ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16860

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 810 del 07/06/2017
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 5/10948
Firmatari
Primo firmatario: CRIPPA DAVIDE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 07/06/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 07/06/2017
Stato iter:
28/07/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/07/2017
BELLANOVA TERESA ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/07/2017

CONCLUSO IL 28/07/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16860
presentato da
CRIPPA Davide
testo di
Mercoledì 7 giugno 2017, seduta n. 810

   CRIPPA. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   in data 5 dicembre 2016 è stato pubblicato sui siti del Ministero dello sviluppo economico e sul sito del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare un avviso di selezione pubblica per l'istituzione di un elenco di esperti per l'affidamento di incarichi di supporto alla difesa erariale nell'ambito di arbitrati internazionali;
   gli esperti selezionati con tale bando saranno interpellati per l'affidamento di incarichi di supporto all'Avvocatura generale dello Stato nei procedimenti arbitrali internazionali in materia di investimenti nel settore energetico;
   l'Avvocatura generale dello Stato, tra i suoi compiti, rende consulenza giuridica e assistenza in favore delle Amministrazioni statali con riferimento a tutti i giudizi civili, penali, amministrativi, comunitari e internazionali e nelle procedure arbitrali contro la Repubblica italiana instaurate davanti al Centro internazionale per la soluzione delle dispute relative agli investimenti ed alle camere di commercio europee per ipotesi di violazione dell’Energy charter treaty;
   nelle intenzioni del già citato avviso vi sarebbe quella di selezionare esperti che dovrebbero svolgere un ruolo di parte terza come indipendenti rispetto alle parti ed estranei alle controversie;
   a pagina 3 del già citato avviso di selezione, si può leggere come uno dei requisiti fondamentali per partecipare alla gara sia quello di «[...] non essere a conoscenza di una situazione di conflitto di interesse tale da compromettere, anche solo potenzialmente, l'indipendenza, l'autonomia e la professionalità richieste a coloro che siano chiamati a rendere delle prestazioni intellettuali che, finalizzate a supportare le argomentazioni sviluppate negli scritti defensionali dell'Avvocatura generale dello Stato, risultano connotate da rilevante tasso di tecnicismo e da elevata complessità di studio teorico e pratico.»;
   appare quanto meno bizzarro che fra i requisiti venga riportato quello di non essere a conoscenza di anche solo potenziali conflitti di interessi ma non quello della loro effettiva sussistenza;
   a pagina 8 del bando si può leggere come, fra le condizioni contrattuali dell'incarico specificate «Il MiSE e il MATTM stipuleranno con il soggetto individuato, nelle forme previste dal presente avviso, apposito contratto di affidamento dell'incarico, a seguito di [...] accertamento dell'insussistenza di sopraggiunte cause di incompatibilità e/o conflitti di interesse[...]», senza però specificare in alcun modo con quali criteri e modalità tale verifica verrà effettuata –:
   come siano stati valutati i criteri di selezione, dato che non viene riportato alcun elemento circa punteggi e criteri assegnati al possesso dei requisiti citati nell'avviso di selezione;
   per quale motivo i requisiti previsti dal bando in premessa richiesti ai giuristi siano i medesimi di quelli previsti per gli economisti;
   come mai dal verbale pubblicato sul sito del Ministero dello sviluppo economico, sia desumibile che tra i curriculum vitae degli economisti nessuno tra quelli pervenuti è stato ritenuto idoneo;
   se si possano conoscere i nominativi dei componenti che hanno composto la commissione che ha esaminato le domande pervenute e di quali competenze siano in possesso;
   se i Ministri interrogati possano specificare le modalità con cui sono stati verificati i requisiti previsti nell'avviso di selezione;
   se sia prevista una riapertura dei termini per l'aggiornamento dell'elenco dei professionisti ammessi ad essere utilizzati nelle procedure di arbitrato;
   quali siano le modalità con cui verrà verificata l'inesistenza di conflitto di interessi in previsione dei possibili ricorsi di clienti privati contro lo Stato. (4-16860)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 28 luglio 2017
nell'allegato B della seduta n. 844
4-16860
presentata da
CRIPPA Davide

