ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16043

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 766 del 24/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: MAESTRI ANDREA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 24/03/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIVATI GIUSEPPE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 24/03/2017
BRIGNONE BEATRICE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 24/03/2017
PASTORINO LUCA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 24/03/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 24/03/2017
Stato iter:
23/05/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/05/2017
GENTILE ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 23/05/2017

CONCLUSO IL 23/05/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16043
presentato da
MAESTRI Andrea
testo di
Venerdì 24 marzo 2017, seduta n. 766

   ANDREA MAESTRI, CIVATI, BRIGNONE e PASTORINO. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   in riferimento al progetto di esplorazione del sottosuolo di gas e idrocarburi «Torre del Moro», autorizzato con un decreto l'8 febbraio 2017 dal Ministero dello sviluppo economico, sono state molteplici le prese di posizione e le proteste sul territorio;
   il permesso rilasciato in favore della società australiana Po Valley Operations riguarda un'area di circa 111 chilometri quadrati nel territorio dei comuni di Cesena, Forlì, Forlimpopoli, Bertinoro e Meldola, a fronte di un canone annuo di 573 euro;
   Po Valley Operations in un'intervista pubblicata sul Resto del Carlino di mercoledì 15 marzo 2017, tramite la sua rappresentante legale Sara Edmonson, dichiara di essere stata autorizzata per studi geologici e geofisici, «Ognuna delle eventuali attività esplorative sul campo, compresa la perforazione di un pozzo esplorativo, dipenderà dal risultato degli studi effettuati», assicura che per ora «non esiste nessun giacimento. Gli Studi sono in fase iniziale», e, qualora si trovasse, «dovrà comunque sottostare a un nuovo iter autorizzativo che include nuovamente una valutazione di impatto ambientale»;
   la posizione espressa in consiglio comunale il 14 marzo 2017 dall'assessore all'ambiente del comune di Forlì, che ha dichiarato di non avere neanche ricevuto formale comunicazione, è di essere intenzionato a fare ricorso ad aprile al Tar del Lazio o entro maggio al Presidente della Repubblica insieme agli altri comuni interessati;
   nello stesso articolo summenzionato, la società australiana, agli amministratori locali che dicono di non essere stati messi a conoscenza del permesso di ricerca, ha replicato rispondendo che «i comuni di Cesena, Bertinoro, Forlimpopoli, Forlì e Meldola sono stati coinvolti sin dall'inizio nell’iter della valutazione di impatto ambientale: erano presenti alle conferenze dei servizi che si sono tenute in regione il 10 gennaio e il 29 maggio 2013, dove hanno potuto esprimere le loro osservazioni e proporre prescrizioni al progetto. Hanno infine sottoscritto il rapporto ambientale finale»;
   in realtà il ricorso al Tar Lazio, previsto dall'articolo 7 del decreto di conferimento, potrebbe essere presentato dai cittadini dei comuni coinvolti poiché ogni decisione è stata assunta senza che la popolazione interessata fosse stata coinvolta nel processo decisionale nonostante la legge regionale dell'Emilia Romagna n. 3 del 2010 promuova una maggiore inclusione e partecipazione dei cittadini e delle loro organizzazioni nei processi decisionali di competenza delle istituzioni elettive, dalla fase di progettazione a quella attuativa, e preveda anche di tenere in debita considerazione l'esito del processo partecipativo;
   il 27 luglio 2016, in risposta a una interrogazione in Commissione attività produttive della Camera dei deputati, il Governo ha segnalato che, con una sentenza dell'11 febbraio 2015, la Corte di giustizia dell'Unione europea ha stabilito che, secondo il diritto europeo, mentre non c’è l'obbligo di valutazione di impatto ambientale per i progetti di ricerche di idrocarburi, c’è invece l'obbligo di sottoporli a screening –:
   se il Governo, in risposta alle legittime proteste delle popolazioni dei comuni interessati esautorati del loro diritto sancito dalla legge regionale n. 3 del 2010, non ritenga opportuno intervenire per revocare l'autorizzazione e affinché venga interrotta ogni attività di esplorazione;
   se, anche alla luce della richiamata sentenza della Corte di giustizia, intenda urgentemente verificare se, sul territorio interessato, siano state preventivamente effettuate le obbligatorie attività di screening e se voglia rendere pubblici i risultati. (4-16043)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 23 maggio 2017
nell'allegato B della seduta n. 802
4-16043
presentata da
MAESTRI Andrea

