ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16403

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 785 del 27/04/2017
Firmatari
Primo firmatario: D'ALIA GIANPIERO
Gruppo: ALTERNATIVA POPOLARE-CENTRISTI PER L'EUROPA-NCD
Data firma: 27/04/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BOSCO ANTONINO ALTERNATIVA POPOLARE-CENTRISTI PER L'EUROPA-NCD 27/04/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 27/04/2017
Stato iter:
23/05/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/05/2017
MANZIONE DOMENICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 23/05/2017

CONCLUSO IL 23/05/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16403
presentato da
D'ALIA Gianpiero
testo di
Giovedì 27 aprile 2017, seduta n. 785

   D'ALIA e BOSCO. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   l'Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti (Uic) è una onlus con personalità giuridica di diritto privato, sottoposta alla vigilanza del Ministero dell'interno;
   a seguito del commissariamento, avvenuto nel marzo 2016, dell'intero gruppo Uici siciliano (26 componenti) da parte del consiglio nazionale, il nuovo garante regionale ha commissariato la sede di Messina a causa della presenza di sofferenze finanziarie in un quadro di bilancio negativo. Le sezioni di Trapani e Catania avevano già subito lo stesso provvedimento di commissariamento;
   da quanto risulta agli interroganti, gli ultimi due anni di passività di bilanci della sezione di Messina scontano pesantemente il dimezzamento del contributo della regione a favore dell'Unione italiana ciechi, che da svariati mesi non riesce a pagare gli stipendi agli impiegati;
   le determinazioni di commissariamento hanno provocato sia al livello regionale sia a quello provinciale dei ricorsi di fronte al giudice ordinario per una sproporzione tra le contestazioni formulate e il tipo di provvedimenti adottati;
   per quanto riguarda la sede di Messina, la decisione del commissario regionale ha causato uno sconvolgimento improvviso nella vita associativa dell'ente ed una reazione di assoluto sgomento per i soci della provincia Uici di Messina e per i molti cittadini frequentatori dell'associazione. Tali sentimenti di sorpresa e rammarico sono stati canalizzati in una assemblea straordinaria permanente durante la quale si sono registrati anche momenti di tensione, con conseguente intervento delle forze dell'ordine;
   i servizi e le attività della sede di Messina, al pari di quelle di Trapani e Catania, come l'integrazione scolastica e lavorativa dei non vedenti e degli ipovedenti, la distribuzione di libri in braille, l'accompagnamento con personale specializzato che segue i bisognosi del trattamento e le visite oculistiche gratuite ai cittadini per monitorare continuamente lo stato della propria vista, rischiano di subire un forte ridimensionamento qualitativo e quantitativo. Infatti, i commissariamenti, sia a livello regionale che provinciale, implicano una gestione verticistica da parte di un funzionario esterno, che per gli interpellanti non può conoscere nel dettaglio ed affrontare con contezza di causa e piena efficacia le situazioni concrete e le storie particolari dei territori siciliani e le peculiari esigenze dei singoli cittadini;
   il compito di vigilanza sull'Uici, che pure si esplica nel rispetto dell'autonomia statutaria, non comporta la facoltà di incidere sulle delibere e contempla il potere di commissariamento governativo ex articolo 15 del decreto-legge n. 98 del 2011 solo nei casi in cui il bilancio non venga deliberato o si verifichino disavanzi per due esercizi consecutivi, è attribuito dalla legge all'Amministrazione dell'interno;
   la questione dei commissariamenti delle articolazioni territoriali dell'Uici in Sicilia ha assunto proporzioni non più trascurabili dall'amministrazione statale, investendo direttamente la politica regionale, il mondo sindacale e quello del libero associazionismo dei cittadini, con specifico riguardo alle province di Catania, Trapani e Messina –:
   quali iniziative il Ministro, nell'ambito delle proprie competenze, ritenga di adottare nel modo più efficace e rapido e nel quadro e con i limiti sopra ricordati relativamente ai propri poteri di vigilanza, per garantire che i rapporti tra i differenti livelli associativi dell'Unione italiana ciechi e degli ipovedenti (Uici) siano effettivamente, ispirati ai principi costituzionali e statutari di democrazia, equa partecipazione e diritto al contraddittorio e che i provvedimenti adottati dai vertici dell'associazione non pregiudichino lo svolgimento delle iniziative e l'erogazione dei servizi che le sezioni territoriali siciliane dell'Uici quotidianamente hanno garantito e garantiscono ai soci e alla cittadinanza in generale. (4-16403)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 23 maggio 2017
nell'allegato B della seduta n. 802
4-16403
presentata da
D'ALIA Gianpiero

