ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16516

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 791 del 08/05/2017
Firmatari
Primo firmatario: REALACCI ERMETE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 08/05/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 08/05/2017
Stato iter:
02/08/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 02/08/2017
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 09/06/2017

RISPOSTA PUBBLICATA IL 02/08/2017

CONCLUSO IL 02/08/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16516
presentato da
REALACCI Ermete
testo di
Lunedì 8 maggio 2017, seduta n. 791

   REALACCI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   come riportato da alcuni quotidiani locali, nazionali e da media online, quali il Corriere della Sera, il Messaggero, LatinaOggi e Latina24Ore.it, tra la notte di sabato 6 maggio e domenica 7 maggio 2017 si è registrata a Sabaudia una moria di pesci, forse dovuta ad agenti chimici inquinanti nell'acqua. Stavolta non nel lago costiero di Paola ma all'interno del «Canale romano», che collega il bacino alla foce di Torre Paola e quindi al mare;
   sono stati infatti notati moltissimi animali morti, anguille, cernie e molte altre specie acquatiche;
   anche nel recente passato, l'area del parco del Circeo, così come il lago di Paola sono stati purtroppo al centro di episodi di grave inquinamento, tra le cause potrebbe esserci lo scarico abusivo o irregolare di case e fabbricati nel lago o in mare, il conferimento di fitofarmaci, la presenza di tensioattivi, alghe, nitrati provenienti dalle coltivazioni agricole;
   il lago di Paola (detto anche «laguna di Sabaudia» o «lago di Sabaudia») è uno dei pochi esempi nazionali di lago salmastro costiero, ha una superficie di circa 3,9 chilometri quadrati (completamente compresa all'interno del comune di Sabaudia e del parco nazionale del Circeo) ed è un sito di alto interesse ambientale e paesaggistico da preservare e valorizzare, minacciato da continui episodi di contaminazione dolosa –:
   se il Ministro sia a conoscenza della vicenda e se, per quanto di competenza, non intenda assumere iniziative per verificare le cause della sopracitata vicenda di inquinamento, anche per tramite degli istituti di indagine ambientale che fanno capo al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare compreso il Nucleo operativo ecologico dell'Arma dei Carabinieri. (4-16516)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 2 agosto 2017
nell'allegato B della seduta n. 847
4-16516
presentata da
REALACCI Ermete

