ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16206

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 775 del 06/04/2017
Firmatari
Primo firmatario: PALESE ROCCO
Gruppo: MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI
Data firma: 06/04/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 06/04/2017
Stato iter:
23/03/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/03/2018
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 23/03/2018

CONCLUSO IL 23/03/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16206
presentato da
PALESE Rocco
testo di
Giovedì 6 aprile 2017, seduta n. 775

   PALESE. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   l'articolo 3 del decreto-legge n. 243 del 2016 convertito dalla legge n. 18 del 2017 (pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n. 49 del 28 febbraio 2017) istituisce un fondo da 1 milione di euro per l'anno 2017 per finanziare un piano straordinario di indagine di approfondimento teso alla verifica dello stato delle matrici ambientali al fine di scongiurare l'emergere di criticità dovute alla presenza dell'impianto di discarica in località Burgesi, nel comune di Ugento;
   allo scopo di finanziare la realizzazione del piano, da predisporre a cura della regione Puglia con la collaborazione di Arpa Puglia e Asl competente, nel bilancio del Ministero dell'ambiente è stato istituito un Fondo per la verifica dello stato di qualità delle matrici naturali in località Burgesi/Ugento con uno stanziamento, in termini di competenza e cassa, di 1 milione di euro per l'anno 2017;
   tale articolo, inserito nella relativa legge di conversione deriva da una proposta dell'interrogante, in seguito all'allarme suscitato dalle dichiarazioni di un pentito nell'ambito di una inchiesta della procura di Lecce e la stessa procura invitò regione, provincia di Lecce e comuni del territorio interessato, ad attivarsi quanto prima per procedere a campionamenti, verifiche, bonifiche;
   venne ipotizzato che nel territorio sottostante la discarica possano essere stati tombati rifiuti pericolosi e tossici, mettendo così a rischio la salute e la pubblica incolumità dei cittadini dei comuni di Ugento, Acquarica e Presicce;
   sull'onda di questi allarmi e di quelli in seguito arrivati anche formalmente dai sindaci dei comuni interessati, il Presidente della regione Puglia effettuò un sopralluogo tecnico nella discarica, garantendo che quanto prima i suoi uffici si sarebbero attivati;
   ad oggi non risulta all'interrogante che la regione Puglia si sia attivata per attingere al fondo istituito con l'articolo 3-ter del decreto n. 243 del 2016, né che sia stata avviata alcuna procedura per predisporre la realizzazione del Piano straordinario –:
   se quanto denunciato in premessa corrisponda al vero;
   se al Ministro interrogato risulti o meno che la regione si stia attivando per attingere al fondo istituito presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, ai sensi dell'articolo 3-ter del decreto-legge n. 243 del 2016, convertito dalla legge n. 18 del 2017;
   quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda assumere per verificare quali azioni siano state compiute per la predisposizione del piano di cui in premessa per la cui realizzazione è stato istituito il suddetto fondo, tenendo conto che dall'esito delle verifiche sul territorio in cui insiste la discarica in località Burgesi dipende la tutela della salute pubblica di centinaia di migliaia di cittadini.
(4-16206)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 23 marzo 2018
nell'allegato B della seduta n. 1
4-16206
presentata da
PALESE Rocco

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, relativa all'emergenza ambientale dell'impianto di discarica in località Burgesi (LE), sulla base degli elementi acquisiti, si rappresenta quanto segue.
  Nel merito, la prefettura di Lecce ha comunicato che la procura di Lecce, a conclusione delle indagini svolte, rispetto al traffico illecito di rifiuti nell'impianto sito in Ugento, in località Burgesi, nel dicembre 2016, ha notificato alla regione Puglia e al comune di Ugento una richiesta di archiviazione del procedimento penale nr. 12592 del 2016.

