ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16239

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 777 del 10/04/2017
Firmatari
Primo firmatario: VARGIU PIERPAOLO
Gruppo: CIVICI E INNOVATORI
Data firma: 10/04/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 10/04/2017
Stato iter:
23/03/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/03/2018
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 23/03/2018

CONCLUSO IL 23/03/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16239
presentato da
VARGIU Pierpaolo
testo di
Lunedì 10 aprile 2017, seduta n. 777

   VARGIU. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   la città di Cagliari vive una profonda crisi economica e sociale, con un progressivo spopolamento ed invecchiamento della popolazione residente, legato anche alla difficoltà di trovare una forte caratterizzazione identitaria che possa generare le indispensabili, nuove opportunità economiche;
   la «messa a reddito» degli asset cittadini diventa dunque condizione necessaria per arrestare il declino di Cagliari, per mettere le sue risorse al servizio dell'intera Sardegna e per restituire prospettive di lavoro e di esistenza ai tanti giovani che oggi abbandonano la città e l'isola;
   tra i compendi ambientali cittadini che maggiormente possono rappresentare una risorsa in prospettiva di sviluppo, va sicuramente annoverato quello rappresentato unitariamente dalle cubature del vecchio Ospedale Marino, dell'ex Grand Hotel Golfo degli Angeli (ora nuovo ospedale Marino) e dall'ippodromo;
   tale contesto unitario, nel tempo è stato sempre trattato dalle amministrazioni e percepito dai cagliaritani come diviso in tre differenti comparti, con tre diverse vocazioni:
    1) l'ex ospedale marino, abbandonato dal 1983, ad oggi ancora all'anno zero per quanto attiene alle prospettive di riutilizzo;
    2) l'ex Grand Hotel Golfo degli Angeli, riadattato grossolanamente ad ospedale nei primi anni ’80, oggi destinato alla chiusura nel Piano della nuova rete ospedaliera, senza che sia ipotizzata in nessun modo la sua nuova destinazione;
    3) i ventidue ettari dell'ippodromo, oggi regno dell'incuria e dell'abbandono, la cui gestione è affidata alla Società ippica s.r.l., partecipata comunale assolutamente inadeguata a garantirne il futuro;
   su tali aree ed edifici, che vanno indispensabilmente trattate come un unicuum per individuarne la vocazione coerente con gli interessi di sviluppo della città, gravano numerosi vincoli da parte del demanio, da parte della Sovraintendenza, delle normative urbanistiche e paesaggistiche regionali e nazionale, ma anche obblighi legati alla contiguità con le aree umide tutelate dalla convenzione di Ramsar;
   tale intricato regime di tutela comporta la difficoltà – emersa in tutta la sua evidenza all'atto della aggiudicazione alla SA&GO del bando per l'ex ospedale Marino, ma anche nelle procedure di dismissione della Società Ippica srl da parte del comune di Cagliari – del coinvolgimento di imprenditoria privata, sia per quanto riguarda la progettazione, che l'eventuale gestione dei singoli beni del compendio;
   la contemporanea presenza di attori pubblici con finalità molto differenti tra loro nel novero delle istituzioni interessate alla proprietà e alla gestione dei beni (demanio statale, regione autonoma della Sardegna, comune di Cagliari, società Ippica s.r.l. camera di commercio, azienda regionale per la tutela della salute, ente parco di Molentargius) rende assai difficile la condivisione degli obiettivi e la azione coordinata per la loro valorizzazione e, conseguentemente, ogni collaborazione con i privati, il cui coinvolgimento appare invece indispensabile –:
   quali vincoli paesaggistici, discendenti da normative statali o da attività di istituzioni ministeriali, siano attualmente presenti sulle aree dell'ippodromo di Cagliari e sugli stabili dell'ex ospedale marino e dell'ex Grand Hotel Golfo degli Angeli;
   se i Ministri interrogati non ritengano opportuno assumere iniziative, per quanto di competenza, per farsi promotori di un'azione di coordinamento nei confronti di tutti gli enti e le istituzioni interessate per una progettazione complessiva del futuro sviluppo del compendio ippodromo-ex ospedale, Marino-ex Grand Hotel Golfo degli Angeli, in modo tale che l'area possa finalmente andare a rappresentare una straordinaria opportunità per la crescita della nuova identità della città di Cagliari e per il suo sviluppo economico. (4-16239)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 23 marzo 2018
nell'allegato B della seduta n. 1
4-16239
presentata da
VARGIU Pierpaolo

