ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16688

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 802 del 23/05/2017
Firmatari
Primo firmatario: CIRIELLI EDMONDO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 23/05/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 23/05/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16688
presentato da
CIRIELLI Edmondo
testo di
Martedì 23 maggio 2017, seduta n. 802

   CIRIELLI. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   il 29 aprile 2016 è stata pubblicata la legge 28 aprile 2016, n. 57, di «delega al governo per la riforma organica della magistratura onoraria ed altre disposizioni sui giudici di pace»;
   a tale legge è stata già data parziale attuazione con il decreto legislativo del 31 maggio 2016, n. 92;
   nella seduta del Consiglio dei ministri del 5 maggio 2017 è stato approvato in via preliminare l'ultimo decreto legislativo attuativo della legge delega n. 57 del 2016;
   in esso si prevede, a fronte di un aumento di competenze in materia civile, con uno smaltimento dell'80 per cento del contenzioso a regime, un'indennità lorda annua di 16.410,00 euro; nella relazione accompagnatoria alla legge delega era prevista un'indennità di 25.000,00 euro lordi annui;
   si tratta di un compenso, a parere dell'interrogante, che non può garantire l'autonomia e l'indipendenza del magistrato;
   si starebbero, peraltro, disattendendo completamente, secondo l'interrogante, alle direttive della Commissione europea che ha formalmente contestato al Governo italiano il mancato riconoscimento di un periodo di ferie annuali retribuite per tale categoria professionale, il mancato riconoscimento del congedo di maternità, l'assenza di limiti alla reiterazione di contratti a termine, la disparità di trattamento rispetto ai magistrati professionali, in tema di retribuzione, indennità di fine rapporto e regimi di sicurezza sociale, ivi compresa la tutela previdenziale; tutto ciò con il rischio di trascinare l'Italia, a giudizio dell'interrogante, in una procedura d'infrazione;
   sulla base dell'ordinamento europeo, bisognerebbe applicare il principio del pro rata temporis, secondo cui il trattamento economico e previdenziale dei giudici di pace deve essere parametrato alla retribuzione e alla tutela previdenziale ed assistenziale riconosciuta al magistrato professionale, quale figura di lavoratore ad ogni effetto comparabile;
   ad oggi, nessuna iniziativa legislativa è stata assunta, malgrado sia prossimo alla scadenza il termine ultimo concesso dalla Commissione europea e dal Parlamento europeo per sanare le violazioni contestate al Governo italiano nel giugno 2016 –:
   se il Ministro interrogato, considerata la gravità dei fatti esposti in premessa, non intenda assumere con urgenza iniziative di carattere normativo, volte a venire incontro a quelle che per l'interrogante sono le legittime richieste dei giudici di pace, in particolare in merito alla questione dei compensi, e soprattutto agli altri diritti previsti per tutti i lavoratori, evitando che l'Italia finisca in una procedura d'infrazione, dal momento che la Commissione europea ha espresso riserve sulla normativa italiana relativa alla magistratura onoraria, in quanto in contrasto con i più elementari principi comunitari. (4-16688)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

procedura CE d'infrazione

magistrato

direttiva comunitaria