ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16377

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 783 del 21/04/2017
Firmatari
Primo firmatario: DADONE FABIANA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 21/04/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 21/04/2017
Stato iter:
08/06/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 08/06/2017
BUBBICO FILIPPO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 08/06/2017

CONCLUSO IL 08/06/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16377
presentato da
DADONE Fabiana
testo di
Venerdì 21 aprile 2017, seduta n. 783

   DADONE. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   diverse fonti di stampa hanno riportato la notizia secondo la quale nella bozza di riordino della polizia postale e delle telecomunicazioni diffusa dal dipartimento di pubblica sicurezza in Piemonte sarebbe previsto solo il mantenimento degli uffici di Torino e Novara, con la conseguente chiusura del dipartimento di Cuneo;
   più in generale, tale bozza prevederebbe il mantenimento di un solo ufficio nei capoluoghi di regione e la chiusura di circa 50 sezioni provinciali (dalle 80 attuali) con il conseguente quasi dimezzamento dell'organico;
   è circostanza nota come il personale della polizia postale sia altamente qualificato ed i suoi compiti spazino dalla lotta ai reati informatici e telematici, al contrasto alla pedopornografia e al terrorismo, fino a fronteggiare lo spregevole fenomeno dello sfruttamento della prostituzione, materie queste assegnate in via prioritaria per legge, e per taluni aspetti di competenza esclusiva, a questa specialità della polizia di Stato;
   proprio la sua presenza capillare sul territorio, attraverso una ramificazione provinciale, è risultata essere in questi anni un modello vincente, consentendo di conseguire numerosi risultati positivi, riconosciuti sia a livello nazionale che internazionale, nei confronti di una dilagante criminalità –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto sopra riportato, se condivida tale riorganizzazione che, oltre a comportare riduzione degli uffici e del personale, non potrà non riverberarsi sulla sicurezza dei cittadini e se intenda assumere iniziative per modificare tale bozza. (4-16377)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 8 giugno 2017
nell'allegato B della seduta n. 811
4-16377
presentata da
DADONE Fabiana

  Risposta. — La questione segnalata dall'interrogante, relativa all'ipotesi di chiusura di una serie di sezioni della polizia postale e delle comunicazioni, in particolare nella regione Piemonte, è legata, al pari della proposta di soppressione di altri uffici di polizia sul territorio nazionale, all'attuazione di un piano di razionalizzazione sottoposto al parere delle Autorità provinciali di pubblica sicurezza nei primi mesi del 2014, ma a tutt'oggi non ancora definito.
  Ciò in quanto è sopravvenuta la legge n. 124 del 2015 – cosiddetta legge Madia – che, nel delegare al Governo l'emanazione di una serie di decreti legislativi in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche, ha individuato alcuni importanti criteri direttivi proprio in tema di riordino del sistema della sicurezza e cioè: evitare duplicazioni e sovrapposizioni dispersive nell'esercizio delle funzioni di polizia; favorire la gestione associata dei servizi strumentali in adesione ai princìpi di efficienza della spesa pubblica.
  Sulla base di tali linee direttrici, l'articolo 3 del decreto legislativo delegato n. 177 del 2016 ha statuito che, in sede di razionalizzazione dei presidi di polizia, dovrà essere privilegiato l'impiego della polizia di Stato nei comuni capoluogo e dell'Arma dei carabinieri nel restante territorio, fatte salve specifiche deroghe per particolari esigenze di ordine e sicurezza pubblica. Si dovrà tenere conto, altresì, dei provvedimenti di riorganizzazione degli uffici di polizia di livello provinciale, nonché della revisione delle articolazioni periferiche dell'amministrazione della pubblica sicurezza.
  La stessa disposizione ha previsto poi che la ridislocazione dei presidi di polizia, risultante dall'applicazione di tali indirizzi di fondo, sarà recepita in un decreto del Ministro dell'interno da emanarsi ai sensi della legge n. 121 del 1981.
  Per giungere alla compiuta definizione di tale disegno di valenza strategica, sono stati istituiti, presso il dipartimento della pubblica sicurezza, appositi gruppi interforze che non hanno ancora terminato la loro attività.
  Tanto detto in linea generale, si rappresenta che anche la Polizia postale e delle comunicazioni è coinvolta nel riordino in questione, essendo evidente la necessità di adeguarne l'operatività alle notevoli trasformazioni registratesi nel settore.
  Infatti, alle tradizionali mansioni di scorta e tutela di beni e servizi postali se ne sono affiancate e sostituite altre del tutto differenti, con spiccate connotazioni di alta specializzazione tecnologica e orientate al contrasto del crimine informatico nelle sue forme più variegate.
  Tale rinnovata modulazione punta a concentrare le più spiccate e qualificate risorse professionali nei compartimenti dei capoluoghi regionali e nelle sezioni provinciali in cui operano procure distrettuali con ampia competenza in tema di reati informatici.
  Si sottolinea, comunque, che le professionalità attualmente in servizio presso le Sezioni continueranno a operare sul territorio, prevedendo tale rimodulazione un loro impiego nei reparti investigativi delle locali questure.
  Si assicura fin d'ora che il nuovo assetto organizzativo della Polizia postale e delle comunicazioni sarà ispirato ad esclusive esigenze di efficientamento e di adeguamento alla trasformazione tecnologica del Paese, senza che ne venga a soffrire la qualità del prodotto sicurezza.
Il Viceministro dell'internoFilippo Bubbico.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza pubblica

criminalita' informatica

lotta contro la criminalita'