ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16422

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 785 del 27/04/2017
Firmatari
Primo firmatario: BUSTO MIRKO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 27/04/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 27/04/2017
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 27/04/2017
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 27/04/2017
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 27/04/2017
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 27/04/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLA SALUTE 27/04/2017
MINISTERO DELLA SALUTE 27/04/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 01/06/2017
Stato iter:
23/03/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/03/2018
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IL 26/06/2017

RISPOSTA PUBBLICATA IL 23/03/2018

CONCLUSO IL 23/03/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16422
presentato da
BUSTO Mirko
testo presentato
Giovedì 27 aprile 2017
modificato
Lunedì 26 giugno 2017, seduta n. 820

   BUSTO, DAGA, DE ROSA, MICILLO, TERZONI e ZOLEZZI. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   l'11 luglio 2016 il tribunale di Vercelli ha condannato la società Sacal, Società Alluminio Carisio s.p.a. per danno ambientale, disponendo la bonifica dell'area interessata ed ulteriori interventi di riparazione primaria;
   il 18 aprile 2017 il giornale online «Notizia oggi Vercelli» riporta come il vento forte abbia creato sollevamento e dispersione delle polveri degli scarti di lavorazione dell'acciaieria Sacal, che risulterebbe non aver provveduto alla bonifica dell'area, disattendendo le disposizioni del tribunale di Vercelli;
   si registrano le denunce dei cittadini e dello stesso sindaco di Carisio, Pietro Pasquino, che avrebbe presentato denuncia all'Arpa e richiesta di rilevamenti nella zona per constatare la contaminazione ambientale da diossine;
   le polveri sembrano aver raggiunto i campi coltivati, con danno per le colture e la salute umana a fronte della pericolosità delle sostanze depositate nei pressi dell'acciaieria;
   il sollevamento delle polveri procurerebbe dispersione di diossine, sostanze che, da diversi studi scientifici vengono collegate a molteplici danni alla salute, tra i quali tumori, nonché in grado di accumularsi in vegetali e animali in quanto liposolubili, giungendo infine all'uomo tramite il consumo di vegetali, carni e altri derivati animali;
   l'amministrazione comunale, nella persona del primo cittadino, ha commissionato a uno specialista un'indagine epidemiologica sull'andamento della mortalità per tutte le cause dal 1980 a marzo 2017 compreso e riguardante il territorio del comune. I risultati sono stati illustrati a fine maggio del corrente anno durante un consiglio comunale e mostrano un incremento preoccupante di patologie tumorali nella frazione Crocicchio, che dista un chilometro dalla sopra citata fonderia, rispetto alla media regionale. Nella popolazione maschile di detta frazione si riscontrano eccessi di mortalità per linfomi, rischi doppi di neoplasie del polmone e un incremento del 56 per cento dei casi di tumore complessivi. Per quanto riguarda la popolazione femminile la situazione in frazione Crocicchio si presenta ancor più drammatica con eccessi statisticamente significativi per mieloma, neoplasie ematologiche, cancro al colon retto, al pancreas, all'apparato digerente. Secondo il ricercatore, «l'aumento, specialmente tra le donne, di tumori a carico di singoli organi dell'apparato digerente o nel loro complesso, si potrebbe spiegare che in un contesto rurale sia ipotizzabile, verosimilmente, una maggiore residenzialità storica delle donne in loco con una conseguente maggior esposizione (anche indoor) a possibili inquinanti ambientali e ad un maggior consumo di ortaggi rispetto all'uomo più tendente a spostamenti locali per motivi di lavoro e consumo di pasti fuori casa.» –:
   se il Governo non intenda assumere ogni iniziativa di competenza per la riparazione del danno ambientale con il sollecito smaltimento dei cumuli di scorie giacenti presso l'impianto Sacal, come disposto dalla sentenza dell'11 luglio 2016;
   quali iniziative di competenza intenda intraprendere ai fini di una valutazione dell'entità e della quantificazione del danno ambientale conseguente alla ulteriore dispersione e propagazione delle polveri provenienti dall'acciaieria nel territorio circostante, con particolare riferimento ai terreni agricoli, e se non ritenga necessarie compensazioni per gli effetti dannosi causati all'agricoltura. (4-16422)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 23 marzo 2018
nell'allegato B della seduta n. 1
4-16422
presentata da
BUSTO Mirko

