ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16500

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 790 del 05/05/2017
Firmatari
Primo firmatario: CIRIELLI EDMONDO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 05/05/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 05/05/2017
Stato iter:
08/06/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 08/06/2017
BUBBICO FILIPPO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 08/06/2017

CONCLUSO IL 08/06/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16500
presentato da
CIRIELLI Edmondo
testo di
Venerdì 5 maggio 2017, seduta n. 790

   CIRIELLI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   il 28 aprile 2017 si è tenuto l'incontro sulla «Razionalizzazione dei presìdi della polizia postale e delle comunicazioni e sul rinnovo della convenzione con Poste italiane», al quale hanno partecipato il prefetto Roberto Sgalla, il direttore del servizio polizia postale e delle comunicazioni, Nunzia Ciardi, e il direttore dei rapporti sindacali Tommaso Ricciardi;
   all'inizio dei lavori il prefetto Sgalla ha informato i presenti che l'incontro era da ritenersi interlocutorio e la bozza ancora provvisoria con possibilità di modifica della stessa;
   secondo quanto affermato dallo stesso, la razionalizzazione delle sezioni di polizia postale si ispira all'omologo organismo di polizia dell'Fbi americano che ha 54 uffici sull'intero territorio nazionale;
   partendo dal presupposto che può essere paragonata alla polizia scientifica e non ad una specialità deputata al presidio del territorio, il prefetto Sgalla avrebbe dichiarato che la stessa può essere impiegata anche senza la necessaria presenza di un ufficio di ogni provincia;
   i criteri considerati per la soppressione di una sezione di polizia postale sarebbero stati: produttività, posizione geografica ed esigenze di Poste italiane;
   è stata dura la posizione dell'UGL Polizia di Stato sulla questione: «le sezioni di Polizia postale rappresentano l'unico presidio di polizia che i cittadini cercano e vedono come principale punto di riferimento per il web»;
   contrarietà è stata espressa anche dal segretario nazionale Marco Cervellini: «Si tratta di un progetto poco convincente, perché diversamente da come la vede la nostra amministrazione, mentre noi arretriamo lasciando sempre più pezzi di territorio e presidi di legalità, i Carabinieri aprono nuovi uffici di polizia telematica sul territorio»;
   l'Ugl Polizia ha poi manifestato contrarietà perché, al di là dei paragoni esaltanti poco accostabili, la specialità postale è l'unico organismo di Polizia di Stato che non ha oneri a carico dell'amministrazione, se non per quanto riguarda il costo del personale che resterebbe ugualmente e che è fatto da uomini e donne che questi anni si sono specializzati e, se trasferito, vedrebbe quell'insieme di saperi dispersi;
   a subire i tagli sarà, in particolar modo, la regione Toscana, con la chiusura di 7 uffici su 10 –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative, per quanto di competenza, intenda adottare per scongiurare «tagli» indiscriminati che andrebbero a colpire personale specializzato e, dopo le scelte degli ultimi anni, ad eliminare ulteriori presìdi di legalità e sicurezza, punti di riferimento fondamentali per i cittadini sui territori. (4-16500)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 8 giugno 2017
nell'allegato B della seduta n. 811
4-16500
presentata da
CIRIELLI Edmondo

  Risposta. — La questione segnalata dall'interrogante, relativa all'ipotesi di chiusura di una serie di sezioni della polizia postale e delle comunicazioni, in particolare nella regione Toscana, è legata, al pari della proposta di soppressione di altri uffici di polizia sul territorio nazionale, all'attuazione di un piano di razionalizzazione sottoposto al parere delle autorità provinciali di pubblica sicurezza nei primi mesi del 2014, ma a tutt'oggi non ancora definito.
  Ciò in quanto è sopravvenuta la legge n. 124 del 2015 – cosiddetta legge Madia – che, nel delegare al Governo l'emanazione di una serie di decreti legislativi in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche, ha individuato alcuni importanti criteri direttivi proprio in tema di riordino del sistema della sicurezza e cioè: evitare duplicazioni e sovrapposizioni dispersive nell'esercizio delle funzioni di polizia; favorire la gestione associata dei servizi strumentali in adesione ai princìpi di efficienza della spesa pubblica.
  Sulla base di tali linee direttrici, l'articolo 3 del decreto legislativo delegato n. 177 del 2016 ha statuito che, in sede di razionalizzazione dei presidi di polizia, dovrà essere privilegiato l'impiego della polizia di Stato nei comuni capoluogo e dell'Arma dei carabinieri nel restante territorio, fatte salve specifiche deroghe per particolari esigenze di ordine e sicurezza pubblica. Si dovrà tenere conto, altresì, dei provvedimenti di riorganizzazione degli uffici di polizia di livello provinciale, nonché della revisione delle articolazioni periferiche dell'amministrazione della pubblica sicurezza.
  La stessa disposizione ha previsto poi che la ridislocazione dei presidi di polizia, risultante dall'applicazione di tali indirizzi di fondo, sarà recepita in un decreto del Ministro dell'interno da emanarsi ai sensi della legge n. 121 del 1981.
  Per giungere alla compiuta definizione di tale disegno di valenza strategica, sono stati istituiti, presso il dipartimento della pubblica sicurezza, appositi gruppi interforze che non hanno ancora terminato la loro attività.
  Tanto detto in linea generale, si rappresenta che anche la Polizia postale e delle comunicazioni è coinvolta nel riordino in questione, essendo evidente la necessità di adeguarne l'operatività alle notevoli trasformazioni registratesi nel settore.
  Infatti, alle tradizionali mansioni di scorta e tutela di beni e servizi postali se ne sono affiancate e sostituite altre del tutto differenti, con spiccate connotazioni di alta specializzazione tecnologica e orientate al contrasto del crimine informatico nelle sue forme più variegate.
  Tale rinnovata modulazione punta a concentrare le più spiccate e qualificate risorse professionali nei compartimenti dei capoluoghi regionali e nelle sezioni provinciali in cui operano procure distrettuali con ampia competenza in tema di reati informatici.
  Si sottolinea, comunque, che le professionalità attualmente in servizio presso le sezioni continueranno a operare sul territorio, prevedendo tale rimodulazione un loro impiego nei reparti investigativi delle locali questure.
  Si assicura fin d'ora che il nuovo assetto organizzativo della Polizia postale e delle comunicazioni sarà ispirato ad esclusive esigenze di efficientamento e di adeguamento alla trasformazione tecnologica del Paese, senza che ne venga a soffrire la qualità del prodotto sicurezza.
Il Viceministro dell'internoFilippo Bubbico.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

servizio postale

polizia