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, relativa allo sviluppo di vecchi stabili di Cagliari, sulla base degli elementi acquisiti dalle competenti direzioni generali del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, nonché dalla regione Sardegna, si rappresenta quanto segue.
  Per ciò che concerne le materie di competenza del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, si segnala che le aree e gli edifici in questione sono parzialmente interessati dai vincoli introdotti con il piano per l'assetto idrogeologico.
  In particolare, il solo
ex ospedale marino, che si trova sulla spiaggia del lungo mare Poetto, ricade in area con pericolosità idraulica molto elevata (Hi4), nell'ambito degli indirizzi per la pianificazione urbanistica e per l'uso di aree di costa, di cui all'articolo 8, comma 2 delle norme di attuazione del P.A.I. Le aree dell'ippodromo e dell'ex Grand Hotel degli Angeli non risultano perimetrate.
  Si ricorda, a tal proposito, che la citata perimetrazione discende dal piano per l'assetto idrogeologico dell'autorità di bacino regionale della Sardegna, approvato con decreto del Presidente della regione Sardegna n. 67 del 10 luglio 2006 con tutti i suoi elaborati descrittivi e cartografici.
  Inoltre, il Piano di gestione del rischio di alluvioni (PGRA) della Sardegna è stato predisposto, revisionato e aggiornato dall'Autorità di bacino della regione Sardegna, istituita con la legge regionale n. 19 del 6 dicembre 2006, attraverso le delibere del comitato istituzionale. L'approvazione conclusiva si è avuta con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 27 ottobre 2016. Le mappe della pericolosità, danno potenziale e rischio di alluvione del PGRA confermano la precedente perimetrazione del P.A.I. con riferimento alla spiaggia del lungo mare Poetto (Pericolosità P3).
  Per quanto concerne l'eventuale azione di coordinamento per una progettazione complessiva del futuro sviluppo del compendio in esame, essa rientra, in prima istanza, nelle competenze delle autorità regionali delegate all'applicazione delle specifiche normative in materia di turismo e della pianificazione territoriale.
  Per completezza di informazione si evidenzia comunque che le strutture menzionate risultano limitrofe ai perimetri della zona Ramsar «Stagno di Molentargius», del parco naturale regionale Molentargius - Saline, nonché dei siti Natura 2000, SIC «Stagno di Molentargius e territori limitrofi» e ZPS «Saline di Molentargius», designati in adempimento alle Direttive 92/43/CEE «Habitat» e 79/409/CEE «Uccelli».
  Si evidenzia, pertanto, che ogni iniziativa di fruizione turistica dell'area, di sviluppo economico e di recupero architettonico delle strutture, dovrà essere oggetto di opportuna valutazione di incidenza da parte delle competenti commissioni, ai sensi dell'articolo 6 della Direttiva 92/43/CEE «Habitat», e formulata nel rispetto del piano di gestione del sito Natura 2000, di cui al decreto regionale n. 71 del 30 luglio 2008, nonché degli strumenti di pianificazione dell'area protetta e dell'area umida di importanza internazionale ivi presente. Considerando che le strutture risultano anche assoggettate alle disposizioni del decreto legislativo 42 del 2004, cosiddetto «Codice Urbani», si fa presente, inoltre, quanto segue.
  Per quanto concerne l'ex ospedale Marino di Cagliari, già noto come Colonia Dux, tutelato
ope legis ai sensi dell'articolo 10, commi 1 e 5, del decreto legislativo n. 42 del 2004, l'immobile è stato sottoposto al procedimento di verifica dell'interesse culturale ai sensi dell'articolo 12 del decreto legislativo n. 42 del 2004, ad esito della quale è stata confermata la sua sottoposizione alle prescrizioni tutela con decreto direzione regionale beni culturali e paesaggistici della Sardegna n. 85 del 19 settembre 2007.
  Con riferimento alla tutela paesaggistica, valgono, al momento, le seguenti di protezione:

   Fascia di rispetto dei 300 metri dalla linea di battigia del mare, articolo 142, comma 1, lettera a) del decreto legislativo n. 42 del 2004;

   Articoli 136-157 del decreto legislativo n. 42 del 2004 in ragione del decreto ministeriale del 24 marzo 1977, dichiarazione di notevole interesse pubblico di una zona in comune di Cagliari, pubblicata sulla gazzetta ufficiale n. 345 del 20 dicembre 1977;

   articolo 17, comma 3, lettera a) (Fascia Costiera) delle NTA del PPR;

   piano paesaggistico regionale — ambito di paesaggio n. 1, scheda d'ambito: «L'ambito è caratterizzato da un complesso sistema paesistico territoriale unitario in cui si riconoscono almeno tre grandi componenti tra loro strettamente interconnesse: il sistema costiero dello Stagno di Cagliari-laguna di Santa Gilla, la dorsale geologico-strutturale dei colli della città di Cagliari e il compendio umido dello stagno di Molentargius, delle saline e del cordone sabbioso del Poetto»;

