ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16709

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 803 del 24/05/2017
Firmatari
Primo firmatario: PAGLIA GIOVANNI
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 24/05/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24/05/2017
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24/05/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 01/06/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16709
presentato da
PAGLIA Giovanni
testo di
Mercoledì 24 maggio 2017, seduta n. 803

   PAGLIA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   il progetto di costruzione della superstrada pedemontana veneta (SPV) dovrebbe dare vita a un'infrastruttura lunga 94,747 chilometri che attraverserà il Vicentino e il Trevigiano e si connetterà a 3 autostrade (A4, A31 e A27), la cui realizzazione cade in capo ai costruttori del consorzio Sis, aggiudicatario della concessione;
   il progetto in questione, risalente ai primi anni Duemila e tuttora in corso d'opera, è stato al centro di una recente e severa analisi della Corte dei conti – inviata in data 10 maggio 2017, tra gli altri, all'attenzione della Presidenza del Consiglio dei ministri, di diversi ministeri, dei comuni interessati oltre che della regione Veneto – che attraverso l'esposizione di 13 punti chiede conto di una serie di gravi problematiche mai affrontate o chiarite;
   tra i 13 punti critici – che in generale paventano concreti rischi di violazione delle norme europee e possibili danni erariali – si segnala il numero 4 laddove si calcola che la voce «contributo in conto esercizio» per la regione Veneto della nuova convenzione con Sis ammonterebbe a 7,3 miliardi di euro «spalmati» su 39 anni, a fronte dei 532 milioni di contributo in conto esercizio previsti sia dalla convenzione originaria del 2009 sia dall'atto aggiuntivo del 2013;
   a tale proposito occorre prendere atto della «retromarcia» del Governatore Zaia che – sotto la spinta di associazioni, comitati (CoVePa) e forze politiche di opposizione – ha «cancellato» l'addizionale Irpef reintrodotta nel marzo 2017, che sarebbe servita per pagare il mutuo che la stessa regione dovrà accendere per concedere ai costruttori un contributo complessivo da 300 milioni di euro (in data 19 maggio 2017 si è trovato l'accordo con Cassa depositi e prestiti per una doppia tranche da 140 e 160 milioni di euro per il 2018 e per il 2019, in modo da non attivare le regole del fiscal compact ed evitare quindi l'addizionale che si aggiunge ai 615 milioni di euro sborsati dallo Stato, dunque già a carico della fiscalità generale;
   pare assodata, anche dalle risultanze della Corte dei Conti, l'inconsistenza di ogni soluzione pubblica prospettata come salvifica dalla regione per far fronte all'incapacità di forza finanziaria del privato, risolvendosi a giudizio dell'interrogante in una sequela di fallimenti che danneggiano in primo luogo larga parte degli espropriati, ancora in attesa degli indennizzi (per la precisione non risulterebbero pagati 64 milioni di euro sui 174 totali concordati);
   sempre dall'analisi della Corte dei conti, ai punti 8-10 e 11, sono contestati da un lato la mancanza di controlli da parte dei Ministeri delle infrastrutture e dei trasporti e dell'economia e delle finanze e, dall'altro, il fatto che per il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, la Pedemontana sarebbe ferma «alla fase progettuale a suo tempo approvata» in attesa del «progetto definitivo», giacché con la fine della gestione commissariale non ci sarebbe stato il passaggio di consegne per fare il punto sul monitoraggio ambientale –:
   se trovi conferma la situazione sommariamente esposta in premessa e quali iniziative si intendano assumere, per quanto competenza ministeriale;
   se sia stata esperita un'analisi costi-benefici sul progetto definitivo;
   come mai il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare non abbia ritenuto di verificare l’iter del progetto, dopo la valutazione di impatto ambientale sul progetto preliminare;
   se non sia opportuno compiere una riflessione complessiva sull'utilità e sulla pertinenza dell'opera, processando a una ricognizione puntuale sul possesso di tutte le autorizzazioni previste dalle norme italiane e comunitarie, giacché il quadro emergente dalla disamina della Corte dei conti appare francamente allarmante;
   se non sia il caso di assumere iniziative affinché sia riconsiderato l'impegno di Cassa depositi e prestiti nel garantire il mutuo alla regione Veneto. (4-16709)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

violazione del diritto comunitario

infrastruttura dei trasporti

impatto ambientale