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, relativa ad una moria di pesci nel lago di Sabaudia, sulla base degli elementi acquisiti dalle competenti direzioni generali del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonché dalla capitaneria di porto di Gaeta per il tramite del reparto ambientale marino (RAM) del corpo delle capitanerie di porto, nonché dall'autorità di bacino del Tevere, si rappresenta quanto segue.
  Come è noto, il lago di Paola è un ambiente di significativa valenza ambientale e naturalistica riconosciuta dalla sua inclusione nella rete natura 2000 (il lago rappresenta il SIC IT60013, inserito in un «sistema» più ampio all'interno del quale si relazionano la ZPS IT6040015 dell'area del Parco nazionale del Circeo e il SIC IT6040018 delle dune del Circeo), nel sistema delle aree protette nazionali (Parco nazionale del Circeo) e dalla sua individuazione come zona umida di importanza internazionale ai sensi della convenzione di Ramsar sulle zone umide.
  Nel piano regionale delle acque approvato dalla regione Lazio nel 2007, è classificato tra le «acque di transizione», cioè quei corpi idrici che sono parzialmente di natura salina a causa della loro vicinanza e interazione con le acque costiere.
  Il lago ha quindi caratteristiche ecologiche peculiari ma costituisce proprio per questo un ecosistema di estrema fragilità ambientale, soggetto per sua natura ad una estrema variabilità dei parametri fisico-chimici che possono arrivare, in determinate condizioni, a situazioni di stress ricorrenti.
  Ciò accade in condizioni di alta temperatura e scarso idrodinamismo, che portano alla riduzione delle concentrazioni di ossigeno, a situazioni di anossia diffusa e alla produzione di idrogeno solforato, che culminano con l'innesco di una crisi distrofica.
  Queste crisi distrofiche possono essere causa di morie di pesce all'interno del lago costiero.
  Per far fronte a questa criticità, l'ente parco del Parco nazionale del Circeo, per quanto di propria competenza, ha autorizzato i seguenti interventi: di dragaggio dei due canali di Caterattino (a nord) e di Paola (a sud – cosiddetto Canale romano) per collegare il lago al mare e favorire il sistema immissione-emissione di acqua per il suo ricambio, e di installazione di una pompa presso la foce di Caterattino.
  Per quanto riguarda la recente moria di pesci verificatasi tra il 6 ed il 7 maggio 2017, si segnala tuttavia che l'evento in questione risulta anomalo, in quanto non riconducibile a quei fenomeni distrofici sopra descritti che, ciclicamente nei periodi estivi, possono interessare l'intero bacino lacustre.
  Tra l'altro, la moria di pesci risulta essere localizzata solo all'interno della foce del lago di Paola, nel cosiddetto Canale romano, senza interessare l'interno del lago costiero.
  Alla luce di quanto sopra esposto, la competente direzione generale del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha provveduto a richiedere urgenti informazioni alla regione Lazio, all'ARPA Lazio e all'ente Parco.
  La regione, in data 10 maggio 2017, ha comunicato di avere interessato l'ARPA, per lo svolgimento delle necessarie analisi scientifiche e chimiche delle acque utili per individuare le cause della problematica, nonché l'Arma dei carabinieri, ed in particolare il coordinamento territoriale carabinieri per l'ambiente del Parco nazionale del Circeo ed il Comando unità per la tutela forestale, ambientale ed agroalimentare, per l'avvio delle indagini di competenza.
  Secondo quanto riferito dal RAM, si fa presente che, a seguito della segnalazione dell'ARPA Lazio, tramite gli uffici dipendenti, si provvedeva ad acquisire ulteriori informazioni, al fine di circoscrivere l'area interessata dall'evento. Dalle notizie raccolte si apprendeva che personale dei vigili del fuoco di Latina, congiuntamente ai tecnici ARPA, erano intervenuti per effettuare campionamenti di acqua e di alcuni esemplari animali da sottoporre a successive analisi. Il personale del comando della polizia locale di Sabaudia, intervenuto immediatamente, riferiva inoltre che il fenomeno rilevato era apparso circoscritto al tratto di canale compreso tra il «ponte rosso» che delimita il confine della proprietà Scalfati e l'idrovora a monte che congiunge il canale al lago e che la portata della moria al momento dell'intervento risultava essere di modesta entità come evidenziato dal fascicolo di rilievi fotografici forniti.
  Quale ulteriore dato, pare utile segnalare che le condizioni meteomarine presenti in zona al momento dell'evento (bassa marea e mare in peggioramento) hanno verosimilmente determinato una concentrazione del fenomeno nell'area circoscritta del canale individuata dall'estratto, a ridosso delle chiuse presenti in prossimità dell'accesso al lago.
  I sopralluoghi effettuati in mare, sulle spiagge limitrofe e nei canali adiacenti, infatti, non hanno evidenziato ulteriori elementi di criticità che potessero far ricondurre l'evento ad un inquinamento marino.
  Nei giorni seguenti, personale della dipendente delegazione di spiaggia di Sabaudia ha effettuato ulteriori sopralluoghi lungo il canale, dall'imboccatura sino al luogo dell'evento, non riscontrando la presenza di situazioni degne di nota e/o fenomeni di inquinamento in atto, registrando la non persistenza del fenomeno.
  In data 17 maggio 2017, sono stati trasmessi dall'ARPA i risultati dei campionamenti effettuati, i quali individuano un'alterazione delle condizioni chimiche dei campioni prelevati, in particolare delle componenti azotate, cloro residuo libero e tensioattivi anionici.
  Per completezza di informazione, si rappresenta infine che già nel 2014, il personale dell'ARPA, congiuntamente a guardia costiera e corpo forestale, ha effettuato un'attività di verifica, mediante il tracciante fluoresceina, sulla presenza e il funzionamento delle fognature annesse alle attività ed abitazioni presenti sulle sponde del lago di Paola. In quell'occasione tutti gli scarichi degli insediamenti presenti sono risultati confluire in una vasca di sollevamento, con allaccio alla pubblica fognatura.
  Ad ogni modo, per quanto di competenza, questo Ministero continuerà a tenersi informato, mantenendo alta l'attenzione sulla questione, anche al fine di un eventuale coinvolgimento di altri soggetti istituzionali.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

parco nazionale

inquinamento

prodotto chimico