ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16254

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 778 del 11/04/2017
Firmatari
Primo firmatario: REALACCI ERMETE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/04/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RUBINATO SIMONETTA PARTITO DEMOCRATICO 12/04/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 11/04/2017
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 11/04/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 18/04/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 12/04/2017

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 18/04/2017

SOLLECITO IL 09/06/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16254
presentato da
REALACCI Ermete
testo presentato
Martedì 11 aprile 2017
modificato
Mercoledì 12 aprile 2017, seduta n. 779

   REALACCI, RUBINATO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   sempre più spesso si verificano in varie zone d'Italia situazioni anomale connesse all'alternarsi di eventi meteorologici estremi di grande intensità e violenza con periodi di forte siccità. Tali eventi sono legati ai mutamenti climatici in corso e sollecitano politiche più efficaci e credibili sia sul fronte della mitigazione dei processi in atto che sul fronte dell'adattamento agli stessi;
   come si evince dall'allarme lanciato da Coldiretti e da alcuni articoli apparsi sui quotidiani nazionali, come quello su La Stampa del 9 aprile 2017, in Italia, specie nel Settentrione, è attualmente segnalata una gravissima siccità, con temperature massime superiori di 2,5 gradi la media e il calo del 53 per cento stagionali delle precipitazioni che, a marzo, hanno fatto scendere insolitamente il fiume Po in magra allo stesso livello di inizio estate del 2016. In Veneto non piove dal 5 gennaio 2017;
   il più grande fiume italiano al Ponte della Becca, dove le anomalie sono particolarmente evidenti, registra un livello idrometrico di appena -1,91 metri, quasi un metro in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le precipitazioni in Italia sono risultate sotto la media lungo tutto l'inverno con un picco negativo a dicembre in cui è caduta addirittura il 67 per cento di acqua in meno sulla Penisola;
   anche il fiume Adige è in secca: dovrebbe avere una portata media di almeno 80 metri cubi d'acqua al secondo, ma questa è scesa fino a 37 e il mare Adriatico alla foce risale con suo il cuneo salino in senso inverso per cinque chilometri, spinge con l'alta marea, entra nella terra portando anche le seppie in mezzo alle campagne. E con l'acqua del mare, questa natura al contrario semina il sale che brucia le coltivazioni;
   gli effetti dei cambiamenti climatici producono pesanti conseguenze sull'agricoltura italiana perché si moltiplicano sfasamenti stagionali ed eventi estremi con precipitazioni brevi, ma intense e con repentino passaggio dal maltempo al sereno. I cambiamenti climatici impongono una nuova sfida per le imprese agricole e per l'insieme delle attività umane che devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza dei territorio. È questo quanto anche emerge da una analisi dei dati Ucea Unità di ricerca per la climatologia e la meteorologia applicate all'agricoltura;
   quali iniziative urgenti, per quanto di competenza, intenda mettere in campo il Governo per far fronte, assieme alle regioni più coinvolte, alla grave siccità dei primi mesi del corrente anno al fine di garantire equilibrio di prelievo e consumo d'acqua dolce, anche in riferimento al livello idrico dei bacini idrografici dei laghi alpini e subalpini, tutelando così anche il loro valore ambientale e turistico relativamente alle utenze domestiche, agricole e industriali, se non si intendano altresì mettere in campo iniziative per la tutela della produzione agroalimentare nazionale. (4-16254)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

cambiamento climatico

acqua salata

gestione delle acque