ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16065

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 768 del 28/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: SEGONI SAMUELE
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-TUTTI INSIEME PER L'ITALIA
Data firma: 28/03/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-TUTTI INSIEME PER L'ITALIA 28/03/2017
BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-TUTTI INSIEME PER L'ITALIA 28/03/2017
BECHIS ELEONORA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-TUTTI INSIEME PER L'ITALIA 28/03/2017
TURCO TANCREDI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-TUTTI INSIEME PER L'ITALIA 28/03/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28/03/2017
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28/03/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 04/04/2017
Stato iter:
02/08/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 02/08/2017
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 02/08/2017

CONCLUSO IL 02/08/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16065
presentato da
SEGONI Samuele
testo di
Martedì 28 marzo 2017, seduta n. 768

   SEGONI, ARTINI, BALDASSARRE, BECHIS e TURCO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   la Commissione europea ha avviato nei confronti dell'Italia varie procedure d'infrazione riguardo alla gestione dei rifiuti;
   la Corte di giustizia dell'Unione europea, con la causa C 297/08, successivamente alla procedura d'infrazione 2007/2195, ha condannato lo Stato Italiano in relazione alla crisi del sistema di gestione dei rifiuti della regione Campania, in quanto è venuta non è stato rispettato l'articolo 260 del Trattato sul finanziamento dell'Unione europea;
   la Corte di giustizia dell'Unione europea (causa C 196/13), nell'aprile del 2013, ha condannato lo Stato Italiano in quanto, su tutto il territorio italiano ed anche in diversi siti campani, vi sono numerose discariche, contenenti anche rifiuti speciali e pericolosi, in merito alle quali le autorità nazionali non hanno eseguito le necessarie attività di messa in sicurezza e/o bonifica (con la sentenza del 2 dicembre 2014 la Corte di giustizia dell'Unione europea ha condannato l'Italia a pagare una somma forfettaria di 40 milioni di euro per non essersi conformata alla prima sentenza di condanna emessa nel 2008 e una penalità semestrale di 42.800.000 euro che dovrà essere pagata sino a quando non saranno state compiute le necessarie operazioni di messa in sicurezza e/o bonifica) –:
   se il Governo possa indicare quali somme siano state versate dallo Stato italiano all'Unione europea per le suddette sentenze dal dicembre del 2014 ad oggi. (4-16065)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 2 agosto 2017
nell'allegato B della seduta n. 847
4-16065
presentata da
SEGONI Samuele

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in oggetto, sulla base degli elementi acquisiti, si rappresenta quanto segue.
  Com’è noto, il 2 dicembre 2014 la corte di giustizia dell'Unione europea ha condannato l'Italia al pagamento di una sanzione forfettaria di circa 40 milioni di euro e di una penalità semestrale, calcolata per il primo semestre a partire da un imposto iniziale di 42,800 milioni di euro, in ragione della mancata esecuzione della sentenza di condanna del 26 aprile 2007 da parte delle amministrazioni comunali e regionali nel cui territorio ricadono le discariche non in regola con la direttiva rifiuti 75/442/Commissione europea e con la direttiva 91/689. Da tale importo si devono detrarre 400.000,00 euro per ciascuna discarica contenente rifiuti pericolosi messa a norma e 200.000,00 euro per ogni altra discarica messa a norma. La sentenza di condanna riguardava complessivamente 200 discariche.
  Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, anche con l'organizzazione della struttura di missione presso il dipartimento delle politiche europee (DPE), ha immediatamente intensificato l'azione di supporto tecnico-amministrativo alle regioni ed ai comuni coinvolti, per coadiuvarli nelle attività di messa a norma delle discariche in infrazione, attività che richiedono interventi strutturali. Le questioni in argomento hanno rappresentato, infatti, fin da subito un obiettivo primario del Governo.
  In seguito a tale attività, a valle della prima scadenza del 2 giugno 2015, la Commissione europea ha stralciato 15 siti (decisione del 15 luglio 2015), riducendo il numero di quelli in infrazione da 200 a 185.
  Successivamente, per la seconda scadenza del 2 dicembre 2015, la Commissione europea ha accolto favorevolmente e quindi eliminato dalla procedura di infrazione 30 siti, (decisione dell'8 febbraio 2016). Pertanto le discariche in infrazione si sono ridotte da 185 a 155.
  Per la scadenza del 2 giugno 2016, i servizi tecnici della Commissione europea hanno ritenuto regolarizzati ulteriori 22 siti (decisione del 15 settembre 2016), facendo ridurre le discariche da 155 a 133.
  Ad oggi, con la notifica dell'ingiunzione di pagamento della quarta penalità semestrale, con la decisione della Commissione europea SG Greffe (2017) D/6030 del 18 aprile 2017, sono state messe in regola 98 discariche per una detrazione complessiva di 21,20 milioni di euro.
  Per quanto riguarda, infine, l'ammontare complessivo delle somme fino ad ora pagate dall'Italia all'Unione Europea, si fa presente che, ad oggi, l'Italia ha pagato la somma complessiva di euro 141.000.000,00 così ripartiti:

Sanzione N. discariche sanzionate Importo della sanzione
Sanzione forfettaria – Sentenza della corte di Giustizia
del 2 dicembre 2014;
200 euro 40.000.000,00
Penalità I semestre successivo alla pronuncia della sentenza (periodo dal 2 dicembre 2014 al 2 giugno 2015); 185 euro 39.800.000,00
Penalità II semestre successivo alla pronuncia della sentenza (periodo dal 2 giugno 2015 al 2 dicembre 2015); 155 euro 33.400.00,00
Penalità III semestre successivo alla pronuncia della sentenza (periodo dal 2 dicembre 2015 al 2 giugno 2016); 133 euro 27.800.000,00

  Si segnala, inoltre, che in data 18 aprile 2017 è pervenuta la decisione della Commissione Europea che ha comunicato la unzione relativa alla IV penalità semestrale che è pari a euro 21.400.000,00 e riguarda 102 discariche. Pertanto, alla data odierna restano in procedura di infrazione, e quindi soggetti al pagamento della sanzione semestrale, 102 siti rispetto ai 200 iniziali.
  Per 58 siti, inoltre, lo scorso 24 marzo, è stato nominato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri il generale Giuseppe Vadalà dell'Arma dei carabinieri quale commissario governativo per il superamento di tale criticità.
  Si rappresenta infine che le informazioni e i dati richiesti sono pubblicati on line sul sito del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ai sensi del decreto-legge 24 giugno 2016 n. 113, articolo 22, comma 7-ter, al seguente indirizzo: http://www.minambiente.it/pagina/discariche-abusive.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

finanziamento comunitario

sentenza della Corte CE

deposito dei rifiuti