ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16194

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 775 del 06/04/2017
Firmatari
Primo firmatario: AIRAUDO GIORGIO
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 06/04/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 06/04/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16194
presentato da
AIRAUDO Giorgio
testo di
Giovedì 6 aprile 2017, seduta n. 775

   AIRAUDO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   come hanno riportato vari organi di stampa, un operaio è stato licenziato perché affetto dal morbo di Parkinson;
   Franco Minutiello, 59 anni, della provincia di Torino, a metà marzo 2017 ha ricevuto dalla Tecknoservice, la società che si occupa della raccolta rifiuti del Canavese, una lettera di licenziamento perché il medico aziendale lo ha valutato «inabile al lavoro» in quanto malato di Parkinson;
   il caso sembra la fotocopia di quello avvenuto un mese fa a Rivoli, dove un operaio della Oerlikon Graziano S.p.A., rientrato dal trapianto di fegato, è stato mandato via per lo stesso motivo e poi reintegrato dopo la bufera mediatica che ne è seguita;
   Franco Minutiello lavorava presso la stessa ditta da dieci anni. La malattia ha iniziato a manifestarsi 3 anni fa e già nel 2015 ha dovuto assentarsi a lungo dal lavoro per le cure e per i ricoveri in ospedale;
   il 17 di febbraio 2017 la Tecknoservice lo ha dichiarato inidoneo, nonostante lui stesso avesse fatto richiesto di accesso ai benefici della legge n. 104 del 1992 e al part time. «Questo per non gravare troppo sul mio datore di lavoro» racconta, ma è stato tutto inutile;
   il 6 marzo 2017 dinanzi alla direzione territoriale del lavoro di Torino, si sarebbe dovuto svolgere un tentativo di conciliazione al quale il signor Minutiello non ha potuto presenziare perché non stava bene. La stessa cosa si è ripetuta il 15 marzo 2017, quando il signor Minutiello era in ospedale per sottoporsi ad una risonanza magnetica;
   due giorni dopo è arrivato il telegramma di licenziamento. Il responsabile della Tecknoservice ha dichiarato che l'azienda già occupa altri lavoratori inabili e che «per un dipendente malato in più non c'erano altre mansioni idonee da svolgere»;
   il licenziamento verrà impugnato dinanzi al tribunale a Ivrea: «Stiamo studiando il caso – ha spiegato il suo avvocato, Silvia Ingegneri – ma c’è da dire che Minutiello è stato particolarmente sfortunato»;
   il signor Minutiello ha scritto una lunga lettera-appello per denunciare la sua storia: «una persona che viene, non per causa sua, colpita da una malattia nel corso della sua vita, può esser buttata – questo è il termine giusto – in mezzo ad una strada senza che l'azienda cerchi una ricollocazione interna, senza che ci sia un ente, che non sia il tribunale, che controlli se esistono o meno la causa idonee del licenziamento per giustificato motivo oggettivo ?»;
   tra due anni e qualche mese il signor Minutiello avrebbe potuto accedere allo scivolo della pensione anticipata se l'azienda avesse continuato ad occuparlo;
   l'evoluzione della malattia non lo fa arrivare ad avere – oggi – una invalidità assoluta e la possibilità di continuare a lavorare, part time, gli avrebbe dato più stimoli per non arrendersi alla malattia –:
   se il Ministro interrogato non intenda intervenire, per quanto di competenza, per sollecitare una positiva soluzione del caso illustrato e per dare indicazioni generali per prevenire il ripetersi di casi simili. (4-16194)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

licenziamento

lavoro a tempo parziale

trapianto di organi