  Sono, inoltre, prescritti i seguenti indirizzi:

   la riqualificazione e il recupero del valore paesaggistico del Poetto quale elemento strutturale e funzionale del sistema ambientale unitario, comprendente il compendio umido di Molentargius, il complesso sabbioso-litoraneo ed il promontorio di Torre Sant'Elia;

   l'organizzazione, la regolamentazione e la gestione dei servizi di spiaggia, retrospiaggia, servizi all'accessibilità, aree sosta, con l'eliminazione delle superfetazioni;

   la ricostruzione del sistema sabbioso del Poetto, attraverso il recupero e la riqualificazione degli spazi di retrospiaggia e di transizione con la zona umida, mediante interventi coerenti con l'assetto vegetazionale e fisico-ambientale del cordone litoraneo e del sistema peristagnale di Molentargius, nonché nel rispetto dei loro processi di funzionamento, di evoluzione e di relazione reciproca;

   il restauro del patrimonio architettonico e la promozione e gestione di un concorso internazionale finalizzato al recupero del vecchio ospedale marino.

  Posto che l'ex ospedale Marino, così come l'ippodromo e l'attuale ospedale ex Esit, sono inseriti in un contesto paesaggistico di riconosciuta rilevanza ambientale e scientifica, gli articoli 135 (pianificazione paesaggistica) e 143 (piano paesaggistico) del decreto legislativo n. 42 del 2004 hanno assegnato al piano paesaggistico regionale il compito di indicare le regole d'uso del territorio vincolato, che, per quanto relativo all'area in esame, tutelata ai sensi degli articoli 136 e 142 del decreto legislativo n. 42 del 2004, dovranno essere concordate con il Ministero dei beni e delle attività culturali ai sensi dell'articolo 143, comma 1, lettera b) e c) del medesimo decreto.
  La disciplina indicata di utilizzazione del territorio dovrà essere inoltre acquisita al piano urbanistico comunale, adottato in adeguamento al piano paesaggistico regionale, ai sensi dell'articolo 145 del decreto legislativo n. 42 del 2004 nel procedimento di adeguamento del PUC di Cagliari al PPR dovrà inoltre essere garantita la partecipazione degli organi ministeriali ai sensi del comma 5 del medesimo articolo 145.
  Sempre a proposito della valorizzazione dell'ex Ospedale Marino di Cagliari, il Ministero dei beni culturali ha, peraltro, evidenziato che la soprintendenza competente per territorio, nel procedimento di autorizzazione paesaggistica e storico-architettonica relativo ad un'istanza dell'anno 2006, ha assentito il progetto di recupero dell'immobile nel pieno rispetto dei tempi prescritti dalla legge.

  Il predetto Ministero ha fatto altresì presente che la soprintendenza competente per territorio procederà urgentemente a concordare con la regione iniziative volte alla conservazione del bene, rendendosi disponibile a valutare ed autorizzare con procedura d'urgenza ogni iniziativa di recupero e valorizzazione coerente con la disciplina del piano paesaggistico regionale, con le notevoli qualità del paesaggio tutelato e con i valori culturali che hanno condotto al riconoscimento del pubblico interesse dell'immobile.
  Per quanto concerne il nuovo ospedale Marino o
ex hotel Golfo degli Angeli, non sussistono vincoli di carattere architettonico. Per quanto riguarda la tutela paesaggistica del compendio, viceversa si rilevano:

   Fascia di rispetto di 300 metri dalla linea di battigia del mare, articolo 142, comma 1, lettera a) del decreto legislativo n. 42 del 2004;

   decreto ministeriale 24 marzo 1977, Dichiarazione di notevole interesse pubblico di una zona in comune di Cagliari, pubblicata sulla gazzetta ufficiale n. 345 del 20 dicembre 1977, articoli 136-157 del decreto legislativo n. 42 del 2004;

   articolo 17, comma 3, lettera a) (Fascia Costiera) della NTA del PPR;

   PPR Sardegna-Ambito di paesaggio n.1, scheda d'ambito.