  Risposta. — Nell'atto di sindacato ispettivo indicato in esame viene richiamata l'attenzione di questa Amministrazione sui commissariamenti del consiglio regionale dell'Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti (UICI) e delle sezioni di Messina, Trapani e Catania e sulle ricadute che si sarebbero registrate nei territori interessati a causa di tali provvedimenti di rigore; in particolare, l'interrogante chiede di conoscere quali iniziative il Ministero dell'interno, ente vigilante, ritenga di adottare per garantire il rispetto dei principi statutari di democrazia e partecipazione tra i diversi livelli associativi, nonché il mantenimento di adeguati standard dei servizi erogati in favore dei soci e della cittadinanza.
  Si evidenzia innanzitutto che, come per tutti gli enti di diritto privato rientranti nel novero degli organismi di promozione sociale, le finalità istituzionali dell'Unione e la nomina degli organi direttivi sono regolate dalle norme statutarie. Peraltro, lo Statuto è stato oggetto di modifiche che la prefettura di Roma ha approvato il 18 maggio 2016, avendole ritenute conformi alla normativa vigente e coerenti con le altre disposizioni statutarie.
  In questo contesto, all'Amministrazione dell'interno spetta un potere di vigilanza, che trova la propria ratio nella circostanza che essa eroga contributi finanziari all'ente in questione.
  Come noto, si tratta di un potere di vigilanza generico. Solo nelle fattispecie di cui all'articolo 15 del decreto-legge n. 98 del 2011 e cioè quando il bilancio non venga deliberato o si verifichino disavanzi per due esercizi consecutivi, è prevista l'attivazione del potere di commissariamento governativo.
  Al di fuori di queste ipotesi, la vigilanza sull'ente deve comunque esplicarsi nel rispetto dell'autonomia statutaria e non comporta la facoltà di incidere sulle delibere, neanche quelle di più rilevante impatto.
  D'altro canto, si segnala che, non essendo prevista in capo al Ministero dell'interno la nomina di componenti dell'organo direttivo, non viene a configurarsi sotto questo profilo alcuna influenza del soggetto pubblico.
  Delimitato così il ristretto perimetro dei poteri di vigilanza del Ministero dell'interno, ci si sofferma sulle vicende riguardanti le sedi siciliane dell'Unione citate nell'interrogazione.
  Al riguardo, si rende noto che la gestione commissariale del consiglio regionale dell'Unione è terminata e, nello scorso mese di marzo, sono stati eletti gli organi previsti dallo statuto sociale.
  Anche la gestione commissariale della sezione di Catania, iniziata il 6 aprile 2016, si è conclusa con l'elezione, il successivo 18 settembre, del nuovo consiglio di amministrazione.
  L'Unione prevede che, entro breve termine, gli organi ordinari potranno essere ripristinati anche con riferimento alle sezioni di Messina e Trapani, in merito alle quali si forniscono una serie di informazioni aggiuntive.
  Quanto alla prima sezione, effettivamente il commissariamento ha tratto origine dalla situazione di dissesto finanziario causata dalla riduzione dei contributi regionali.
  Nello scorso mese di dicembre, il malcontento derivante dalla precaria situazione dell'ente, ha portato i soci di quella provincia ad inscenare una manifestazione di protesta che, sebbene sia sfociata nell'occupazione della sede provinciale dell'Unione, non ha mai comportato alcuna conseguenza sotto il profilo dell'ordine pubblico.
  Successivamente, i soci hanno mantenuto un'assemblea permanente presso il palazzo municipale di Messina conclusasi il 1o aprile 2017.
  Neanche questa iniziativa ha dato luogo a problemi di ordine pubblico.
  In quella sede, è stata approvata la relazione morale, il bilancio consuntivo per l'esercizio 2016 e si è, proceduto all'elezione del rappresentante della sezione di Messina in seno al consiglio regionale dell'Unione.
  Per completezza di informazione, si ritiene doveroso riferire l'avviso dell'Unione, secondo cui, durante le rispettive gestioni commissariali, le attività istituzionali denegazioni di Messina e Catania avrebbero continuato ad essere regolarmente erogateci non vedenti residenti in quei territori.
  Quanto alla sezione di Trapani, il commissariamento è stato determinato dalle gravi irregolarità amministrative riscontrate nella gestione dell'ente; irregolarità che, secondo quanto rilevato poi dal commissario straordinario, hanno riguardato, in particolare, la duplicazione delle deleghe alla riscossione di quote associative. Di tale vicenda il commissario ha provveduto a informare anche l'Autorità giudiziaria per gli eventuali profili di rilevanza penale.
  Il commissario straordinario – il cui incarico scadrà il 3 agosto 2017 – risulta impegnato tuttora nell'opera di risanamento amministrativo-contabile della lezione e di consolidamento del tessuto associativo anche in vista del ripristino degli organi ordinari dell'ente cui provvederà il consiglio regionale siciliano dell'Unione ciechi.
Il Sottosegretario di Stato per l'internoDomenico Manzione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

adattamento scolastico

ottica

politica regionale