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, relativa ai danni ambientali causati dalla dispersione delle polveri degli scarti di lavorazione dell'acciaieria Sacal Spa situata a Carisio, comune del vercellese, sulla base degli elementi acquisiti, si rappresenta quanto segue.
  Nel merito si fa presente in via preliminare, che l'Ispra, nella propria relazione di valutazione del danno ambientale di maggio 2016, ha evidenziato che le imputazioni del relativo procedimento si riferivano, sotto un primo profilo, a fenomeni di aerodispersione e di ricaduta di diossine e Pcb generati da alcune fonti emissive.
  Si rappresenta, inoltre, che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare si è costituito parte civile nel procedimento penale n. 2684/12 a carico di alcuni soggetti per il risarcimento del danno ambientale derivante dalla illecita gestione della fonderia di alluminio della Sacal.
  Con sentenza n. 1327/2016 pronunciata dal tribunale di Vercelli nel procedimento in parola, sono stati condannati due imputati nonché la Sacal Spa, quale responsabile civile, al risarcimento in forma specifica del danno ambientale da effettuarsi attraverso il completamento delle operazioni di bonifica, in conformità ai tempi ed ai modi descritti dalla legge e dalle competenti autorità amministrative, nonché mediante gli ulteriori interventi di riparazione primaria che risulteranno necessari in seguito alla caratterizzazione dell'area in oggetto. Il piano di caratterizzazione delle aree esterne è stato presentato dalla Sacal agli inizi del 2017 e nel giugno 2017 era in corso di istruttoria.
  La pronuncia del tribunale di Vercelli ha inoltre disposto la restituzione ai condannati delle scorie, precedentemente poste sotto sequestro giudiziale, ai fini del loro smaltimento, secondo le procedure di bonifica in atto.
  Si precisa, peraltro, che l'area in oggetto non è ricompresa tra i siti di interesse nazionale e quindi le procedure di bonifica sono di competenza regionale, secondo quanto previsto dal decreto legislativo n. 152 del 2006 e, qualora i soggetti responsabili della contaminazione non provvedano direttamente agli adempimenti disposti dal predetto decreto, gli stessi sono a carico del comune o della regione, come indicato nell'articolo 250, salvo il diritto di rivalsa degli stessi enti.
  In relazione alla forte ondata di vento che ha interessato la zona in questione, il 18 aprile 2017, l'Arpa Piemonte ha fatto presente che tutto il territorio nord-ovest della Regione è stato interessato da fenomeni di forte vento e che per il giorno in esame è stato emesso un bollettino di allerta meteo per vento forte destinato alle aree interessate, tra cui anche quella in cui è locata l'acciaieria Sacal.
  L'Arpa ha riferito, altresì, che, a seguito dell'episodio del 18 aprile 2017, non è pervenuta al proprio dipartimento, da parte del comune di Carisio, alcuna richiesta ufficiale di rilevamenti nella zona tesi a constatare la contaminazione ambientale da diossine.
  In particolare la medesima Arpa precisa che la contaminazione ambientale da diossine a carico della matrice suolo nelle aree circostanti lo stabilimento Sacal è oggetto di uno dei procedimenti di bonifica di cui l'autorità competente è lo stesso comune e che comunque l'agenzia conduce da diversi anni (con cadenza bimestrale per 3 postazioni e mensile per 1 postazione), il monitoraggio delle deposizioni atmosferiche per la ricerca dei microinquinanti (Pcdd/F e Pcb).
  Sempre secondo quanto riferito dall'Arpa, in seguito all'evento atmosferico del 18 aprile 2017, in data 21 aprile, l'agenzia ha effettuato un sopralluogo con il Servizio di polizia provinciale nucleo ambientale, nel corso del quale la ditta ha dichiarato di aver provveduto, al momento dell'evento, ad intensificare la bagnatura dei piazzali al fine di limitare il sollevamento di polveri diffuse dalla viabilità e dagli stoccaggi interni e di non aver registrato fenomeni di danneggiamento delle coperture realizzate sui cumuli. Al riguardo, la provincia ha riferito che, nel corso di un sopralluogo appositamente effettuato, è stata appurata l'integrità di tali coperture.
  Per quanto concerne la problematica relativa ai cumuli, secondo quanto riferito dall'Arpa e dalla prefettura di Vercelli, i cumuli sotto sequestro sono denominati A, B, C, D, e «ignoto». Il giudice ha demandato al comune l'emanazione di apposita ordinanza di smaltimento degli stessi. Nel frattempo, la Sacal nell'ambito del procedimento di riesame dell'A.I.A. ha presentato una proposta di allontanamento con ipotesi diverse per i diversi cumuli. Con il riesame dell'A.I.A. sono state autorizzate le operazioni proposte per i cumuli B e C, nel rispetto delle prescrizioni degli enti competenti. Le relative operazioni sono in corso.
  Ad ogni modo, si fa presente che della questione sono interessate varie amministrazioni, pertanto qualora dovessero giungere ulteriori elementi informativi, si provvederà a fornire aggiornamenti.
  Si rassicura, comunque, che per quanto di competenza il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare continuerà a svolgere le proprie attività senza ridurre in alcun modo il livello di attenzione sulla questione.
  

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare: Gian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rischio sanitario

protezione dell'ambiente

consumo alimentare