ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16452

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 788 del 03/05/2017
Firmatari
Primo firmatario: PARISI MASSIMO
Gruppo: SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE
Data firma: 03/05/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 03/05/2017
Stato iter:
08/06/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 08/06/2017
BUBBICO FILIPPO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 08/06/2017

CONCLUSO IL 08/06/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16452
presentato da
PARISI Massimo
testo di
Mercoledì 3 maggio 2017, seduta n. 788

   PARISI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   in data 5 aprile 2017 i vertici del Ministero dell'interno hanno presentato alle organizzazioni sindacali il documento «Nuova architettura polizia postale e delle telecomunicazioni»;
   il Ministero, per adeguarsi alle nuove necessità operative e alla trasformazione che ha subito il settore, ha rappresentato la necessità di operare una vasta razionalizzazione che interesserà tutto il territorio nazionale in base al genere dei reati che vengono perseguiti dalla polizia postale;
   attualmente il servizio di polizia postale e delle comunicazioni, con sede a Roma, coordina l'attività dei 20 compartimenti di polizia postale, localizzati in tutti i capoluoghi di regione ad esclusione della Valle d'Aosta, che rientra nelle competenze del compartimento di Torino. La regione Sicilia, invece, è stata suddivisa da alcuni anni in due compartimenti aventi rispettivamente sede a Palermo (Sicilia Occidentale) e Catania (Sicilia Orientale);
   i compartimenti hanno competenza regionale e sono generalmente diretti da un primo dirigente della polizia di Stato. I compartimenti coordinano a loro volta le rispettive sezioni all'interno del proprio territorio di competenza;
   le sezioni di polizia postale sono in totale 76 e hanno competenza provinciale. I responsabili delle sezioni sono generalmente appartenenti al ruolo ispettori;
   la nuova architettura prevede la seguente organizzazione: 20 compartimenti regionali, 8 sezioni distrettuali, e 21 sezioni provinciali;
   nelle province nelle quali non sarà più presente la sezione di polizia postale sarà istituita nelle questure una «sezione reati informatici» all'interno delle squadre mobili;
   è quindi prevista la chiusura di 55 sezioni provinciali;
   il personale della polizia postale è altamente qualificato ed i suoi compiti vanno dal contrasto alla pedopornografia e al terrorismo alla lotta ai reati informatici e telematici;
   la presenza capillare della polizia postale sul territorio, con le sue sezioni provinciali, ha consentito di conseguire risultati positivi unanimemente riconosciuti, e rappresenta quindi un modello;
   ogni tipo di riorganizzazione deve porsi l'obbiettivo di tutelare l'attività svolta al servizio dei cittadini, il personale e le sue professionalità –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto riportato, se condivida la riorganizzazione prospettata o se intenda assumere iniziative per modificarla.
(4-16452)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 8 giugno 2017
nell'allegato B della seduta n. 811
4-16452
presentata da
PARISI Massimo

  Risposta. — La questione segnalata dall'interrogante, relativa all'ipotesi di chiusura di una serie di sezioni della polizia postale e delle comunicazioni, è legata, al pari della proposta di soppressione di altri uffici di polizia sul territorio nazionale, all'attuazione di un piano di razionalizzazione sottoposto al parere delle autorità provinciali di pubblica sicurezza nei primi mesi del 2014, ma a tutt'oggi non ancora definito.
  Ciò in quanto è sopravvenuta la legge n. 124 del 2015 – cosiddetta legge Madia – che, nel delegare al Governo l'emanazione di una serie di decreti legislativi in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche, ha individuato alcuni importanti criteri direttivi proprio in tema di riordino del sistema della sicurezza e cioè: evitare duplicazioni e sovrapposizioni dispersive nell'esercizio delle funzioni di polizia; favorire la gestione associata dei servizi strumentali in adesione ai principi di efficienza della spesa pubblica.
  Sulla base di tali linee direttrici, l'articolo 3 del decreto legislativo delegato n. 177 del 2016 ha statuito che, in sede di razionalizzazione dei presidi di polizia, dovrà essere privilegiato l'impiego della polizia di Stato nei comuni capoluogo e dell'arma dei carabinieri nel restante territorio, fatte salve specifiche deroghe per particolari esigenze di ordine e sicurezza pubblica. Si dovrà tenere conto, altresì, dei provvedimenti di riorganizzazione degli uffici di polizia di livello provinciale, nonché della revisione delle articolazioni periferiche dell'amministrazione della pubblica sicurezza.
  La stessa disposizione ha previsto poi che la ridislocazione dei presidi di polizia, risultante dall'applicazione di tali indirizzi di fondo, sarà recepita in un decreto del Ministro dell'interno da emanarsi ai sensi della legge n. 121 del 1981.
  Per giungere alla compiuta definizione di tale disegno di valenza strategica, sono stati istituiti, presso il dipartimento della pubblica sicurezza, appositi gruppi interforze che non hanno ancora terminato la loro attività.
  Tanto detto in linea generale, si rappresenta che anche la polizia postale e delle comunicazioni è coinvolta nel riordino in questione, essendo evidente la necessità di adeguarne l'operatività alle notevoli trasformazioni registratesi nel settore.
  Infatti, alle tradizionali mansioni di scorta e tutela di beni e servizi postali se ne sono affiancate e sostituite altre del tutto differenti, con spiccate connotazioni di alta specializzazione tecnologica e orientate al contrasto del crimine informatico nelle sue forme più variegate.
  Tale rinnovata modulazione punta a concentrare le più spiccate e qualificate risorse professionali nei compartimenti dei capoluoghi regionali e nelle Sezioni provinciali in cui operano procure distrettuali con ampia competenza in tema di reati informatici.
  Si sottolinea, comunque, che le professionalità attualmente in servizio presso le Sezioni continueranno a operare sul territorio, prevedendo tale rimodulazione un loro impiego nei reparti investigativi delle locali questure.
  Si assicura fin d'ora che il nuovo assetto organizzativo della polizia postale e delle comunicazioni sarà ispirato ad esclusive esigenze di efficientamento e di adeguamento alla trasformazione tecnologica del Paese, senza che ne venga a soffrire la qualità del prodotto sicurezza.
Il Viceministro dell'internoFilippo Bubbico.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

criminalita' informatica

lotta contro la criminalita'

protezione dell'infanzia