  Risposta. — Si risponde congiuntamente agli atti in esame essendo gli stessi riferibili allo stesso argomento.
  Come noto all'interrogante, infatti, dal 2014 sono state promosse numerose procedure arbitrali contro la Repubblica italiana dinanzi al Centro internazionale per la soluzione delle dispute riguardanti gli investimenti (ICSID) ed alle camere di Commercio europee per la pretesa violazione dell’Energy charter Treaty (ECT).
  Viene contestato alla Repubblica italiana di non aver garantito alle società ricorrenti un trattamento « fair and equitable», principio alla base del diritto degli investimenti e del «ECT» in particolare, per aver ridotto gli incentivi cui beneficiava la produzione di energia fotovoltaica in Italia negli anni in cui esse hanno fatto gli investimenti in Italia e su cui avevano fatto un ragionevole affidamento.
  Tra l'altro vengono contestate anche alcune norme fiscali, alcune misure dell'Autorità dell'energia e il decreto spalma incentivi, che secondo le ricorrenti avrebbe di fatto ridotto gli incentivi con effetto retroattivo anche a detrimento di coloro che avevano già ottenuto legittimamente il diritto ad incentivi più elevati.
  Nell'ambito di tali procedure arbitrali, l'avvocatura generale dello Stato, con proprie note del 25 maggio 2016 e del 24 novembre 2016, ha segnalato la necessità che le tesi difensive della Repubblica italiana siano supportate da expertise, elementi essenziali per la loro importanza e decisiva valenza probatoria nei procedimenti arbitrali.
  È stata predisposta, pertanto, a cura delle amministrazioni tecniche di settore del Ministero dello sviluppo economico e del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare (di seguito Ministeri), una procedura di selezione preliminare di soggetti esperti, muniti dei requisiti di specializzazione professionale indicati dall'avvocatura generale dello Stato.
  L'avviso di selezione pubblica del Ministero dello sviluppo economico e del Ministero dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare per l'istituzione di un elenco di esperti per l'affidamento dei predetti incarichi è stato pubblicato in data 5 dicembre 2016 sul sito web dei predetti Ministeri.
  La procedura di selezione di detti esperti, è stata improntata nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza, proporzionalità e pubblicità.
  Tutti i passaggi sono stati concertati tra le due Amministrazioni e gli incarichi finora affidati hanno ricevuto il visto di legittimità della Corte dei Conti, a conferma della correttezza dell'operato dei due Dicasteri in tutte le articolate fasi della procedura di selezione.
  Va evidenziato, inoltre, che l'avviso indica in modo puntuale i requisiti per l'iscrizione al predetto elenco e non vi sono dunque margini di discrezionalità nella verifica della loro sussistenza. Non si tratta, in altre parole, di una procedura concorsuale, dove l'ammissione di uno può determinare l'esclusione di un altro a causa di un punteggio inferiore.
  Si vuole precisare che i requisiti in questione sono stati recepiti nell'avviso di selezione su precisa indicazione dell'avvocatura generale dello Stato la quale con nota del maggio 2016 sopra indicata, ha enucleato le competenze professionali per ciascuna categoria di esperti.
  L'articolo 3 del bando individua i requisiti generali e di moralità che sono richiesti necessariamente a tutti i professionisti, sia ai giuristi che agli economisti.
  Tra l'altro è richiesto al professionista di dichiarare di «non essere a conoscenza di una situazione di conflitto di interesse, tale da compromettere, anche solo potenzialmente, l'indipendenza, l'autonomia e la professionalità...» (articolo 3 paragrafo 2 punto 5). Si tratta dunque di una previsione ben più ampia che comprende anche la dichiarazione di conflitto di interesse effettivamente sussistente.
  Il successivo articolo 4 dell'avviso prescrive che i candidati siano in possesso di requisiti specifici tecnici e professionali) per le diverse sezioni individuate dall'avviso stesso.
  Si tratta di requisiti diversi che tengono dunque in conto la specifica professionalità chiesta dall'avvocatura a seconda che si tratti di expertise giuridica, economica e finanziaria.
  Trattandosi di un avviso di selezione e non di una procedura concorsuale, la valutazione operata dalla commissione è consistita nella semplice verifica della sussistenza dei requisiti previsti dall'avviso e dichiarati ai sensi dell'articolo 47 del decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 2000 da ciascuno dei partecipanti.
