ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16904

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 812 del 13/06/2017
Firmatari
Primo firmatario: VILLAROSA ALESSIO MATTIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/06/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 12/06/2017
PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 12/06/2017
GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE 12/06/2017
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/06/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 12/06/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16904
presentato da
VILLAROSA Alessio Mattia
testo di
Martedì 13 giugno 2017, seduta n. 812

   VILLAROSA, ALBERTI, PESCO, GRANDE e LOREFICE. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   in data 4 gennaio 2017 si è letta su varie testate la notizia: «Notte in auto per vendere azioni Bapr» nell'articolo si riporta: «Hanno trascorso la fredda notte nelle loro automobili, alla stregua dei terremotati, alcuni cittadini ragusani azionisti della Banca Agricola Popolare di Ragusa. Un disagio non da poco che gli interessati hanno deciso di vivere per potersi svegliare in tempo utile stamani ed essere i primi a poter entrare, appena aperti gli uffici, all'interno delle varie filiali. Tutto questo per vendere le azioni della stessa Bapr. In alcuni casi già martedì pomeriggio si sono formate code alimentate da quanti hanno deciso di vendere le proprie azioni Bapr, sulla scorta di quanto avvenuto ad altre banche popolari italiane, ad esempio la Veneta Banca e la Popolare Vicenza, dove le azioni comprate a 40 euro, adesso valgono pochi centesimi». Banca popolare oggi ha un capitale sociale pari a 739.430.000 euro e comunica, nel sito istituzionale, un indice di patrimonialità molto affidabile: «Il valore del CET 1 della Banca Agricola Popolare di Ragusa, ulteriormente in aumento al 31 dicembre 2015, è pari al 24,31 per cento e la conferma tra le banche più solide nel panorama non solo nazionale, ma anche europeo»;
   dai prospetti contabili individuali dell'azienda Banca agricola popolare di Ragusa del semestre al 30 giugno 2016 si riscontrano attivi patrimoniali pari a 4,646 miliardi di euro e utili per 6.233.007; nonostante queste comunicazioni confortanti, sembra essersi creata, anche a seguito delle crisi di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza, una sorte di psicosi collettiva che ha indotto un'enorme numero di azionisti a richiedere la vendita;
   Banca agricola popolare di Ragusa ha comunicato alla propria clientela di poter convertire solo una determinata percentuale di azioni e questo ha contribuito ad aumentare la paura nei piccoli risparmiatori. L'azione ordinaria di Banca agricola popolare di Ragusa (strumento finanziario emesso dalla stessa Banca agricola popolare di Ragusa e non quotato in mercato regolamentato) in passato veniva ricollocata in pochi giorni lavorativi, consentendo la restituzione pressoché immediata del controvalore in denaro all'azionista. Il rapporto stretto con il territorio permetteva alla banca di ricevere tanta fiducia dai cittadini/risparmiatori che vedevano la presenza dell'Istituto in funzione di garanzia del loro investimento portandoli, talvolta, a sorvolare sul rischio connesso all'acquisto di strumenti finanziari illiquidi;
   in un articolo del Sole 24 ore del 4 aprile 2017 continuano le attestazioni di impopolarità sulla Banca agricola popolare di Ragusa: «Popolare Vicenza e Veneto Banca sono “impopolari” da tempo, almeno da un paio d'anni. Ma ora, dopo l'azzeramento del valore delle azioni, una proposta di transazione che sa di elemosina (ma ciononostante accettata dal 70 per cento dei soci) il rischio concreto di una penalizzazione degli obbligazionisti subordinati in nome dell'Europa del Burden Sharing, lo sono diventate ancora di più. E non sono le uniche: i timori di ieri dei soci dei due istituti veneti sono gli stessi che oggi si trovano a vivere decine di migliaia di risparmiatori che negli anni hanno acquistato (e ora non riescono a vendere) le azioni di Banca Popolare di Bari, di Ragusa o di tante altre banche sparse per l'Italia»;
   i dati di bilancio, illustrati dal direttore generale Giambattista Cartia, evidenziano una perdita di 339 mila euro. Il dato risulta penalizzato, si legge nella relazione di bilancio, dai contributi straordinari al Fondo nazionale di risoluzione ed al Fondo interbancario di tutela dei depositi, destinati alle banche in crisi. Infatti, il risultato d'esercizio «normalizzato», ovvero dedotti gli oneri per i salvataggi bancari, sarebbe stato positivo per 1,366 milioni di euro;
   nonostante questo risultato, la banca ha egualmente distribuito ai soci un dividendo di 0,90 euro per azione attingendo a fondi precedentemente accantonati –:
   di quali elementi disponga in relazione a quanto esposto in premessa e, in particolare, se trovi conferma che la perdita risultante dal bilancio della banca sia stata causata dai contributi straordinari al Fondo nazionale di risoluzione e al Fondo interbancario di tutela dei depositi, destinati alle banche in crisi;
   se, nei limiti delle proprie competenze, intenda assumere iniziative anche normative, per rafforzare gli strumenti di tutela del risparmio pubblico, con particolare riguardo a quello investito nelle banche popolari, come la Banca agricola popolare di Ragusa, nell'ottica del contenimento preventivo del danno e, non da ultimo, nell'interesse dell'intera Nazione che è strettamente correlato al livello di fiducia del popolo dei risparmiatori più volte messo duramente alla prova.
   (4-16904)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

credito agricolo

azione

banca