ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16285

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 779 del 12/04/2017
Firmatari
Primo firmatario: PALESE ROCCO
Gruppo: MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI
Data firma: 12/04/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 12/04/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16285
presentato da
PALESE Rocco
testo di
Mercoledì 12 aprile 2017, seduta n. 779

   PALESE. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   a partire dal 2008 la regione Puglia ha creato sei società in-house (una per ogni Asl della Puglia) denominate Sanitaservice, con ragione sociale di srl, con socio unico la Asl territoriale di riferimento, con il compito di gestire i servizi di supporto (strumentali) alle attività istituzionali delle Asl stesse;
   fin dalla nascita tali società hanno fatto discutere non poco e sono state spesso oggetto di interrogazioni ed inchieste giornalistiche e giudiziarie, per i metodi di gestione ritenuti poco trasparenti e, soprattutto, per i criteri con cui la regione autorizzò tali società, all'atto della loro nascita, alla internalizzazione di migliaia di dipendenti a tempo indeterminato, in assenza di selezioni, di criteri meritocratici e addirittura in assenza di verifiche dei requisiti indispensabili per l'accesso al pubblico impiego, quale ad esempio la verifica dei carichi pendenti;
   si apprende dalla stampa (La Gazzetta del Mezzogiorno del 9 aprile 2017) che la società Sanitaservice di Foggia sarebbe stata oggetto di accertamenti da parte della Guardia di finanza, al termine dei quali sarebbe emerso che la società non avrebbe versato l'Iva per 4,3 milioni di euro certamente nell'anno 2011 e, presumibilmente, neanche negli altri anni, per le fatture emesse nei confronti della Asl di Foggia per i servizi di fornitura ausiliari, addetti alle pulizie e personale del 118;
   gli stessi accertamenti avrebbero rivelato che alla fine dell'anno, pare almeno per 2 anni nel 2011 e nel 2012, la società avrebbe emesso una nota di credito da 900 mila euro in favore della Asl di Foggia e che nell'anno 2013, all'atto della riconferma dell'amministratore della società, in aggiunta al suo compenso annuale, sarebbe stata prevista un'aggiunta del 5 per cento sui redditi o sugli utili della società;
   sempre stando alle stesse notizie di stampa, sembrerebbe che la Sanitaservice di Foggia sia stata l'unica delle 6 società a non far pagare l'Iva alla Asl, ma sembrerebbe pure che secondo la regione Puglia quell'Iva non andrebbe pagata da nessuna Asl;
   se si dovesse stabilire che la Asl di Foggia deve versare l'Iva non versata finora si determinerebbe un «buco» nei conti di almeno 27 milioni di euro dal 2011 ad oggi, così come se dovesse emergere che quell'Iva non era dovuta neanche dalle altre Asl, si determinerebbe ulteriore caos nei conti delle Sanitaservice del resto della Puglia;
   negli ultimi anni in Parlamento sono stati presentati svariati emendamenti mirati alla soppressione dell'obbligo di imporre l'Iva per le società in house e per le Onlus ma sono stati respinti, stante la contrarietà sia della ragioneria generale dello Stato, sia dell'Europa –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza delle notizie riportate in premessa e se sostanzialmente, corrispondano al vero e, in caso affermativo, quali iniziative di competenza intenda assumere;
   se, in merito alla questione Iva, il Ministro dell'economia e delle finanze non ritenga di dover chiarire in via definitiva se essa vada applicata o meno nelle fatture delle società in house;
   quali iniziative i Ministri interrogati intendano assumere posto che, sia se ha sbagliato la Sanitariaservice di Foggia a non pagare l'Iva, sia se hanno sbagliato le altre 5 società ad applicarla, ciò determinerà un «buco» da almeno 27 milioni di euro nei conti della sanità pugliese che si ripercuoterà sulla già bassa qualità del servizio sanitario pugliese che appare all'interrogante al di sotto dei LEA e che grava sulle finanze dei cittadini pugliesi.
(4-16285)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

servizio sanitario

accesso all'occupazione

IVA