   si riteneva tuttavia erroneamente che il ritiro dell'ordinanza avrebbe consentito il normale svolgimento delle attività, compreso l'esercizio del diritto di manifestazione;
   con propria prescrizione, il comitato per l'ordine pubblico e quindi il questore autorizzavano infatti un percorso che escludeva il passaggio dalla cosiddetta zona T, ovvero lo snodo centrale di Bologna;
   inutili si rivelavano a quel punto tutti i canali di trattativa, compreso un appello per la libertà di manifestazione firmato da sindacati, associazioni, parlamentari ed esponenti di forze politiche locali e nazionali;
   si deve a questo punto sottolineare che l'autorizzazione era stata richiesta per una manifestazione di circa 1.000 partecipanti e che analoghe iniziative avevano attraversato Bologna nei mesi precedenti senza alcun problema significativo di ordine pubblico;
   appare quindi tuttora incomprensibile all'interrogante quali siano le ragioni che abbiano indotto un atteggiamento di chiusura da parte delle autorità competenti, se non si vuole dare credito a chi ipotizza una ripicca politica per la mancata cena a palazzo Re Enzo;
   ancora più incomprensibile appare la scelta di blindare e rendere inaccessibile un'area di Bologna che si era appena deciso di liberare, essendo cessata la necessità di garantire la sicurezza dei partecipanti al vertice, solo per evitare il passaggio di una manifestazione annunciata quale assolutamente pacifica e quindi rivelatasi tale, a cui avevano annunciato la propria partecipazione anche esponenti istituzionali locali e nazionali;
   tutti hanno potuto notare peraltro il grande dispiego di uomini e mezzi, disposti al solo fine apparente di impedire l'accesso a vie cittadine abitualmente percorse da cortei politici –:
   per quali ragioni si sia deciso di vietare il percorso richiesto dagli organizzatori, in assenza secondo l'interrogante di qualsiasi obiettivo sensibile da tutelare e nonostante le evidenti problematicità derivanti dalla chiusura della zona T per l'intero pomeriggio di domenica;
   quali siano le ragioni che abbiano indotto ad adottare misure di sicurezza eccezionali, a fronte di una manifestazione di 2.000 persone, che si è rivelata pacifica nelle intenzioni e nelle pratiche;
   quanti siano stati complessivamente le donne e gli uomini delle forze dell'ordine impiegati nel controllo della manifestazione, con quali mezzi e con quale costo complessivo a carico della collettività. (4-16919)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

agitazione politica

ordine pubblico

gruppo dei paesi piu' industrializzati