ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16108

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 770 del 30/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: ASCANI ANNA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 30/03/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 30/03/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16108
presentato da
ASCANI Anna
testo di
Giovedì 30 marzo 2017, seduta n. 770

   ASCANI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   come noto, la legge 5 febbraio 1992 n. 104 «Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate», riconosce e tutela espressamente la partecipazione alla vita sociale delle persone con disabilità, in particolare nel periodo scolastico e di crescita personale, e del lavoro, al fine di garantirne l'integrazione;
   con riferimento al periodo scolastico, l'articolo 15 della legge sopra menzionata prevede l'istituzione di appositi gruppi di lavoro in ogni ufficio scolastico provinciale, in ogni circolo didattico e negli Istituti di scuola secondaria di primo e secondo grado, con il compito di collaborare alle attività organizzate per integrare gli alunni con difficoltà di apprendimento;
   analogamente il decreto del Presidente della Repubblica 31 ottobre 1975 n. 970 «Norme in materia di scuole aventi particolari finalità», ha istituito giuridicamente la figura professionale, poi meglio caratterizzata nella legge 4 agosto 1977 n. 517 «Norme sulla valutazione degli alunni e sull'abolizione degli esami di riparazione nonché altre norme di modifica all'ordinamento scolastico» e successive modificazioni e integrazioni, dell'assistente di sostegno che viene definito un insegnante «specializzato», fornito di formazione specifica, e che, sulla base del Piano Educativo Individualizzato, definisce le modalità di integrazione dei singoli alunni con disabilità, partecipandovi attivamente;
   nell'ambito di tali attività la scuola attua forme di integrazione a favore degli alunni portatori di handicap attraverso le prestazioni di insegnanti specializzati assegnati ai sensi dell'articolo 9 del decreto sopra menzionato;
   il quadro normativo così esposto, si completa con la legge 18 agosto 2015 n. 134 «Disposizioni in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle persone con disturbi dello spettro acustico e di assistenza alle famiglie», che introduce alcune importanti garanzie a tutela della persona soggetta a disturbi dello spettro autistico nell'ambito scolastico;
   nello specifico viene stabilito che:
    a) l'Istituto superiore di sanità aggiorni le linee guida sul trattamento dei disturbi dello spettro autistico in tutte le età della vita sulla base dell'evoluzione delle conoscenze derivanti dalla letteratura scientifica e dalle buone pratiche nazionali e internazionali;
    b) il Ministero della salute promuova lo sviluppo di progetti di ricerca riguardanti la conoscenza del disturbo dello spettro autistico e le buone pratiche terapeutiche ed educative;
    c) l'incentivazione di progetti dedicati alla formazione e al sostegno delle famiglie che hanno in carico persone con disturbi dello spettro autistico;
   recentemente, anche la legge su La Buona Scuola ha confermato il quadro ordinamentale così delineato, confermando l'essenzialità di integrare nel contesto scolastico anche gli alunni con bisogni particolari;
   dall'esame della normativa citata, dunque, si evidenzia la precisa responsabilità del Ministero della salute e del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca di supervisionare circa l'osservanza e l'adempimento degli obblighi assunti;
   tuttavia, recenti fatti di cronaca evidenziano una inidoneità delle scuole a fronteggiare pienamente tali questioni e dimostrano come, ad oggi, l'esercizio del diritto allo studio sia ostacolato dalla difficoltà di incaricare docenti che siano in grado di prendersi cura di studenti con bisogni particolari;
   si può citare, ad esempio, il recente episodio verificatosi a Lanciano, dove – a quanto si apprende dalla stampa – una madre, tentando di iscrivere il proprio figlio, soggetto a disturbi dello spettro autistico, alla scuola elementare, si è vista rifiutare la richiesta da ben tre Istituti scolastici. Stando ai giornali che hanno riportato la notizia di cronaca, il rifiuto sarebbe stato motivato dalla presenza di un numero troppo alto di alunni con il medesimo disturbo –:
   quali siano i provvedimenti che intende adottare per evitare che si verifichino nuovamente episodi analoghi a quelli riportati e, dunque, garantire la corretta applicazione delle previsioni normative esistenti in materia. (4-16108)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

progetto di ricerca

istituto di istruzione

alunno