  A tutti i professionisti è richiesto inoltre il possesso di una matura e «documentata esperienza nel gestire con equilibrio e reattività, le varie forme di pressione e le dinamiche incalzanti che contraddistinguono i meccanismi di cross-examination»; quest'ultimo requisito è stato previsto al fine di recepire la precisa indicazione e richiesta dell'avvocatura generale dello Stato.
  Infatti, l’expert witness che supporta la difesa erariale ha un ruolo rilevante, poiché gli arbitri fanno particolare affidamento sia sulle loro conoscenze specifiche sia sulla loro reputazione generale. Ciò deriva dal meccanismo arbitrale stesso che pone in rilievo la persuasività delle tesi esposte. Poiché si tratta di esperti di parte che ricevono uno specifico quesito cui debbono rispondere e che fanno affidamento in via di principio sulla documentazione che ricevono dal «cliente», benché ciascuno di essi abbia giurato di essere indipendente dalla parte stessa e di essersi espresso in piena libertà di coscienza, la loro esperienza e credibilità può essere messa in discussione dalla controparte. Ciò avviene nella fase orale del procedimento ove le parti – oltre a discutere i punti in diritto delle proprie posizioni – fanno una cross examination sia di coloro che rendono testimonianza sui fatti sia appunto degli esperti.
  Per quanto qui rileva, la verifica circa l'assenza di situazioni di conflitto di interessi, è svolta, ai sensi dell'articolo 71 del decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 2000, mediante dei controlli, anche a campione.
  Quanto al quesito posto, sulla circostanza che nessuno dei curriculum vitae degli economisti sia ritenuto idoneo, non sembra derivare dalla oggettiva difficoltà di reclutare esperti in possesso di tale competenza (sezione II-economica; sezione III-tecnico-finanziaria), ma sembra piuttosto riconducibile al ridotto numero di candidature pervenute per tali discipline.
  Si fa presente, altresì, che l'elenco degli esperti è aperto e periodicamente la commissione appositamente istituita esamina le istanze ai fini del suo aggiornamento (articolo 5 dell'avviso). Finora, si sono svolte due sessioni d'esame (concluse il 1o febbraio e il 18 aprile 2017).
  Riguardo alla commissione esaminatrice, si informa che la stessa è nominata con decreto interdirettoriale del 26 gennaio 2017 (assunto di concerto tra il direttore generale per il mercato elettrico, le rinnovabili e l'efficienza energetica, il nucleare del Ministero dello sviluppo economico e il direttore generale per il clima e l'energia del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare). La stessa è composta dalla dottoressa Paola Arbia, dirigente della direzione generale per la sicurezza dell'approvvigionamento e per le infrastrutture energetiche del Ministero dello sviluppo economico, con funzioni di presidente, dal dottor Mauro Patatini del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e dall'ingegner Mauro Rossini del gestore dei servizi energetici s.p.a. con funzioni di componenti.
  La composizione della Commissione riflette le amministrazioni maggiormente coinvolte nei contenziosi internazionali di cui trattasi, fondati prevalentemente sulla violazione del principio di tutela del legittimo affidamento ad opera di disposizioni legislative in materia di incentivi alle fonti rinnovabili.
  In particolare si precisa che la dottoressa Arbia, dirigente del Ministero dello sviluppo economico dal 2000, è stata incaricata della direzione della divisione sviluppo energetico sostenibile e ricopre, attualmente, anche l'incarico di capo dell'ufficio relazioni comunitarie in materia di energia. L'ingegnere Rossini ha conseguito notevole esperienza nell'ambito delle gare ad evidenza pubblica e il dottor Patatini, economista, ha maturato una decennale esperienza professionale in materia energetico-ambientale, con la gestione tecnico/economica e il monitoraggio di programmi per la promozione delle fonti rinnovabili.
  Per rispondere all'ultima delle questioni poste, vale a dire «quale istruttoria seguirà l’iter di valutazione» si fa presente che a seguito della verifica della commissione di cui si è detto e del colloquio, le Amministrazioni provvedono di concerto a selezionare per gli incarichi in questione i soggetti maggiormente rispondenti alle specifiche questioni di volta in volta affrontate dai ricorsi internazionali e relative expertise.
La Viceministra dello sviluppo economicoTeresa Bellanova.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

giurisdizione arbitrale

moralita' della vita economica

conseguenza economica