ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15995

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 764 del 22/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: MAESTRI ANDREA
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 22/03/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIVATI GIUSEPPE MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 22/03/2017
BRIGNONE BEATRICE MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 22/03/2017
PASTORINO LUCA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 22/03/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 22/03/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15995
presentato da
MAESTRI Andrea
testo di
Mercoledì 22 marzo 2017, seduta n. 764

   ANDREA MAESTRI, CIVATI, BRIGNONE e PASTORINO. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   il 17 marzo 2017 dalla casa di reclusione San Michele di Alessandria, è evaso un detenuto in regime di semilibertà con «fine pena» nel 2024;
   secondo una prima ricostruzione l'uomo avrebbe approfittato di un problema tecnico alle telecamere della videosorveglianza poste lungo la recinzione mentre effettuava alcuni lavori di pulizia nell'area tra il muro di cinta e il parcheggio davanti al carcere e, anche grazie alla carenza di organico, sia riuscito a fuggire;
   il primo firmatario del presente atto, lo scorso 4 febbraio, ha personalmente effettuato una visita ispettiva alla casa di reclusione San Michele, riscontrando una serie di annose problematiche, diffuse sull'intero territorio italiano, che purtroppo sono alla base della facile evasione avvenuta al carcere di Alessandria: celle aperte come opzione alla costruzione di carceri nuove con spazi adeguati; agenti sempre drammaticamente sotto organico e male equipaggiati e lasciati soli con 50 detenuti ciascuno su cui vigilare; un solo agente incaricato di sorvegliare due schermi con una quarantina di telecamere che riprendono altrettanti luoghi; accessi meccanizzati ma senza bracci elettrici funzionanti e quindi un sistema obsoleto basato sul «mazzo di chiavi» per aprire e chiudere continuamente sbarre e serrature;
   a giudizio degli interroganti, questa evasione è semplicemente frutto dello smantellamento delle misure di sicurezza delle carceri italiane, avvenuto con l'introduzione della vigilanza dinamica e del regime penitenziario aperto: riduzione della presenza dei poliziotti nelle sezioni detentive e detenuti fuori dalle celle per più ore, per sopperire alle indecenti condizioni delle carceri e al sovraffollamento delle celle, motivi per i quali, nel 2013, la Corte europea dei diritti umani, con la sentenza Torreggiani ha condannato l'Italia per la violazione dell'articolo 3 della Convenzione europea dei diritti umani (Cedu);
   i rischi di «prevedibili» evasioni si sommano ad altri episodi, incomprensibilmente sottovalutati dall'amministrazione penitenziaria, che avvengono nelle carceri italiane, dove ogni 9 giorni un detenuto si uccide in cella, ogni giorno si verificano in media 23 atti di autolesionismo e 3 suicidi in cella, spesso sventati da donne e da uomini del corpo di polizia penitenziaria, nonostante carenze di organico pari ad oltre 7.000 agenti;
   a questo proposito, si sottolinea che il giorno prima dell'evasione dal San Michele i rappresentanti sindacali Sappe, Osap, Uspp e Cgil avevano lanciato l'allarme, denunciando di essere sotto organico e di non poter garantire la sicurezza nel carcere e fuori dal carcere –:
   se il Governo sia venuto a conoscenza di quanto denunciato dalle organizzazioni sindacali riguardo la situazione della casa di reclusione San Michele di Alessandria, e come intenda rispondere alle loro richieste;
   se non ritenga urgente intervenire con una iniziativa normativa specifica e mirata affinché l'ordinamento penitenziario italiano assicuri a ogni persona detenuta condizioni compatibili con il rispetto della dignità umana;
   come intenda risolvere, in tempi brevi, l'annosa carenza di organico del corpo della polizia penitenziaria e del personale addetto alle misure alternative alla detenzione. (4-15995)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza pubblica

detenuto

regime penitenziario