ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16907

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 812 del 13/06/2017
Firmatari
Primo firmatario: BINETTI PAOLA
Gruppo: MISTO-UDC-IDEA
Data firma: 12/06/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BUTTIGLIONE ROCCO MISTO-UDC-IDEA 12/06/2017
CERA ANGELO MISTO-UDC-IDEA 12/06/2017
DE MITA GIUSEPPE MISTO-UDC-IDEA 12/06/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 12/06/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 26/06/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16907
presentato da
BINETTI Paola
testo di
Martedì 13 giugno 2017, seduta n. 812

   BINETTI, BUTTIGLIONE, CERA e DE MITA. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   il 7 giugno 2017 è stato pubblicato il decreto-legge, n. 73, recante disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, che rende obbligatorie 12 vaccinazioni. Alcune di queste come ad esempio l'antidifterica (dal 1939), antitetanica (dal 1963), antipoliomielitica (dal 1966) e antiepatite virale B (dal 1991) erano già obbligatorie, altre invece lo sono diventate con questo decreto: anti-pertosse, anti-meningococco B e C, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella e il vaccino contro l’Haemophilus influentiae;
   il carattere obbligatorio, vincolante per l'iscrizione a scuola, per le prime 4 vaccinazioni, aveva raggiunto una copertura complessiva del 95 per cento, che diventava del 97-98 per cento per la poliomielite, per cui si può ben dire che tutti i bambini godevano della tutela vaccinica: la cosiddetta immunità di gregge. Le altre vaccinazioni venivano caldamente raccomandate, ma l'indice di copertura variava da regione e regione, anche a seconda che fossero più o meno a carico della famiglia. Il 19 gennaio 2017 la Conferenza Stato-regioni ha approvato il nuovo piano vaccini, che tende ad uniformare le vaccinazioni sull'intero territorio nazionale: come e quali fare, a carico di chi, e perché;
   il decreto prevede che tutti i dirigenti scolastici chiedano ai genitori al momento dell'iscrizione una documentazione dell'avvenuta vaccinazione, oppure presentino una documentazione sulle ragioni dell'esonero o del differimento delle vaccinazioni. La presentazione costituisce requisito per l'accesso alla scuola per l'infanzia, ma non comporta immediate sanzioni di tipo amministrativo. Per i più grandi, dai 6 ai 16 anni, è comunque garantito l'accesso alla scuola dell'obbligo, ma le famiglie saranno sollecitate sia dalla scuola che dalla Asl a spiegare il perché della mancata vaccinazione, dei figli ma anche chiamate ad ottemperare all'obbligo di vaccinazione entro un tempo prestabilito;
   il decreto sarà in vigore già dal prossimo anno scolastico, ma, è prevista «una norma transitoria per questa prima fase del 2017, che eviterà qualsiasi tipo di problema burocratico alle famiglie, alle Asl e alle scuole». Il Ministro della salute ha garantito che sarà reso disponibile un vademecum sulle modalità e sui tempi necessari. Suzanna Jakab, direttore dell'Organizzazione mondiale della sanità, ha affermato che «L'Oms approva le recenti iniziative italiane del ministro Lorenzin. Siamo pronti a sostenerla nel suo lavoro e felici di conoscere il nuovo Piano vaccinale 2017-2019, che identifica l'eradicazione del morbillo e della rosolia come obiettivo politico del Paese»;
   in molte città sono scesi in piazza migliaia di genitori, che considerano l'obbligatorietà della legge un ricatto che mina la libertà di scelta delle famiglie. Genitori che rivendicano il loro ruolo e la loro responsabilità. Chiedono informazione, trasparenza e tutela della salute, controlli sulla composizione dei vaccini, un riconoscimento a sostegno delle vittime di danno vaccinale e analisi post-vaccinali. Ma prima di tutto una riflessione ad personam per ogni bambino. Alle proteste ha risposto il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Walter Ricciardi, sottolineando come queste proteste, legittime, sono però sbagliate. I vaccini hanno salvato milioni di vite, per cui occorre continuare a vaccinare. Inoltre, sembra si voglia ignorare che l'obbligatorietà dei vaccini è legittimata dalla competenza legislativa in materia di profilassi, dalla competenza concorrente in materia di istruzione e di tutela della salute e dalla competenza trasversale della determinazione dei livelli essenziali di assistenza –:
   se non ritenga opportuno promuovere una vasta operazione di informazione sull'efficacia dei vaccini, senza ignorarne i possibili rischi, sottolineando come l'obbligatorietà delle misure previste dal decreto, da un lato, ha la sua ragione primaria nella tutela della salute individuale, soprattutto dei più piccoli nella delicati fase dell'inserimento scolastico, mentre dall'altro ha come obbiettivi la prevenzione e la tutela della salute pubblica che il Ministero della salute stesso ha l'obbligo di garantire per ottemperare al mandato costituzionale. (4-16907)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

vaccino

diritto alla salute

protezione del consumatore