ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16542

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 793 del 10/05/2017
Firmatari
Primo firmatario: CAPOZZOLO SABRINA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 10/05/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2017
BOCCUZZI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2017
COVELLO STEFANIA PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2017
CRIMI' FILIPPO PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2017
GADDA MARIA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2017
SGAMBATO CAMILLA PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2017
ROTTA ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2017
ASCANI ANNA PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2017
PALMA GIOVANNA PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2017
SBROLLINI DANIELA PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2017
MICCOLI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2017
CARLONI ANNA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2017
MARRONI UMBERTO PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2017
PELUFFO VINICIO GIUSEPPE GUIDO PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2017
DONATI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2017
FANUCCI EDOARDO PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2017
FIORIO MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2017
GRASSI GERO PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2017
DI MAIO MARCO PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2017
VALIANTE SIMONE PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2017
CRIVELLARI DIEGO PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2017
PASTORINO LUCA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 10/05/2017
VENTRICELLI LILIANA PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2017
CARDINALE DANIELA PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2017
MELONI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2017
BRAGANTINI PAOLA PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2017
CUOMO ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2017
FERRO ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2017
CARELLA RENZO PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2017
CAPONE SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2017
DI STEFANO MARCO PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2017
BONACCORSI LORENZA PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2017
AGOSTINI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 10/05/2017
Stato iter:
23/05/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/05/2017
BOCCI GIANPIERO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 23/05/2017

CONCLUSO IL 23/05/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16542
presentato da
CAPOZZOLO Sabrina
testo di
Mercoledì 10 maggio 2017, seduta n. 793

   CAPOZZOLO, CARRA, BOCCUZZI, COVELLO, CRIMÌ, GADDA, SGAMBATO, ROTTA, ASCANI, PALMA, SBROLLINI, MICCOLI, CARLONI, MARRONI, PELUFFO, DONATI, FANUCCI, FIORIO, GRASSI, MARCO DI MAIO, VALIANTE, CRIVELLARI, PASTORINO, VENTRICELLI, CARDINALE, MARCO MELONI, PAOLA BRAGANTINI, CUOMO, FERRO, CARELLA, CAPONE, MARCO DI STEFANO, BONACCORSI e LUCIANO AGOSTINI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   nell'anno 2014 il Ministero dell'interno avviava il progetto di razionalizzazione della polizia stradale, ferroviaria, postale e dei reparti speciali della polizia dello Stato;
   all'epoca molte sigle sindacali espressero dubbi in merito a tale progetto, considerato non risolutivo per i problemi inerenti alla carenza di organico, posto che avrebbe indebolito la presenza delle forze dell'ordine sul territorio;
   con decreto firmato il 31 marzo 2017 dal Ministro Minniti vengono soppressi 15 posti di polizia ferroviaria, di cui due in regione Campania, Avellino e Agropoli;
   la motivazione del provvedimento sta «nell'esigenza di adeguare l'assetto organizzativo della Polizia ferroviaria alle mutate esigenze operative: in relazione all'evoluzione del traffico la vigilanza può essere assicurata da altri uffici limitrofi»;
   la soppressione di tali presidi causa l'indebolimento della presenza delle forze dell'ordine sui territori;
   nel caso del presidio polfer di Agropoli il territorio perde un altro importante ufficio di polizia che aveva competenza su sessanta chilometri di tratta ferroviaria, comprendente ben sette stazioni attive, da Capaccio-Roccadaspide a Pisciotta-Palinuro;
   la stazione in questione è uno degli scali a sud di Salerno con il maggiore afflusso di passeggeri;
   oltre al quotidiano rilevante numero di pendolari che utilizzano le ferrovie per mobilità lavorativa o per motivi di studio va evidenziato che si tratta di un comprensorio ad alta capacità di richiamo turistico che ogni anno ospita decine di migliaia di visitatori anche stranieri;
   sono previsti diversi interventi di potenziamento di questa stazione, tant’è che la giunta regionale della Campania ha il progetto «Cilento alta velocità Milano-Sapri», deliberando la proposta di prevedere anche la fermata ad Agropoli e che tale proposta è ora al vaglio di Trenitalia;
   l'amministrazione comunale di Agropoli intende realizzare una serie di ulteriori interventi per favorire la mobilità sostenibile –:
   se il Ministro intenda rivedere tale progetto riorganizzativo, a fronte delle innumerevoli istanze provenienti dai territori interessati e, nel caso del posto di polizia ferroviaria di Agropoli, procedere alla riapertura totale del presidio, assicurandone la piena funzionalità in considerazione di quanto riportato in premessa.
(4-16542)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 23 maggio 2017
nell'allegato B della seduta n. 802
4-16542
presentata da
CAPOZZOLO Sabrina

