ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16330

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 781 del 19/04/2017
Firmatari
Primo firmatario: MERLO RICARDO ANTONIO
Gruppo: SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE
Data firma: 19/04/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BORGHESE MARIO SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE 19/04/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 19/04/2017
Stato iter:
28/07/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/07/2017
AMENDOLA VINCENZO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/07/2017

CONCLUSO IL 28/07/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16330
presentato da
MERLO Ricardo Antonio
testo di
Mercoledì 19 aprile 2017, seduta n. 781

   MERLO e BORGHESE. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
   il 7 aprile 2017 davanti alle sedi dei consolati italiani dell'America Latina si sono tenute numerose manifestazioni, sit in, cortei (denominate #7A) per richiamare l'attenzione del Governo sul catastrofico stato in cui si trova la rete consolare italiana in America Latina;
   i cittadini italiani e gli oriundi, che hanno preso parte alla manifestazione #7A svoltasi contemporaneamente in Argentina, Brasile, Venezuela, Uruguay, Perù, Paraguay, Bolivia, Repubblica dominicana, Messico, Costa Rica, Cile, Bolivia hanno inteso richiamare l'attenzione del Governo italiano anche attraverso le lettere, consegnate ai consoli e agli ambasciatori italiani, in cui si manifesta la preoccupazione che, senza un intervento immediato per aumentare le risorse, in termini umani ed economici, la rete consolare è destinata a deflagrare;
   nelle lettere, presentate ai consoli e agli ambasciatori italiani disponibili a ricevere le delegazioni dei connazionali organizzatori delle manifestazioni, si denunciano, tra le altre cose:
    l'insufficienza di personale idoneo a garantire servizi adeguati ai nostri connazionali, un problema che ha una ricaduta sulle condizioni di lavoro dei consoli e sui lavoratori consolari, che non riescono a soddisfare la domanda di servizi;
    le attese, a volte di anni, per ottenere il diritto di cittadinanza e di mesi per fare un passaporto;
    la lentezza nelle comunicazioni di dati tra la rete consolare e comuni di origine dei connazionali residenti all'estero;
    la mancanza di uno sportello di informazione efficiente, soprattutto di un servizio per i disabili, anziani e indigenti che non hanno né la conoscenza né la possibilità accedere a internet;
    la lentezza sull'assistenza sociale e sanitaria ai connazionali in stato di bisogno, prodotto di questa situazione, in particolare in un Paese come il Venezuela, che vive una grave crisi economica e umanitaria;
    l'esiguo contributo economico ai consoli onorari, che pur svolgono una lodevole missione con risorse minime, spesso personali, totalmente insufficienti;
    le file in alcune sedi consolari, che danno un'immagine miserevole dei nostri connazionali, e mettono a rischio loro sicurezza in Paesi dove la delinquenza è dilagante;
    l'eliminazione urgente della tassa dei 300 euro sulla cittadinanza italiana nel caso del Venezuela, Paese del Sud America che vive una gravissima crisi economica, politica, sociale e istituzionale;
    la questione sulla riapertura urgente del consolato di Montevideo in Uruguay, dove risiedono più di 120 mila italiani;
    i salari inadeguati dei contrattisti e del personale di ruolo che non è all'altezza della funzione che ricopre –:
   quali iniziative intenda assumere il Governo a sostegno del potenziamento ed efficientamento della rete consolare italiana, per assicurare un dignitoso funzionamento delle sedi consolari e per far sì che la rete consolare sia la rappresentazione di un'Italia più veloce, moderna, efficiente e al passo con la sempre maggiore globalizzazione. (4-16330)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 28 luglio 2017
nell'allegato B della seduta n. 844
4-16330
presentata da
MERLO Ricardo Antonio

