ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16532

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 793 del 10/05/2017
Firmatari
Primo firmatario: VEZZALI MARIA VALENTINA
Gruppo: SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE
Data firma: 10/05/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 10/05/2017
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 10/05/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 19/05/2017
Stato iter:
17/07/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 17/07/2017
BOCCI GIANPIERO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 17/07/2017

CONCLUSO IL 17/07/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16532
presentato da
VEZZALI Maria Valentina
testo di
Mercoledì 10 maggio 2017, seduta n. 793

   VEZZALI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   dai media locali e nazionali si è appreso che una struttura situata nel comune di Pieve Torina, in provincia di Macerata, miracolosamente sopravvissuta alla sequenza sismica che ha interessato il centro Italia e che ospita un'attività di ristorazione, ha assicurato, in convenzione, una media di 200 pasti al giorno ai soccorritori (Vigili del fuoco) impegnati nei comuni del cratere;
   le proprietarie del locale, pur non discutendo la possibilità di ottenere il giusto compenso per il servizio svolto, da parte dello Stato, denunciano di non riuscire a sopravvivere con un'attesa del dovuto che sta per superare i 180 giorni;
   l'esercizio è una gestione familiare che non può sopportare un'esposizione economica che, ad oggi, è di circa 150 mila euro;
   il perdurare di questo stato di cose produrrà la cessazione dell'attività e il licenziamento del personale;
   in un'area dove si fatica a ripartire, penalizzare con le lungaggini imposte dalla burocrazia una realtà imprenditoriale vitale e giovane, ma che è la continuazione di una tradizione, sembra all'interrogante un controsenso;
   allo stesso tempo, è innaturale chiedere ai turisti di non abbandonare queste zone se poi si mettono in ginocchio le realtà che, per capacità e caparbietà, hanno resistito a una sequenza di eventi drammatici, nelle quali vivono persone che credono che vi si possa e si debba restare per non far morire questi paesi –:
   se il Governo non ritenga di assicurare, in un lasso ragionevole di tempo, almeno un acconto sul dovuto per scongiurare l'ipotesi chiusura e licenziamento, visto che si sta parlando di giovani e, quindi di soggetti che non possono sostenere esposizioni presso banche e fornitori di tale livello verificando anche se si possa rivedere il sistema di liquidazione dei crediti per rendere più snello l’iter e facendo in modo che chi ce la sta mettendo tutta possa non arrendersi.
(4-16532)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 17 luglio 2017
nell'allegato B della seduta n. 835
4-16532
presentata da
VEZZALI Maria Valentina

  Risposta. — Con l'interrogazione in esame, l'interrogante chiede notizie in merito al mancato pagamento delle fatture emesse dal ristorante il «Vecchio Mulino» sito nel comune di Pieve Torina, per l'erogazione del vitto in favore di una parte del personale dei Vigili del fuoco in servizio su quel territorio per l'emergenza sismica che ha colpito l'Italia centrale tra l'agosto del 2016 e il gennaio di quest'anno.
  Si premette che, a seguito dei predetti eventi sismici, il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco ha istituito, per la gestione delle operazioni di soccorso nel territorio della regione Marche, i comandi operativi avanzati di Ascoli Piceno, Fermo, Macerata e Arquata del Tronto. Al personale ivi operante si è reso necessario garantire un adeguato servizio mensa e, a tal fine, si è fatto ricorso anche alla stipula di convenzioni con vari esercizi di ristorazione, tra i quali quello citato nell'interrogazione.
  Per quanto concerne il rimborso delle fatture in favore dei predetti ristoratori, si fa presente che le criticità segnalate sono state determinate dal fatto che le risorse a disposizione del Corpo nazionale sul proprio fondo per le emergenze e sull'ordinario capitolo di bilancio destinato al servizio mensa dei vigili del fuoco sono risultate esigue in rapporto alle ingenti aliquote di personale impiegato in Italia centrale e alla prolungata durata del loro impiego. Ragion per cui, per una sollecita definizione del problema, si è reso necessario prelevare, nei limiti del possibile, delle somme anche dal cosiddetto «Fondo scorta» del Corpo nazionale.
  Complessivamente, per far fronte alle esigenze di vitto, il dipartimento dei Vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile ha accreditato in favore della direzione regionale dei Vigili del fuoco delle Marche, in diversi momenti e a valere sui fondi sopra menzionati, un importo complessivo di circa 644 mila euro.
  Tali accreditamenti hanno consentito di provvedere, in un primo momento, al saldo delle fatture relative al periodo agosto-novembre 2016. Successivamente, e precisamente nello scorso mese di maggio, si è provveduto al saldo delle fatture relative al periodo dicembre 2016-febbraio 2017, nonché al pagamento di una parte delle fatture relative allo scorso mese di marzo.
  Per quanto riguarda le fatture al momento non evase, riferibili ai mesi di marzo e aprile scorsi, si rappresenta che i comandi provinciali delle Marche hanno già provveduto ad inoltrarle alla direzione regionale dei vigili del fuoco. Per onorarle, si procederà ad effettuare, se del caso, ulteriori prelievi dal Fondo scorta del Corpo nazionale, in attesa che il dipartimento dei vigili del fuoco si veda reintegrati i pertinenti capitoli di bilancio da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri-dipartimento della protezione civile.
  Le modalità e la tempistica di pagamento cui si è fatto appena cenno valgono per tutti gli esercizi di ristorazione di cui il Corpo nazionale si è avvalso nel territorio marchigiano durante l'emergenza in questione, compreso il ristorante il «Vecchio Mulino» sito nel comune di Pieve Torina.
  Si informa, infine, che oltre a quest'ultimo ristorante, nella provincia di Macerata sono otto gli esercizi per i quali si sta progressivamente provvedendo a saldare le spettanze per i servizi di ristorazione erogati, mentre per altre due strutture, situate nel comune di Tolentino e di Camerino, la convenzione per i servizi in questione è stata attivata solo a partire dal marzo di quest'anno.
Il Sottosegretario di Stato per l'internoGianpiero Bocci.

Classificazione EUROVOC:
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