  Risposta. — Con l'interrogazione in esame si richiama l'attenzione sul recente decreto del Ministero dell'interno, con il quale sono stati soppressi 15 posti di polizia ferroviaria, tra i quali quello di Agropoli, evidenziando i riflessi negativi che derivano dalla decisione. La richiesta di mantenimento del presidio risponde alle istanze della comunità e delle istituzioni locali.
  In particolare, l'interrogante rappresenta che il provvedimento non tiene conto della vocazione turistica di quel centro che funziona anche da importante snodo per il sud della provincia di Salerno; inoltre evidenzia come l'iniziativa sia in controtendenza rispetto al rilancio di quella stazione ferroviaria previsto da una recente delibera della giunta regionale della Campania, attualmente al vaglio di Trenitalia.
  Si osserva preliminarmente che il capo della polizia-direttore generale della pubblica sicurezza, avvalendosi delle prerogative riconosciutegli dall'articolo 9, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 22 marzo 2001, n. 208 («Regolamento per il riordino della struttura organizzativa delle articolazioni centrali e periferiche dell'amministrazione della Pubblica Sicurezza») sta adottando provvedimenti di adeguamento organizzativo delle specialità della Polizia di Stato alle mutate esigenze operative.
  In tale ambito, il 31 marzo 2017, il predetto ha disposto la chiusura, tra gli altri, del posto di polizia ferroviaria di Agropoli. Come risulta dal preambolo del provvedimento, tale misura risulta fondata – per Agropoli come per gli altri 14 presidi soppressi contestualmente – su criteri di efficienza ed efficacia dell'operatività della rete territoriale della Polizia ferroviaria, anche in relazione alla circostanza che la vigilanza e la sicurezza degli scali in questione possono essere assicurate nell'ambito degli ordinari piani coordinati di controllo del territorio, con il concorso degli uffici della polizia ferroviaria limitrofi.
  In concreto, è stato rilevato che nell'ambito della stazione ferroviaria di Agropoli non si registrano particolari criticità e che il dispositivo di sicurezza in quel comune si avvale di stazione dell'Arma dei carabinieri e di una compagnia della Guardia di finanza. In ogni caso, i servizi di specialità saranno assicurati dalla competente sezione Polfer di Salerno e dal limitrofo posto di Battipaglia.
  Su un piano più generale, si informa che l'assetto della polizia ferroviaria è oggetto, in questo periodo, oltreché di specifiche misure organizzative ad opera del Capo della polizia, anche di analisi e approfondimento ulteriori, nell'ambito di una più ampia progettualità volta a ottimizzare la dislocazione e la funzionalità dei presidi della Polizia di Stato e dell'Arma dei carabinieri su tutto il territorio nazionale, alla luce dei criteri direttivi dettati dalla cosiddetta legge Madia.
  Tale progettualità sarà poi trasposta, come indicato nell'articolo 3 del decreto legislativo n. 177 del 2016, in un decreto ministeriale da emanarsi ai sensi della legge n. 121 del 1981.
  La Polizia ferroviaria è coinvolta in tale riordino di valenza strategica, essendo evidente la necessità di adeguarne l'operatività alle notevoli trasformazioni registratesi nella sicurezza dei traffici ferroviari, in ragione di molteplici fattori di cambiamento, a cominciare dallo sviluppo dell'alta velocità per arrivare alla separazione della rete di traffico dai gestori di servizio e alla trasformazione delle grandi stazioni, diventate, da semplici luoghi di transito, punti di incontro e di allocazione di attività commerciali.
  Per giungere a una compiuta definizione del progetto in questione, sono in fase di elaborazione, da parte di appositi gruppi interforze istituiti presso l'ufficio coordinamento e pianificazione delle forze di polizia del dipartimento della pubblica sicurezza, i criteri volti a rimodulare la «rete dei presidi» in rapporto alle specifiche realtà dei territori, secondo una logica che consenta di coniugare efficienza ed efficacia evitando diseconomie di scala.
  I gruppi di lavoro non hanno ancora terminato la loro attività, ma si assicura fin d'ora che ogni possibile opzione sarà oggetto di attenta valutazione, la quale non potrà mai andare a scapito della sicurezza dei viaggiatori e del personale ferroviario.
Il Sottosegretario di Stato per l'internoGianpiero Bocci.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rete ferroviaria

trasporto ferroviario

soppressione di posti di lavoro