  Il pubblico ministero, nel disporre l'archiviazione, «visto l'elevato rischio ambientale emerso dalle indagini svolte», ha tuttavia previsto a carico del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, della regione Puglia e del comune di Ugento, l'adozione dei provvedimenti necessari alla bonifica del sito e al rispristino dei luoghi interessati dall'illecito smaltimento di rifiuti pericolosi. Con il medesimo provvedimento, ha inoltre delegato la polizia giudiziaria a nominare un ausiliario per «gli accertamenti richiedenti specifiche competenze, il monitoraggio dei pozzi di captazione del percolato, mediante mirate analisi tese alla ricerca del Pcb disponendo di effettuare, in caso di esito positivo, il monitoraggio delle acque di falda sia dei pozzi di discarica, sia su eventuali altri pozzi di captazione di acqua per scopi irrigui presenti nella zona e limitrofi alla stessa discarica».
  È stato pertanto avviato un percorso finalizzato all'individuazione delle iniziative da intraprendere.
  Sempre secondo quanto riferito dalla prefettura, nel corso delle riunioni, che hanno avuto luogo presso l'assessorato alla qualità dell'ambiente della regione Puglia e alle quali hanno partecipato l'Arpa Puglia, Asl Lecce, i comuni di Ugento, Acquarica del Capo e Presicce, è stata condivisa la necessità di implementare le azioni di monitoraggio della discarica e dell'area vasta, affidando all'Arpa Puglia e ad Asl Lecce la predisposizione di un piano di investigazione, nonché a definire sia le indagini da condurre sul corpo di discarica, sia le analisi da effettuare sulle componenti animali/vegetali e il set di sostanze da ricercare.
  Per quanto concerne i profili autorizzativi relativi alla discarica «Monteco s.r.l.», la medesima prefettura ha riferito che secondo quanto comunicato dalla regione Puglia, la sezione autorizzazioni ambientali, a seguito della nota del 25 gennaio 2017, con la quale i sindaci di Ugento, Acquarica del Capo e Presicce chiedevano il riesame dei rilievi effettuati dal Cnr sulle acque di falda e trasmessi all'autorità giudiziaria di Lecce, nell'ambito del citato procedimento penale, ha aggiornato il Piano di monitoraggio e controllo, incrementando la frequenza dei controlli per il monitoraggio delle acque sotterranee ed inserendo il monitoraggio dei parametri Pcb e Pcdd-Pcdf nella matrice acque sotterranee. Ha, inoltre, invitato Arpa Puglia ad effettuare con urgenza un'ispezione straordinaria sul corpo di discarica «Monteco s.r.l.», al fine di verificare il rispetto puntuale delle prescrizioni imposte al gestore.
  Per quanto concerne l'utilizzo del fondo da un milione di euro per l'anno 2017, istituito con l'articolo 3-
ter del decreto-legge n. 243 del 2016, convertito dalla legge n. 18 del 2017, per finanziare un piano straordinario di indagine e approfondimento dello stato delle matrici ambientali, finalizzato ad evitare le criticità connesse alla presenza dell'impianto di discarica in località Burgesi di Ugento, la regione Puglia ha riferito di aver approvato il «Piano Operativo di monitoraggio straordinario della falda idrica salentina, della rete di distribuzione potabile e dell'invaso del Locone» con delibera di giunta n. 1320 del 2 agosto 2017, con la quale si è inoltre dato atto che le attività di indagine e ricerca ricomprese nello stesso piano costituiscono atti di indirizzo per le attività richiamate nel piano straordinario per la verifica in località Burgesi, di cui all'articolo 3-bis della richiamata legge 27 febbraio 2017, n. 18.
  La regione ha riferito, inoltre, che con la sopracitata delibera, sono state attribuite ad Arpa Puglia, all'azienda sanitaria locale Lecce e all'istituto zooprofilattico sperimentale di Puglia e Basilicata, le attività ordinarie rispettivamente del piano annuale dei controlli ambientali e del Piano di prevenzione, prevedendo altresì la possibilità di stipulare eventuali convenzioni con liti sovraordinati per controlli di parte terza a valle dell'adozione del provvedimento di impegno delle risorse di cui alla legge 27 febbraio 2017, n. 18 da parte del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
