ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16523

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 792 del 09/05/2017
Firmatari
Primo firmatario: GRIMOLDI PAOLO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 09/05/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 09/05/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16523
presentato da
GRIMOLDI Paolo
testo di
Martedì 9 maggio 2017, seduta n. 792

   GRIMOLDI. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   in questi giorni al Ministero della salute una commissione di esperti sta preparando un nuovo tariffario delle prestazioni dei laboratori di analisi. Si tratta del prezzo riconosciuto dalle asl alle strutture private convenzionate per ogni esame svolto, cioè per esteso la remunerazione che i privati ricevono dal servizio pubblico per il loro lavoro;
   gli esperti hanno intenzione di abbassare i prezzi, e associazioni dei titolari di laboratorio e ordine dei biologi ribattono che a quelle condizioni molte strutture saranno costrette a chiudere;
   la revisione tariffaria nasce dall'approvazione dei nuovi lea, i livelli essenziali di assistenza che tutte le regioni devono garantire ai propri cittadini. In questi, infatti, sono stati introdotti nuovi esami, per i quali deve essere ovviamente previsto un prezzo. Con l'occasione si ritoccano tutte le tariffe, anche quelle delle prestazioni presenti da anni nel nomenclatore;
   le vecchie tariffe risalivano al 1998. Con il Ministro pro tempore Balduzzi sono state ridotte di circa il 40 per cento, e nel nuovo progetto si parla di un ulteriore taglio del 20 per cento, il che risulterebbe insostenibile essendo i costi sostenuti troppo alti rispetto alla remunerazione;
   il nuovo nomenclatore tariffario, di imminente adozione, sarebbe stato elaborato prendendo come riferimento i costi di quattro strutture pubbliche, tra l'altro di Emila e Veneto, i cui volumi di prestazioni vanno da 5 a 11 milioni di esami all'anno. È inutile evidenziare come tali strutture non siano assolutamente rappresentative del comparto dei laboratori accreditati: ci sono centri molto più piccoli, che fanno 2 o 300 mila esami l'anno e non possono contare sulle economie di scala possibili in contesti più grandi;
   come dichiarato dalle associazioni di categoria «l'entrata in vigore di questo nuovo Nomenclatore tariffario avrebbe come immediata conseguenza il portare in negativo i bilanci sia delle strutture pubbliche che private. Questo effetto inevitabilmente costringerà le strutture pubbliche a recuperare il disavanzo economico a scapito di tutte le altre prestazioni e le strutture private ad interrompere i contratti con il SSN. Si giungerebbe così al paradosso che contemporaneamente si emana un DM che prevede un'espansione delle prestazioni erogate a carico del SSN e nello stesso tempo si crea una situazione per la quale i cittadini incontreranno enormi, se non insormontabili, difficoltà ad accedere a tutte le altre prestazioni»;
   appare evidente come la procedura con cui è stato rivisto il tariffario non sia conforme, poiché l’iter per raggiungere tale obbiettivo è stato concordato con il Ministero e prevedeva la costituzione di una commissione permanente, composta da rappresentanti del Ministero della salute, del Ministero dell'economia e delle finanze, delle regioni e delle associazioni di categoria. Questa commissione è stata convocata una sola volta un anno fa;
   nelle previsioni dell'accordo non risultano essere stati presi in considerazione i costi dei punti di raccolta (punti prelievi) che sono diversi tra le regioni in funzione delle politiche territoriali;
   ad esempio, regione Lombardia ha facilitato le aziende ad aumentare i punti raccolta per agevolare i pazienti;
   era stato inoltre previsto un incarico, che è stato conferito, a seguito di un bando pubblico, alla Gergas-Bocconi per elaborare i costi di produzione delle prestazioni estrapolati da alcune strutture di specialistica ambulatoriale operanti sul territorio nazionale, pubbliche e private, segnalate dalle regioni e dalle associazioni di categoria –:
   se il Ministro sia a conoscenza della situazione e se non intenda intervenire al fine di evitare che un intero settore possa risentirne sia per quanto riguarda l'offerta di servizi sia in merito ai livelli occupazionali, sospendendo l'applicazione del nuovo tariffario e convocando le associazioni di categoria per la predisposizione di un analisi dei costi più oggettiva di quella attualmente approvata. (4-16523)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

retribuzione del lavoro

protezione del consumatore

listino prezzi