Legislatura: 17Seduta di annuncio: 812 del 13/06/2017
Primo firmatario: CIVATI GIUSEPPE
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 12/06/2017
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 12/06/2017
CIVATI. —
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro dell'economia e delle finanze
. — Per sapere – premesso che:
è interesse dello Stato e del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca promuovere e potenziare le università pubbliche, tra le quali si colloca nei posti di eccellenza l'università degli studi di Milano (UniMi), la più consistente università lombarda con oltre 60.000 studenti iscritti e 4.000 lavoratori tra docenti e personale tecnico;
UniMi è interessata da un progetto di delocalizzazione di alcune facoltà nei terreni sui quali è stato realizzato Expo 2015;
le principali università europee non sono mai state trasferite dall'originario sito, ma si sono potenziate a partire da questo, così come le università private di Milano. Al contrario, quelle di Genova e Siena hanno effettuato investimenti immobiliari «esterni», ricavandone forti crisi gestionali;
a «Città studi» sta per essere completato il nuovo dipartimento di informatica, dal costo previsionale di circa 21 milioni di euro, mentre i dipartimenti che necessitano di importanti ristrutturazioni o nuove collocazioni si limitano a farmacologia e chimica. Circa la possibile ristrutturazione o nuova costruzione in loco non è stato prodotto alcun prospetto di comparazione economica rispetto al trasferimento in area ex-Expo, nonostante nelle zone limitrofe esistano varie aree adeguate. Queste aree sono quelle che si libererebbero dal trasferimento dell'Istituto Besta e dell'Istituto dei tumori e dalla dismissione dello scalo ferroviario di Lambrate, nonché i terreni di proprietà di UniMi siti in Via San Faustino;
il progetto di trasferimento di UniMi nell'area ex-Expo comporterebbe un restringimento della superficie usufruibile dagli attuali 250.000 metri quadrati ai previsti 150.000 metri quadrati con una conseguente ferrea limitazione del futuro sviluppo dell'università;
le aree ex-Expo sono state bonificate a «livello B», mentre per un insediamento universitario si prevede il «livello A»: a oggi non sono stati definiti i costi e i tempi di tali bonifiche;
a seguito del trasferimento delle facoltà di veterinaria e la costruzione del nuovo dipartimento di informatica si sono evidenziati numerosi limiti nella capacità gestionale da parte di UniMi;
lo spostamento nell'area ex-Expo comporta un investimento ingente da parte di UniMi che provoca la possibilità di ulteriori e imprevisti costi in corso d'opera. Nelle previsioni di spesa, inoltre, non sono incluse quelle per gli arredi tecnici di laboratori didattici e scientifici, fondamentali per le facoltà in via di trasferimento;
le disponibilità finanziarie di UniMi si basano su alienazioni immobiliari per nulla definite e alquanto aleatorie, anche alla luce del fatto che l'immobile di farmacologia di viale Abruzzi, la cui asta iniziale prevedeva la vendita per 9,6 milioni di euro, non si è conclusa e ha portato a un ribasso a 7,5 milioni di euro;
si configura un'operazione di dimensioni ingenti e assolutamente complessa in assenza della dovuta programmazione col conseguente rischio di ricadute negative di tipo finanziario (coinvolgendo anche i finanziamenti che UniMi riceve annualmente dallo Stato, di circa 270 milioni di euro nel 2016) e gestionale, oltre che sull'attività didattica e scientifica;
negli anni passati UniMi e il Politecnico, col progetto «Campus sostenibile», hanno dialogato con le realtà del quartiere e del territorio per una proficua integrazione socio-culturale tra la città e le sue università;
si è manifestata una forte opposizione di docenti, studenti, personale tecnico e cittadini al trasferimento in esame;
dovrebbe essere prioritaria la riduzione delle tasse universitarie, dal momento che, attualmente, queste superano i limiti previsti dalla legge –:
se il Governo intenda rendere noto l'indicatore di indebitamento dell'università degli studi di Milano che, per legge, deve essere documentato entro il mese di marzo di ogni anno;
se non ritengano, per quanto di competenza, di analizzare, preventivamente e attentamente, tutti gli aspetti riguardanti l'impegnativa operazione di trasferimento delle facoltà scientifiche della Statale nell'area ex-Expo;
se non si ritenga, dato che con l'impegno finanziario richiesto per il trasferimento è facilmente ipotizzabile il superamento della soglia massima di indebitamento di dover controllare, per quanto di competenza, che i risvolti finanziari di tale operazione non superino tali soglie, previste dal decreto legislativo n. 49 del 2012 e pari al 15 per cento delle entrate non vincolate in bilancio;
quali elementi il Governo possa fornire circa le possibili ricadute negative sul futuro gestionale di UniMi di un investimento tanto ingente;
se il consiglio di amministrazione e il Senato accademico di UniMi abbiano richiesto un parere in merito da parte del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca in relazione a un impegno che avrà delle ripercussioni vincolanti per l'università per almeno i prossimi vent'anni. (4-16903)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):delocalizzazione
farmacologia
informatica