  Circa il paventato utilizzo dello stesso fondo per fini diversi da quelli previsti dalla più volte richiamata legge 27 febbraio 2017, n. 18, la regione Puglia ha precisato che le attività di studio, indagine e ricerca indicate nel «Piano operativo di Monitoraggio e Controllo della contaminazione ambientale nell'ecosistema acquatico degli invasi del Locone e del Pertusillo» rientrano nell'ambito del Piano straordinario per la verifica ambientale in località Burgesi.
  Atteso che il sistema idrico salentino è alimentato prevalentemente dalla falda idrica salentina, vulnerabile agli inquinanti presenti in superficie a causa della natura carsica del sottosuolo, ma anche dalle acque del Pertusillo e di altri invasi a monte, la regione ha ritenuto necessario effettuare una caratterizzazione della qualità dell'acqua a monte, così da poter individuare la presenza di fonti di inquinamento lungo il tronco di distribuzione (discarica Burgesi).
  Pertanto, a parere della regione, il piano è incentrato sulla valutazione del possibile inquinamento dell'area interessata dalla discarica, con particolare riferimento alla eventuale contaminazione della falda.
  La regione ha inoltre evidenziato che la citata deliberazione di giunta non prevede alcun impegno di spesa, ma solo il rimando allo stesso centro di costo relativo ai monitoraggi che la regione Puglia intende potenziare con programmi straordinari.
  Con riferimento all'utilizzo del fondo istituito ai sensi della predetta legge, il Ministero dell'ambiente con decreto dirigenziale del 21 novembre 2017 ha impegnato a favore della regione Puglia la somma di euro 1.000.000,00 prevista dalla legge stessa.
  Il predetto decreto è stato trasmesso alla regione Puglia nel gennaio scorso, comunicando che il trasferimento delle risorse ivi previste, sarà valutato solo successivamente alla definizione del contenzioso (R.G n. 1832 del 2017 del 19 agosto 2017) avviato dal comune di Burgesi nei confronti della regione Puglia per l'annullamento, previa sospensione, della delibera della giunta della regione Puglia n. 567 del 18 aprile 2017: «Presa d'atto del Piano Operativo di monitoraggio e controllo della contaminazione ambientale nell'ecosistema degli invasi del Locone e del Pertusillo» e della delibera della giunta della regione Puglia n. 1320 del 2 agosto del 2017. «Presa d'atto del Piano Operativo di monitoraggio straordinario della falda idrica salentina, della rete di distribuzione potabile e dell'invaso del Locone. Modifica ed aggiornamento della DGR del 18 aprile 2017, n. 567», nonché di ogni altro atto connesso, presupposto e/o consequenziale.
  Per completezza di informazione, la prefettura ha riferito che il dipartimento di prevenzione della Asl Lecce ha comunicato che il servizio igiene degli alimenti e nutrizione (SIAN), competente per controlli delle acque destinate ad uso umano, ha avviato un piano di monitoraggio della falda acquifera nelle immediate vicinanze della località denominata «Burgesi».
  Il dipartimento di prevenzione di Asl Lecce ha inoltre ritenuto necessario approfondire in tutto il territorio provinciale il monitoraggio delle acque di falda utilizzate dalla popolazione ai fini della sicurezza e dell'igiene degli alimenti di origine animale e vegetale, elaborando il progetto «MINORE» che avrà come obiettivo il sopraindicato monitoraggio nelle zone a rischio di inquinamento per utilizzo dei prodotti fitosanitari non ancora monitorati come il glifosato e i suoi metaboliti.
  La versione definitiva del progetto, condiviso con l'assessorato della regione Puglia e con Arpa, è stata presentata alla direzione del dipartimento per la promozione della salute, benessere sociale, sport della regione Puglia per l'approvazione.
  Alla luce delle informazioni esposte, si rassicura comunque che il Ministero dell'ambiente e delle tutela del territorio e del mare, per quanto di competenza, continuerà a svolgere le proprie attività senza ridurre in alcun modo il livello di attenzione sulla questione.

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare: Gian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

deposito dei rifiuti

sanita' pubblica

protezione del consumatore