ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16064

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 768 del 28/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: SBERNA MARIO
Gruppo: DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO
Data firma: 28/03/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PAGANO ALESSANDRO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 28/03/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 28/03/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16064
presentato da
SBERNA Mario
testo di
Martedì 28 marzo 2017, seduta n. 768

   SBERNA e PAGANO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   il comma 6 dell'articolo 25 del decreto-legge n. 90 del 2014, dispone che per i minori affetti da patologie gravi e permanenti, al compimento della maggiore età, la concessione del beneficio prosegua immutata per l'indennità di accompagnamento e anche per l'invalidità se resta immutato il livello reddituale del soggetto interessato, senza «ulteriori accertamenti sanitari»;
   erroneamente consigliata da un patronato la famiglia di un disabile, il signor Di Lillo Elio Riccardo, portatore di handicap ex articolo 3 legge 104, riconosciuto «invalido totale e permanente con inabilità lavorativa 100 per cento e con necessità di assistenza continua, (legge 18/80 e 508/88)» e come tale beneficiario anche di indennità di accompagnamento, con attestazione di permanenza della grave patologia, ha inoltrato – in vista del compimento della maggiore età del ragazzo – una nuova domanda di invalidità alla sede Inps di Caserta;
   l'Inps, disattendendo completamente quanto disposto dal citato comma 6 dell'articolo 25, ha fissato una nuova visita medica;
   in tale sede, la Commissione medica ha richiesto l'integrazione della documentazione sanitaria, dalla quale si evinceva la ulteriore, ancorché superflua e mortificante, conferma della gravità del quadro clinico;
   con una decisione sconcertante la Commissione medica ha riconosciuto lo stato di «invalidità totale e permanente», negando la necessità di assistenza, il cosiddetto «accompagnamento» e ha fissato una visita di revisione per il 2020;
   onde evitare l'azione giudiziaria i genitori hanno inoltrato, in via di autotutela, domanda di revisione del provvedimento;
   in seguito al diniego ricevuto in merito alla sopra esposta richiesta, è stato inoltrato un esposto alla direzione generale dell'Inps – settore disciplinare –, alla procura della Repubblica presso il tribunale di S. Maria Capua Vetere, alla procura regionale della Corte dei conti e all'Autorità anticorruzione, non solo al fine di denunciare la mancata applicazione del citato comma 6 dell'articolo 25 ma anche per segnalare il generale malfunzionamento dell'Inps di Caserta;
   in alcuni territori la questione dei falsi invalidi rappresenta una vera e propria piaga sociale, in parte attenuata dalle numerose inchieste giudiziarie e da controlli più serrati;
   nel caso di specie tuttavia sembra verificarsi un meccanismo perverso: parrebbe sussistere, anche sulla base delle segnalazioni di cittadini coinvolti in situazioni simili a quella esposta, un complessivo sistema volto ad eludere le semplificazioni legislative, così da produrre la moltiplicazione di domande di invalidità mediante i patronati e enti analoghi, l'aumento dei casi di visite mediche presso le commissioni INPS, l'aumento esponenziale dei casi di contenzioso giudiziario che si rendono necessari per il rigetto delle domande anche in costanza di evidenti gravi patologie permanenti;
   sembrerebbe sussistere, altresì, un problema di sproporzione dei contenziosi per i più disparati casi di domande di invalidità e indennità di accompagnamento, ingiustificatamente rigettate, presso taluni Istituti, rispetto ad altri più virtuosi –:
   se il Ministro interrogato sia in possesso di dati relativi ai costi delle diverse sedi Inps sul territorio, per tracciarne la «virtuosità» o meno nella gestione delle pratiche di invalidità, in particolare con riferimento ai costi di contenziosi giudiziari evitabili per la sussistenza dei requisiti di invalidità previsti dalla legge;
   quali iniziative intenda promuovere il Ministro interrogato, al fine di verificare, anche tramite gli uffici territorialmente competenti, situazione indicata in premessa relativa al mancato rispetto di quanto previsto dal citato comma 6 dell'articolo 25 del decreto-legge n. 90 del 2014, ripristinando in tal modo l'originaria ratio del citato decreto-legge n. 90 del 2014 ovvero il contrasto all'eccesso di burocrazia che, oltre a generare un indubbio danno erariale, ha come conseguenza drammatica la negazione dei diritti, in particolare di quelli dei cittadini più deboli e fragili. (4-16064)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

semplificazione legislativa

esame medico

inchiesta giudiziaria