Legislatura: 17Seduta di annuncio: 770 del 30/03/2017
Primo firmatario: PAGLIA GIOVANNI
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 30/03/2017
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 30/03/2017
PAGLIA. —
Al Ministro dell'interno
. — Per sapere – premesso che:
nel territorio di Melendugno (Lecce), e in particolare nel sito di San Foca, è stato programmato dal Consorzio TAP l'approdo di un gasdotto finalizzato a trasportare verso l'Italia e quindi l'Europa settentrionale il gas estratto nei giacimenti dell'Azerbaijan;
l'opera ha da subito incontrato l'opposizione delle comunità e delle istituzioni locali, che hanno ravvisato l'incompatibilità fra l'impatto ambientale del gasdotto e delle strutture di servizio, e un'economia incentrata su turismo e agricoltura;
lo stesso Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo si era opposto all'autorizzazione, insieme alla regione Puglia, tanto da rendere necessario nel 2014 un atto d'imperio del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per superare le obiezioni;
oggi l’iter autorizzativo risulta peraltro ancora incompleto, dato che modifiche resesi necessarie dopo la VIA del 2015 rendono necessaria una VIA ulteriore attualmente in corso;
nonostante tali controversie rendano necessaria grande prudenza nei tempi e nelle modalità di avvio dei lavori, la società TAP ha deciso comunque a partire dalla data del 28 marzo 2017 di procedere all'espianto degli ulivi nel tratto in cui dovrebbe avvenire poi la posa del cosiddetto microtubo;
si deve far presente che la situazione geologica dell'area, caratterizzata da sabbia e acqua, secondo molti tecnici rende difficile che si possa poi procedere effettivamente alla posa senza pericoli per l'ambiente e la popolazione;
in opposizione all'avvio dei lavori, un movimento di cittadini, appoggiato da tutte le istituzioni locali della zona, ha dato vita a un presidio permanente con Io scopo di manifestare pacificamente l'opposizione al progetto e alla sua attuazione;
a partire dal 28 marzo risulta si sia quindi provveduto a impedire l'avvio dei lavori di espianto, con l'obiettivo di riaprire un canale di confronto tecnico e istituzionale;
la reazione del Governo è stata l'invio di centinaia di esponenti delle forze dell'ordine in tenuta anti sommossa, con mezzi imponenti e appoggio di elicotteri, nonché, se la notizia fosse confermata, di unità della marina nel porto di San Foca;
si è così provveduto nella giornata del 28 marzo a sgomberare con la forza il presidio, arrivando a caricare i sindaci nel pieno delle loro funzioni;
lo stesso è accaduto, pur con un minor tasso di violenza, nella giornata del 29, nonostante la presenza tra gli altri di un parlamentare della Repubblica, che come i sindaci è stato oggetto di allontanamento fisico da parte delle forze dell'ordine dal piazzale pubblico antistante il cantiere –:
quali ragioni abbiano indotto a far intervenire un gigantesco dispiegamento della forza pubblica per garantire l'immediato avvio delle operazioni di espianto degli ulivi, nonostante l’iter autorizzativo dell'opera non sia completo e gli stessi alberi non possano essere totalmente rimossi dal sito, vista la presenza di 18 ulivi monumentali per cui manca l'autorizzazione all'espianto;
se ritenga che la condotta delle forze di polizia, ovvero le cariche a danno di rappresentanti delle istituzioni locali, sia stata corretta;
quale sia stato esattamente il dispiego di uomini e di mezzi delle forze dell'ordine e quale il costo economico sostenuto in sostanza a tutela dell'attività di un consorzio privato. (4-16119)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):professioni tecniche
gas naturale
gasdotto