ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16144

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 772 del 03/04/2017
Firmatari
Primo firmatario: FICO ROBERTO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 03/04/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 03/04/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO PER LA COESIONE TERRITORIALE E IL MEZZOGIORNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'INTERNO 03/04/2017
MINISTERO DELL'INTERNO 03/04/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 26/04/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16144
presentato da
FICO Roberto
testo di
Lunedì 3 aprile 2017, seduta n. 772

   FICO e COLONNESE. — Al Ministro dell'interno, al Ministro per la coesione territoriale e il Mezzogiorno . — Per sapere – premesso che:
   come riportato dagli organi di stampa, a Napoli vi sarebbero famiglie di camorristi risultate assegnatarie di alloggi pubblici, quali ad esempio quelli previsti in conseguenza del progetto di riqualificazione delle Vele di Scampia: fra queste, la famiglia di Davide Francescone, indagato per l'omicidio di Antonio Landieri, ragazzo disabile, una delle tante vittime innocenti della camorra;
   l'assegnazione sarebbe avvenuta a seguito di un parere dell'Avvocatura del comune di Napoli che, contrariamente a quanto stabilito in prima istanza dagli uffici competenti, avrebbe riconosciuto la titolarità del diritto alla casa, nonostante le condanne per reati associativi a carico di componenti dei nuclei familiari assegnatari dell'alloggio pubblico. Secondo l'Avvocatura, infatti, gli assegnatari dei nuovi alloggi di Scampia vedrebbero derivare il proprio diritto da una graduatoria già aperta in passato, senza che la normativa regionale – la legge regionale n. 18 del 1997, come modificata dalla legge n. 13 del 2000 – abbia annoverato la sopravvenuta condanna per reati associativi fra le cause di decadenza dal diritto alla casa. Infine, l'Avvocatura ritiene che il suddetto requisito si applicherebbe esclusivamente, alle procedure di regolarizzazione delle occupazioni abusive, non potendosi estendere per analogia ai subentri e alle nuove assegnazioni;
   di diverso orientamento l'Istituto case popolari e il servizio politiche per la casa del comune di Napoli, secondo cui non soltanto il programma di mobilità abitativa conseguente allo sgombero di Scampia può essere considerato alla stregua di un procedimento di regolarizzazione – dovendosi perciò applicare nella fattispecie il requisito dell'assenza di reati associativi – ma in generale l'esclusione dei nuclei familiari con condannati per reati di camorra dovrebbe essere applicata anche nei procedimenti di subentro e nuova assegnazione di alloggi pubblici, come infatti recentemente avvenuto nel Rione De Gasperi, a Ponticelli;
   essendo stato, tuttavia, l'orientamento degli uffici competenti ritenuto non conforme al dettato normativo da parte dell'Avvocatura municipale, esiste oggi a livello il paradosso per cui famiglie con reati di associazione camorristica sono escluse dalle procedure di regolarizzazione di occupazioni abusive, ma possono legittimamente concorrere per l'assegnazione o per il subentro in alloggi pubblici;
   l'edilizia residenziale pubblica è materia ricondotta alla competenza esclusiva delle regioni, ma avente carattere di «trasversalità», come affermato dalla Corte costituzionale, ex multis, nella sentenza n. 94 del 2007. In questa materia la potestà legislativa esclusiva dello Stato si esplicherebbe nella determinazione della «offerta minima di alloggi destinati a soddisfare le esigenze abitative dei meno abbienti», nonché nella «fissazione dei principi che valgono a garantire l'uniformità dei criteri di assegnazione» degli stessi su tutto il territorio nazionale –:
   se per ragioni di ordine pubblico e nell'ambito di una seria attività di contrasto alla criminalità organizzata i Ministri interrogati non ritengano di dover promuovere – nel rispetto delle proprie competenze e del quadro costituzionale – iniziative per l'introduzione di principi normativi volti a impedire che soggetti appartenenti a clan camorristici possano essere in qualsiasi caso assegnatari di alloggi pubblici su tutto il territorio nazionale, anche alla luce del problema annoso delle occupazioni abusive gestite da organizzazioni criminali, recentemente evocato dal questore di Napoli Antonio De Iesu. (4-16144)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

assegnazione di alloggio

inchiesta giudiziaria

procedura penale