ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16264

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 779 del 12/04/2017
Firmatari
Primo firmatario: MAESTRI ANDREA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 12/04/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIVATI GIUSEPPE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 12/04/2017
BRIGNONE BEATRICE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 12/04/2017
PASTORINO LUCA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 12/04/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 12/04/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16264
presentato da
MAESTRI Andrea
testo di
Mercoledì 12 aprile 2017, seduta n. 779

   ANDREA MAESTRI, CIVATI, BRIGNONE e PASTORINO. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   da notizie di stampa si apprende che l'Anpi di Milano e una serie di associazioni antifasciste hanno inviato un esposto – accompagnato da un dossier fotografico – al prefetto Luciana Lamorgese e al questore Marcello Cadorna, e un appello al sindaco Giuseppe Sala, con l'obiettivo di impedire la manifestazione neofascista che, ogni anno, va in scena il 25 aprile al Campo X del Cimitero Maggiore, dove sono sepolti i reduci della Repubblica sociale italiana, che viene messa in scena con parata organizzata provocatoriamente proprio nella giornata della Liberazione dai gruppi di estrema destra Lealtà e Azione e CasaPound;
   dal 2012, per l'estrema destra milanese e lombarda, il corteo al Campo X, coi saluti romani, il tricolore, le aquile della Rsi e i drappi di Salò issati illegalmente sulle tombe, è diventato ormai un rituale annuale, contro il quale a nulla sono servite le denunce di questi anni;
   di fronte alle incertezze della giurisprudenza e alle interpretazioni dei giudici che hanno portato, nel corso degli anni, a sentenze sul saluto romano come richiamo all'ideologia fascista e i valori politici di discriminazione razziale e di intolleranza, che non sono andate sempre nella stessa direzione, è bene ricordare che, invece, la legge italiana non ha dubbi al riguardo;
   a partire dalla Costituzione, che nella XII disposizione transitoria, vieta «la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista»;
   la legge 20 giugno 1952 n. 645 (legge Scelba), considerata attuazione diretta della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione, così come modificata nel 1975 (anno in cui è stato sancito il passaggio di tale fattispecie da contravvenzione a delitto, con pena innalzata fino a tre anni) stabilisce che: «si ha riorganizzazione del disciolto partito fascista quando una associazione, un movimento, o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque, persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, princìpi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista». La norma, dunque, non si riferisce alle sole riorganizzazioni, ma punisce tutti i comportamenti che esaltano il fascismo;
   la legge Mancino, entrata in vigore il 25 giugno del 1993, sanziona e condanna gesti, azioni e slogan legati all'ideologia nazifascista che hanno, inoltre, lo scopo di incitare alla violenza e alla discriminazione, vietando anche l'utilizzo di simbologie legate al fascismo o al nazismo. All'articolo 2 si legge che «chiunque, in pubbliche riunioni, compia manifestazioni esteriori od ostenti emblemi o simboli propri o usuali delle organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi» come sopra definiti «è punito con la pena della reclusione fino a tre anni e con la multa da lire duecentomila a lire cinquecentomila.». Lo stesso articolo fa riferimento alla propaganda negli stadi prevedendo la reclusione da tre mesi ad un anno per chiunque si rechi alle competizioni agonistiche con emblemi o simboli del fascismo –:
   se il Governo sia a conoscenza di quanto descritto in premessa e se, per quanto di competenza, non ritenga opportuno esprimersi al riguardo;
   se non ritenga urgente e necessario, alla luce delle sempre maggiori manifestazioni, cortei e commemorazioni di estrema destra inneggianti il nazi-fascismo e i suoi rappresentanti, monitorare il fenomeno e adottare misure, anche normative, per impedire lo svolgimento di simili manifestazioni e scongiurare il dilagare di forze politiche nazi-fasciste. (4-16264)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

partito politico

fascismo

nazionalsocialismo