ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16170

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 774 del 05/04/2017
Firmatari
Primo firmatario: PAGLIA GIOVANNI
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 05/04/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 05/04/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16170
presentato da
PAGLIA Giovanni
testo di
Mercoledì 5 aprile 2017, seduta n. 774

   PAGLIA. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   da molti anni esiste l'ipotesi di realizzare un'arteria autostradale, denominata Valdastico Nord, che dovrebbe collegare A31 e A22, da Piovene Rocchette a Besenello/Trento;
   l'infrastruttura avrebbe una lunghezza di 39,4 chilometri, di cui 30 percorsi in galleria, per un investimento previsto di 2 miliardi di euro, pari a 50 milioni al chilometro;
   il costo stimato è pari a oltre il doppio di quello della Valdastico Sud, a causa del forte impatto del sistema di gallerie, che prevede tra l'altro il secondo tunnel a doppia canna più lungo del mondo;
   il piano finanziario non lascia d'altra parte intendere come si possa rientrare dell'investimento in 25 anni, dato che nel Piano finanziario presentato a CIPE nel gennaio 2013 si prevede di incassare 638 milioni di euro a fronte di una spesa circa tripla;
   ciò che è certo è invece l'impatto ambientale dell'opera, che prevede la cementificazione di oltre 1 milione di metri quadrati nella sola Valle d'Astico;
   le motivazioni ufficiali che spingono alla sua realizzazione sarebbero l'integrazione con i corridoi europei 5 e 1, il decongestionamento della Valsugana e della Verona-Trento e il miglioramento dei collegamenti fra comuni montani e centri produttivi e commerciali;
   la prima sembra particolarmente debole, dato che l'Europa ha deciso di puntare sul ferro e non sulla gomma e che in questo senso intende gli assi di collegamento strategici;
   si ricorda anche che il Protocollo delle Alpi vieta la costruzione di nuove strade a forte impatto in ambito alpino;
   siamo quindi di fronte a un impianto teorico molto fragile, sia sotto il profilo della sostenibilità finanziaria, sia sotto quello della sostenibilità ambientale e della vocazione strategica;
   rimane pertanto forte il dubbio che l'opera sia funzionale soprattutto a giustificare davanti all'Unione europea il rinnovo automatico al soggetto proponente, la società Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova spa, della concessione relativa all'autostrada A4, che detiene dal 1956 e che secondo il diritto comunitario andrebbe messa a gara;
   la società infatti non ha i requisiti relativi all’in-house, dato che dal 2010 il 65 per cento è stato acquisito da A4Holding spa, partecipata da numerosi soggetti privati;
   l'attuale proroga, valida fino al 2026, è proprio giustificata con la contestuale realizzazione della Valdastico Nord, ovvero con il completamento del tracciato originalmente previsto nel 1956;
   si noti che per il 2026 l'opera, non ancora progettata, dovrebbe essere completamente ammortizzata e restituita allo Stato, senza che sia chiaro per le ragioni sopra esposte come questo sia possibile, sia in termini di tempi che di costi;
   ad oggi peraltro l'infrastruttura non risulta autorizzata dal CIPE, che nel marzo 2013 si limita ad approvare il primo stralcio funzionale, con una clausola a scadenza per il giugno dello stesso anno che prevedeva la presentazione del progetto definitivo e del relativo piano economico finanziario aggiornato. Tali condizioni non sarebbero state rispettate e questo dovrebbe far considerare decaduta l'intera ipotesi –:
   se quanto illustrato in premessa risulti confermato e quindi se sia ancora aperta l'ipotesi di realizzazione dell'Autostrada Valdastico Nord;
   cosa succederebbe se alla scadenza dei 25 anni di concessione l'investimento di 2 miliardi non risultasse pienamente ammortizzato sul piano finanziario;
   se non ritenga che sussistano le condizioni per escludere definitivamente tale opera dal piano di investimenti infrastrutturali del nostro Paese, dirottando le risorse sul miglioramento e rafforzamento della rete viaria esistente e del trasporto merci su ferro. (4-16170)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

piano di finanziamento

rete di trasporti

rete viaria