ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16393

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 784 del 26/04/2017
Firmatari
Primo firmatario: ZOLEZZI ALBERTO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 26/04/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 26/04/2017
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 26/04/2017
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 26/04/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 26/04/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16393
presentato da
ZOLEZZI Alberto
testo di
Mercoledì 26 aprile 2017, seduta n. 784

   ZOLEZZI, LOREFICE, COLONNESE e MICILLO. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   in Italia nascono ogni anno 485.000 bambini di cui 12.658 nel 2014 da tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA);
   a livello europeo, il fenomeno della «migrazione riproduttiva» interessa tra le 25 mila e le 30 mila coppie all'anno. L'Italia è il Paese europeo dove il fenomeno della migrazione per problemi riproduttivi è di gran lunga più frequente. Secondo un'indagine condotta dall'Osservatorio sul turismo procreativo nel 2011, almeno 4.000 coppie si sono recate all'estero; 11 mila sono le coppie che si rivolgono a centri nazionali fuori regione di residenza;
   nel decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017, Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza (LEA), all'articolo 24 relativo all'assistenza sociosanitaria ai minori, alle donne, alle coppie, alle famiglie, si fa riferimento (comma 1, lettera i)) a consulenza, supporto psicologico e assistenza per problemi di sterilità e infertilità e per procreazione medicalmente assistita (PMA);
   all'articolo 49, relativo alla donazione di cellule riproduttive, si fa riferimento alle coppie che si sottopongono alle procedure di procreazione medico assistita eterologa, che contribuiscono ai costi delle attività, nella misura fissata dalle regioni e dalle province autonome;
   durante il XXXII Convegno di medicina della riproduzione, tenutosi ad Abano Terme (Padova), dal 23 al 25 febbraio 2017, sono stati portati dati quali-quantitativi importanti relativamente agli esiti dei cicli di procreazione medicalmente assistita. In particolare, aggiornando i dati del report 2016 sull'attività nazionale di procreazione medicalmente assistita del 2005-2014 è emerso un progressivo incremento dell'offerta delle varie prestazioni correlate alla procreazione medicalmente assistita a livello nazionale, in particolare aumento dai 63.585 cicli del 2005 (tutte le tecniche di I, II e III livello senza donazione di gameti) ai 90.711 cicli del 2014 agli oltre 110.000 cicli del 2015; un aumento da 37.293 (2005) a 66.845 cicli (2014) di II e III livello;
   si è assistito, però apparentemente, a una riduzione degli esiti favorevoli delle procedure, passando da 10.732 parti/90.711 cicli (11,8 per cento), a una importante riduzione nel 2015 (dati da validare), con grande disomogeneità fra centri:
   dalle audizioni e dai lavori eseguiti in regione Campania in merito alla Proposta di legge regionale «Organizzazione delle attività di medicina della riproduzione e PMA in regione Campania» sta emergendo la necessità:
    di maggiore attenzione all'aspetto andrologico (che dalle recentissime evidenze sembra addirittura prevalere rispetto a quello ginecologico) e ginecologico, sia nel campo delle procedure di prevenzione e diagnosi che nel trattamento delle affezioni maschili e femminili, responsabili di ipofertilità o «infertilità idiopatica» anche per ridurre il fabbisogno di prestazioni;
    di maggiore omogeneità nella durata dei ricoveri che in molti casi possono essere di poche ore;
    di affidare ai centri di I livello il compito della prevenzione dell'infertilità, diagnosi (eventuali esami genetici e infettivologici vista fra l'altro la crescente prevalenza di infezioni da germi intracellulari e di diatesi trombotiche); diverse infezioni sono state associate all'aborto sporadico e ad altri esiti ostetrici avversi come la morte intrauterina e il parto prematuro. In particolare, il 15 per cento degli aborti precoci ed il 66 per cento di quelli tardivi sono stati attribuiti ad infezioni. In uno studio effettuato su tessuto ottenuto da materiale abortivo, il 78 per cento di 101 campioni è risultato infetto con batteri (corionamniotiti); gli studi più recenti hanno evidenziato un'associazione principalmente con le perdite fetali più tardive, dovute essenzialmente all'attivazione della trombosi nei vasi utero-placentari. I polimorfismi prevalenti sono quelli dell'eterozigosi per il fattore V di Leiden e omozigosi per la mutazione della MTHFR;
    di evitare la spinta a eseguire un grande numero di prestazioni (cicli in crescita) a scapito della qualità, a causa dei rimborsi che portano a 550 milioni di euro il costo dei circa 110 mila cicli eseguiti nel 2015, ipotizzando l'applicazione della cifra di rimborso applicata in regione Lombardia per i pazienti provenienti da fuori regione (5.000 euro) senza contare la spesa privata per farmaci e prestazioni varie –:
   se e come i Ministri interrogati intendano rendere sostenibile e fruibile per il maggior numero di coppie possibile l'assistenza efficace all'infertilità ed, eventualmente, l'accesso a tecniche di procreazione medicalmente assistita, prestazioni in corso di inserimento nei livelli essenziali di assistenza. (4-16393)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

procreazione artificiale