  Risposta. — L'insufficienza di personale presso la rete diplomatico-consolare italiana e quindi anche in America latina, è dovuto al fatto che negli ultimi dieci anni il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale (MAECI), ha dovuto far fronte a una diminuzione del personale di ruolo del 29 per cento necessario per il contingentamento del « turn-over» nella pubblica amministrazione. La Farnesina ha cercato di concentrare i tagli in quelle circoscrizioni consolari dove i nostri connazionali sono maggiormente integrati, cercando di lasciare inalterata la situazione in quelle sedi dove esiste una forte concentrazione della comunità italiana. In America latina attualmente si contano 17 ambasciate (tra cui Santo Domingo recentemente riaperta), e 17 uffici consolari.
  Questo ministero, inoltre, sta lavorando in raccordo con il dipartimento della funzione pubblica e il Ministero dell'economia e finanze, a un mirato programma di assunzioni, che consenta di rafforzare gli organici degli uffici all'estero. Per le assunzioni del personale a contratto, possibili nei limiti del contingente previsto ai sensi dall'articolo 152 del decreto del Presidente della Repubblica n. 18 del 1967, giova rilevare che attualmente la quota è esaurita.
  Sui consoli onorari, occorre preliminarmente osservare che il conferimento dell'incarico per l'esercizio delle funzioni consolari onorarie non costituisce rapporto di pubblico impiego né rapporto di lavoro subordinato, ma rapporto di servizio volontario per l'espletamento delle funzioni onorarie in favore dello Stato. Essendo quindi l'incarico del funzionario consolare onorario del tutto onorifico e gratuito (articolo 72 del decreto del Presidente della Repubblica n. 18 del 1967), gli eventuali contributi corrisposti dallo Stato rappresentano solo un parziale rimborso per la gestione di uffici, le cui spese sono a carico del funzionario che ne ha la titolarità. In effetti, tra i requisiti che devono essere posseduti dai candidati ad una carica onoraria vi è proprio la possibilità di far fronte con mezzi propri alle spese derivanti dalle funzioni onorarie. Ciò premesso, nell'evidenziare che la rete consolare onoraria italiana è composta di 543 uffici, di cui 133 in America latina, si precisa che nel 2016 lo stanziamento complessivo di contributi a loro favore è stato di 950.000 euro circa, di cui 206.600 euro destinati ai 126 uffici dell'area latinoamericana.
  Per Montevideo, Uruguay, la decisione presa nel 2014 di trasformare l'ufficio consolare in cancelleria all'interno dell'ambasciata, non ha inciso minimamente sul livello dei servizi erogati e ha fatto seguito ad analoghi provvedimenti di razionalizzazione della rete diplomatico-consolare finalizzati alla riduzione della spesa pubblica, che dal 2006 al 2015 ha comportato la chiusura di oltre 60 uffici.
  Quanto al livello stipendiale dei contrattisti e del personale di ruolo, si rammenta che la retribuzione annua è suscettibile di revisione secondo i parametri previsti dall'articolo 157 del decreto del Presidente della Repubblica n. 18 del 1967, in base alla quale le retribuzioni sono fissate «tenendo conto delle condizioni del mercato del lavoro locale, del costo della vita e, principalmente, delle retribuzioni corrisposte nella stessa sede da rappresentanze diplomatiche, uffici consolari, istituzioni culturali di altri Paesi in primo luogo di quelli dell'Unione europea, nonché da organizzazioni internazionali». La Farnesina è tenuta a vagliare ogni richiesta di adeguamento salariale proveniente dalla rete all'estero alla luce dei criteri normativi e ovviamente nei limiti delle risorse a disposizione, la cui limitatezza rende necessaria la considerazione di una scala di priorità delle situazioni più critiche.
  Gli uffici della rete in America latina riescono a garantire un buon livello di efficienza, nonostante siano impegnati a riassorbire le giacenze di domande per il riconoscimento della cittadinanza italiana. La normativa, infatti, come noto non pone vincoli al numero di generazioni cui la cittadinanza può essere tramandata e per questo vi è stato un incremento di richieste eccezionale in tal senso.
  Sui tempi di rilascio del passaporto, giova infine precisare che l'utilizzo degli attuali sistemi di prenotazione (cosiddetta prenota online) garantisce un'erogazione dei servizi improntata all'imparzialità, trasparenza ed efficienza.
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionaleVincenzo Amendola.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza d'approvvigionamento

consolato

crisi monetaria