  Risposta. — Si risponde all'atto in esame, per quanto di competenza, rappresentando ciò che segue.
  Il permesso di ricerca per idrocarburi liquidi e gassosi «Torre del moro» è stato conferito con decreto ministeriale 8 febbraio 2017, emanato a valle dell'acquisizione della delibera di giunta regionale della regione Emilia Romagna (n. 725) dei 10 giugno 2013, con la quale è stata riconosciuta la compatibilità ambientale del programma dei lavori relativo al richiesto permesso di ricerca, e a valle della delibera di Giunta della regione Emilia Romagna (n. 2124) del 21 dicembre 2015, con la quale è stata espressa l'intesa favorevole della stessa regione.
  In particolare, il rilascio di un permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi, avviene a seguito di un procedimento unico al quale, ai sensi della legge n. 239 del 2004, come modificata dall'articolo 27, comma 34 della legge n. 99 del 2009, partecipano le amministrazioni statali e regionali interessate. All'interno dello stesso vengono acquisiti i pareri delle amministrazioni, l'esito della procedura di valutazione di impatto ambientale e, per la terraferma, l'intesa della regione.
  L'esito della valutazione ambientale e il rilascio di intesa da parte della regione competente hanno valore vincolante per ogni attività del Mise ai fini del successivo conferimento dei titoli minerari.
  Si fa presente che i comuni interessati sono stati sentiti in primo luogo dalla regione Emilia Romagna. Infatti, dai contenuti della citata delibera di Giunta della regione Emilia Romagna (n. 725) del 10 giugno 2013 si rileva che la stessa regione ha provveduto a dare comunicazione dell'avvio del procedimento inerente all'istanza della società PO Valley Operations mediante avvisi pubblicati presso la regione stessa, la provincia di Forlì ed i comuni di Cesena, Bertinoro, Forlimpopoli, Forlì e Meldola, nonché, con un'ulteriore pubblicazione su un quotidiano a diffusione nazionale.
  Evidenzio altresì che la stessa regione, ai fini dell'emanazione della precitata delibera, ha indetto una conferenza di servizi formata da propri rappresentati, da quelli della Provincia di Forlì e da quelli dei comuni interessati citati.
  Il Ministero dello sviluppo economico con nota del 9 febbraio 2017 ha dato comunicazione ai detti comuni, dell'avvenuta emanazione del decreto di conferimento del permesso di ricerca Torre del moro.
  Con il decreto di conferimento è stato approvato il programma dei lavori che, in base alle vigenti norme minerarie, deve prevedere in via solo programmatica la perforazione di un sondaggio esplorativo consequenziale previo svolgimento di un'attività, di indagine geologica e geofisica che si concluda con esito positivo in relazione all'effettuazione del sondaggio.
  Allo stato la società non può procedere alla perforazione di alcun sondaggio esplorativo, la cui esecuzione potrà avvenire solo a valle di uno specifico procedimento istruttorio che prevede, tra l'altro, l'acquisizione della valutazione d'impatto ambientale e l'intesa della regione.
  Al riguardo, si rappresenta che, per gli aspetti di competenza del Ministero dello sviluppo economico nell'eventuale fase autorizzatoria del pozzo esplorativo, gli enti locali saranno ulteriormente pienamente coinvolti nella decisione, come previsto dalla stessa legge n. 99 del 2009 e dal regolamento di cui al decreto direttoriale 15 luglio 2015 che contempla, tra le amministrazioni comunque interessate al procedimento unico volto all'autorizzazione alla perforazione in terraferma, oltre alla regione interessata, alla provincia e alle soprintendenze anche i comuni.
  L'autorizzazione alla perforazione del pozzo esplorativo previsto nel programma lavori del permesso di ricerca e di tutte le infrastrutture indispensabili all'attività di perforazione, è accordata con provvedimento dell'Ufficio Territoriale competente del Ministero dello sviluppo economico, a seguito di un procedimento unico al quale partecipano le amministrazioni statali e locali interessate svolto nel rispetto dei principi di semplificazione di cui alla legge n. 241 del 1990.
  La perforazione del sondaggio è subordinata, come sopra evidenziato, a valutazione d'impatto ambientale e intesa della regione.
  Ciò premesso si precisa che, nell'ambito dell'ulteriore procedura di autorizzazione, compresa quella di Via, finalizzata alla perforazione del sondaggio esplorativo si terrà conto di tutte le problematiche ambientali eventualmente rilevate, nonché delle opposizioni alla perforazione medesima avanzate dalle istituzioni e/o dai comitati locali e dai comuni medesimi.
  Si evidenzia, inoltre, in merito alla regolarità dell'attività di perforazione che, le attività di ricerca e di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi in terraferma e in mare, sono svolte sotto il controllo continuo del Ministero dello sviluppo economico, in conformità alle disposizioni normative di settore vigenti e sulla base delle prescrizioni imposte dalla competente regione.

Il Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economicoAntonio Gentile.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica comunitaria di ricerca

studio d'impatto

impatto ambientale