ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16440

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 787 del 02/05/2017
Firmatari
Primo firmatario: MOLTENI NICOLA
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 02/05/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 02/05/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16440
presentato da
MOLTENI Nicola
testo di
Martedì 2 maggio 2017, seduta n. 787

   MOLTENI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   il centro di prima accoglienza per richiedenti asilo «Villa dei Tigli», sito in via Tamuscia n. 6 a Colorina, in provincia di Sondrio, è tornato recentemente alla ribalta delle cronache per quanto emerso a seguito di una ispezione dei carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Sondrio, disposta circa sei mesi fa, precisamente il 15 ottobre 2016, ma di cui se ne è avuta notizia solo in questi giorni da articoli apparsi sulla stampa;
   in particolare, pare che, durante tale ispezione, i carabinieri abbiano riscontrato all'interno del centro di accoglienza la presenza di ben quattro lavoratori in posizione irregolare, di cui due italiani che prestavano la propria attività senza nessun contratto (uno addirittura con il ruolo di gestore della struttura e l'altro di addetto alla pulizia) e un terzo lavoratore italiano, in possesso di un contratto di assunzione, ma con mansioni diverse da quelle effettivamente svolte;
   secondo quanto anche confermato dal comunicato diffuso dal Comando provinciale dei carabinieri di Sondrio venivano raccolti «altresì, elementi utili ad accertare l'irregolare posizione di lavoro di un terzo lavoratore “in nero”, di nazionalità nigeriana» il quale risultava «ammesso al lavoro in qualità di interprete, accompagnatore e mediatore culturale»;
   si apprende, infine, secondo quanto riferito nel comunicato, che «seppur scaturendo i presupposti per l'adozione del provvedimento di sospensione dell'attività imprenditoriale ai sensi dell'articolo 14 del Dlgs 81/2008, non veniva adottato il predetto provvedimento» e che, invece, venivano solo disposti l'allontanamento dei lavoratori in posizione irregolare e cinque sanzioni amministrative a carico del gestore del centro di accoglienza, per un importo complessivo di euro 9.500;
   i residenti, a suo tempo, avevano organizzato anche una raccolta firma per contestare l'apertura del centro in una piccola frazione con un numero così elevato di stranieri ospitati: 70 su 1.400 abitanti, ovvero il 5 per cento, una percentuale ben al di sopra di quella fissata dal Ministero dell'interno di 2,5 profughi ogni mille abitanti;
   la sospensione dell'attività di accoglienza del centro Villa dei Tigli, con conseguente trasferimento degli ospiti ad altra struttura, pertanto, avrebbe potuto e dovuto essere disposta, anche alla luce dell'eccessivo numero di stranieri inviati dalla prefettura a Colorina;
   quanto avvenuto a Colorina è di evidente e assoluta gravità per il fatto che, per stessa ammissione delle istituzioni, siano state adottate misure sanzionatorie parziali e diverse rispetto a quelle previste delle disposizioni normative in vigore e sopra citate, e applicate nei confronti di qualsiasi altro imprenditore in caso di violazione delle stesse;
   non è oltre tollerabile che l'attuale sistema di accoglienza, ormai fuori controllo per i numeri e i costi, possa porsi, secondo l'interrogante, impunemente anche al di fuori di ogni regola;
   quanto avvenuto a Colorina potrebbe diventare un pericoloso precedente anche per altri gestori dei centri accoglienza, che, in caso disattendano o violino la normativa vigente, in materia di lavoro – in questo caso, ma potrebbe essere per qualsiasi altro settore –, potrebbero cavarsela solo con una semplice multa –:
   se i Ministri interrogati, intendano chiarire, per quanto di competenza, per quali motivi non sia stato adottato già a suo tempo un provvedimento di sospensione dell'autorizzazione per l'attività di gestione del centro di prima accoglienza Villa dei Tigli, nonostante, a giudizio dell'interrogante, vi fossero tutti i presupposti previsti dalla legge, e quale autorità abbia assunto tale decisione; se, in relazione alla vicenda, non si rilevino profili di responsabilità amministrativa e quali iniziative disciplinari si intendano eventualmente intraprendere; se, alla luce di quanto sopra, non si ritenga opportuno procedere, dunque, all'immediata chiusura del centro di accoglienza Villa dei Tigli di Colorina. (4-16440)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

aiuto sociale

asilo politico

contratto di lavoro