ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16088

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 769 del 29/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: NUTI RICCARDO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 29/03/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 29/03/2017
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 29/03/2017
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 29/03/2017
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 29/03/2017
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 29/03/2017
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 29/03/2017
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 29/03/2017
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 29/03/2017
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 29/03/2017
VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 29/03/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 29/03/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 14/04/2017
Stato iter:
17/11/2017
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IL 30/03/2017

SOLLECITO IL 07/04/2017

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 14/04/2017

SOLLECITO IL 27/07/2017

SOLLECITO IL 09/11/2017

RITIRATO IL 17/11/2017

CONCLUSO IL 17/11/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16088
presentato da
NUTI Riccardo
testo presentato
Mercoledì 29 marzo 2017
modificato
Giovedì 30 marzo 2017, seduta n. 770

   NUTI, DI BENEDETTO, DI VITA, LUPO, MANNINO, MARZANA, BRESCIA, D'UVA, LUIGI GALLO, VACCA e SIMONE VALENTE. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione . — Per sapere – premesso che:
   secondo quanto emerge dalla trasmissione Report Rai tre andata in onda il 27 marzo 2017, il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) avrebbe concesso fondi pubblici per svariati milioni di euro senza reali verifiche e controlli ad alcuni istituti, formalmente per fini di ricerca, ma nella pratica dirottati verso altri scopi, completamente estranei a quelli istituzionali;
   tra i destinatari di questi fondi ci sarebbe anche l'Istituto per l'ambiente marino costiero del Cnr: in particolare, pare che l'ex segretario amministrativo dell'istituto, Vittorio Gargiulo dell'istituto fermato il 27 marzo 2017 per il pericolo di fuga nell'ambito di un'inchiesta per peculato, truffa e concussione, si sia impossessato di circa un milione di euro dell'Istituto di ricerca tra il 2011 e il 2015: i fondi sarebbero stati spesi, ad esempio, per ristrutturazione di casa propria con annessa vasca idromassaggio, giustificata come «ripristino locali interni dell'istituto»; acquisto di mobilio vario personale, giustificato come «campagne oceanografiche»; computer, tablet e altri prodotti informatici, poi rivenduti tramite internet; giostre gonfiabili acquistate come «materiale di consumo», ma destinate alla seconda attività lavorativa ed altro;
   vi sarebbero anche finanziamenti anticipati dal Consiglio nazionale delle ricerche su base di contratti mai esistiti, doppie fatturazioni, firme false apposte su contratti di affidamento ad aziende private, o, ancora, il significativo progetto del 2014 «Report» per un importo di 450 mila euro relativo a studi sulla pesca che, tuttavia, né l'allora presidente del CNR Luigi Nicolais, né i tre ricercatori, che sarebbero stati titolari del progetto, conoscevano;
   emerge anche un legame tra il Consiglio nazionale delle ricerche e il latitante di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro: grazie a quanto scoperto da Report ascoltando un audit interno all'istituto chiesto da Laura Giuliano, già presidente dello stesso Istituto ambiente Marino Costiero dal 2014 al 2016, si è scoperto che una delle sedi dell'Istituto, a Capo Granitola, nei pressi di Castelvetrano, in provincia di Trapani, ha ricevuto trasferimenti su richiesta dell'ex dirigente del Consiglio nazionale delle ricerche, Salvatore Mazzola per potenziare la rete oceanografica ma poi giustificate come spese per un convengo avvenuto 3 anni prima a Napoli;
   inoltre, molta documentazione anche amministrativo contabile è inspiegabilmente quando Laura Giuliano ha chiesto un audit interno per fare luce sull'utilizzo dei fondi del Consiglio nazionale delle ricerche;
   per effettuare controlli sull’accountability dell'istituto, il Consiglio nazionale delle ricerche ha pagato una consulenza a Paolo D'Anselmi, il quale però è legato ad alcune società che hanno percepito commesse tramite affidamento diretto per oltre 2,5 milioni di euro da parte del Consiglio nazionale delle ricerche e firmate dall'attuale direttore generale, Massimiliano Di Bitetto, con il quale D'Anselmi risulta essere coautore di alcune pubblicazioni, utili anche ai fini della nomina di direttore generale;
   un dipendente della sede di Capo Granitola dell'istituto ha dichiarato di aver recentemente avvistato Messina Denaro presso i propri uffici, mentre l'attuale capo della medesima sede, Mario Sprovieri, dichiarava nel 2014 che «Capo Granitola è la casa di Matteo Messina Denaro. Il boss ricercato al mondo numero uno è là»; lo stesso Salvatore Mazzola nel 2010 avrebbe affittato per 4 anni una foresteria senza contratto sempre in località Capo Granitola a Riccardo Germilli, il cui fratello Claudio è massone e legato al mafioso Giovanni Risalvato, condividendo con costui la società Habitat Eco Sistemi s.r.l., il quale è persona fidata dello stesso Matteo Messina Denaro e condannato a 14 anni di reclusione nell'ambito del processo di mafia Golem II –:
   se il Governo non intenda assumere iniziative presso il Consiglio nazionale delle ricerche al fine di valutare eventuali responsabilità in capo al Presidente del Consiglio nazionale delle ricerche e una sua eventuale rimozione, nonché in capo alle precedenti gestioni, ovvero dei responsabili dell'Istituto ambiente marino costiero, anche per una eventuale segnalazione all'autorità giudiziaria, alla Corte dei conti o all'ANAC. (4-16088)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ambiente marino

beneficiario dell'aiuto

impresa privata