ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16158

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 773 del 04/04/2017
Firmatari
Primo firmatario: FANTINATI MATTIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 04/04/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 04/04/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16158
presentato da
FANTINATI Mattia
testo di
Martedì 4 aprile 2017, seduta n. 773

   FANTINATI. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   è notizia di queste ore che la procura di Vicenza ha iscritto sul registro degli indagati la direttrice del carcere di Verona Montorio per favoreggiamento personale nell'ambito dell'inchiesta che vede al centro il boss albanese Emanuel Demaj – condannato in appello a 12 anni per una serie di rapine – e la foto di una festa di compleanno in cella che lo stesso aveva scattato e fatto postare su facebook;
   il sorriso beffardo che sfoggia nella fotografia è, a giudizio dell'interrogante, una sfida alla giustizia italiana, uno schiaffo al nostro sistema carcerario;
   secondo quanto riportato dalla stampa, i carabinieri vicentini avevano un mandato di perquisizione della sua cella, ma la direttrice si sarebbe opposta, di fatto facendo slittare il controllo di alcune settimane. Demaj venne trovato, poi, nella disponibilità di un telefonino, entrato chissà come all'interno del carcere di Montorio;
   il pregiudicato, in passato, era già stato trovato in possesso di uno smartphone usato per chiamare il fratello, recluso nel carcere di Lione;
   come riferito dal ministro interrogato nel 2016, nella risposta ad una interrogazione sull'argomento, «l'istituto di Verona “Montorio”, nel mese di ottobre 2015 è stato sottoposto a visita ispettiva, all'esito della quale (...) si è concluso come permangano criticità, riconducibili all'inadeguato contributo dei capi area sicurezza e trattamentale (...). Il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ha comunicato come già in passato si siano verificati, presso l'istituto in questione, illeciti ingressi di telefoni cellulari (...)»;
   per chiarire ulteriormente la situazione all'interno del carcere di Montorio, il Ministro interrogato aveva aggiunto che la Procura della Repubblica di Vicenza, nell'ambito di un procedimento che vedeva tra gli indagati anche il Demaj, aveva accertato previa acquisizione dei tabulati telefonici e alle intercettazioni del fratello, che l'albanese, durante la detenzione, aveva potuto disporre, in successione, di 7 SIM card telefoniche, inserite di volta in volta in 23 diversi telefoni cellulari, e che lo stesso ne faceva ancora utilizzo. La perquisizione eseguita il 31 marzo 2016 presso l'istituto di Verona consentiva di rinvenire anche un telefono smartphone abilitato all'accesso ad internet, in cui era inserita una delle SIM card precedentemente usate dal Demaj; il telefono è stato rinvenuto nella cella n. 204, prossima a quella del Demaj, mentre nella lavanderia, accessibile a tutti i detenuti della sezione, è stato trovato un seghetto di 15 cm –:
   attribuendo la massima attenzione al tema e consapevoli della sua complessità, quali iniziative s'intendono adottare a livello centrale per monitorare i casi di ingresso illecito dei telefoni cellulari nelle carceri, impartendo direttive a rafforzamento dei controlli da parte del personale di polizia penitenziaria. (4-16158)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

personale carcerario

telefono mobile

stabilimento penitenziario