  In relazione al suddetto compendio, viste le plurime misure di tutela paesaggistica vigenti, la disciplina d'uso del territorio dovrebbe quindi derivare dalle regole di pianificazione paesaggistica condivise tra regione e Ministero dei beni e delle attività culturali sopra descritte in riferimento all'ex ospedale Marino; tale disciplina dovrà come detto, essere recepita dal PUC di Cagliari in fase di adeguamento al PPR.
  Considerate le poderose dimensioni del suddetto fabbricato, visibile anche da decine di chilometri di distanza, la Soprintendenza competente per territorio ha comunicato la disponibilità ad esaminare ed autorizzare progetti di interventi senza aumenti volumetrici e non lesivi dei valori paesaggistici tutelati.
  Per quanto riguarda 1'ippodromo di Cagliari, il Ministero dei beni culturali ha rappresentato che il territorio attualmente destinato ad ippodromo non può essere classificato sotto il profilo ambientale paesaggistico come bene compromesso; esso non necessita pertanto di azioni di risanamento se non un semplice intervento di rinaturalizzazione. Il medesimo territorio, inoltre, considerata la sua collocazione in un'area ricchissima di valori paesaggistico-ambientali, non pare avere alcuna vocazione edificatoria, considerati anche i cospicui manufatti, immediatamente contigui, già lesivi dei valori paesaggistici che avevano condotto all'adozione della dichiarazione di notevole interesse paesaggistico del 24 marzo 1977, rappresentati appunto dall'ex ospedale Marino e dal nuovo ospedale già albergo Esit.
  Con riferimento al regime vincolistico di tale area, non si riscontrano edifici di interesse storico-architettonico, tutelati ai sensi della parte seconda del codice. Viceversa, sotto il profilo paesaggistico le misure di tutela attualmente efficaci sono le seguenti:

   Fascia di rispetto dei 300 metri dalla linea di battigia del mare, articolo 142, comma 1, lettera a), del decreto legislativo n. 42 del 2004;

   articolo 136-157 del decreto legislativo n. 42 del 2004 in ragione del decreto ministeriale 24 marzo 1977, Dichiarazione di notevole interesse pubblico di una zona in comune di Cagliari, pubblicata sulla gazzetta ufficiale n. 345 del 20 dicembre 1977;

   articolo 17, comma 3 lettera a) (Fascia Costiera) delle NTA del PPR;

   PPR Sardegna-Ambito di Paesaggio n. 1, scheda d'ambito.

  Considerate le richiamate misure di tutela paesaggistica, anche per l'area dell'ippodromo di Cagliari si conferma il regime vincolistico già descritto per l'ex ospedale Marino e per l'ex Albergo Esit, attuale ospedale Marino di Cagliari.
  La disciplina d'uso del suddetto territorio dovrebbe pertanto essere ricondotta alle norme di attuazione del Piano Paesaggistico regionale, secondo quanto previsto dagli articoli 135, 143 del decreto legislativo n. 42 del 2004 di cui sopra; le medesime regole d'uso del territorio vincolato dovranno poi essere recepite dal PUC di Cagliari adottato in adeguamento allo stesso piano paesaggistico regionale.
  Considerato quanto sopra e vista l'attuale destinazione d'uso a parco pubblico sportivo dello stesso compendio, la soprintendenza competente per territorio ha comunicato la piena disponibilità a valutare ed autorizzare progetti di recupero e valorizzazione dell'ippodromo di Cagliari che, senza creazione di ulteriori volumetrie, possa mantenere inalterata la medesima destinazione urbanistica.
  A ciò si aggiunga che, secondo quanto riferito dal presidente della regione Sardegna, con deliberazione n. 12/10 del 28 marzo 2006, la Giunta regionale ha dettato le direttive per la valorizzazione dell'immobile denominato ex Ospedale Marino, ubicato in Cagliari nella località Poetto, stabilendo di esperire apposita gara al fine dell'affidamento del bene in concessione d'uso per un periodo di 50 anni.
  In attuazione di tale delibera, il Servizio centrale demanio e patrimonio della direzione generale enti locali e finanze, con determinazione 21 luglio 2006, n. 1206/D, ha indetto un'apposita gara. Successivamente all'aggiudicazione si è aperto un contenzioso giudiziario, tuttora in corso. Attualmente, si è, quindi, in attesa del deposito della sentenza per conoscere le decisioni della competente autorità giudiziaria.
  Per quanto riguarda l'Ospedale Marino (ex Grand Hotel Golfo degli Angeli), ubicato in Cagliari in località Poetto, la Giunta regionale, con deliberazione n. 6/15 del 2 febbraio 2016, ha approvato la «proposta di ridefinizione della rete ospedaliera della Regione Autonoma della Sardegna», prevedendo che lo stesso sia utilizzato come «stabilimento riabilitativo». La deliberazione è attualmente all'esame del Consiglio regionale, che dovrà provvedere alla sua approvazione, ai sensi dell'art. 12 della legge regionale n. 10 del 2016 (Tutela della salute e riordino del servizio sanitario della Sardegna. Abrogazione della legge regionale 26 gennaio 1995, n. 5).
  Alla luce delle informazioni esposte, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare continuerà comunque, per quanto di competenza, a tenersi informato ed a svolgere la propria attività di monitoraggio senza ridurre il livello di attenzione sulla questione.

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare: Gian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione del consumatore

accesso all'occupazione

diritto alla salute