ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15987

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 763 del 21/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: DI MAIO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 21/03/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 21/03/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 21/03/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 30/05/2017

SOLLECITO IL 28/07/2017

SOLLECITO IL 30/10/2017

SOLLECITO IL 18/12/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15987
presentato da
DI MAIO Luigi
testo di
Martedì 21 marzo 2017, seduta n. 763

   LUIGI DI MAIO e CRIPPA. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   con le acciaierie di Piombino, il Gruppo Lucchini negli anni ’90 era uno dei principali produttori di acciaio nel mondo. Piombino era famosa in tutto il mondo per l'industria di acciaio di alta qualità. In particolare, l'acciaieria era rinomata non solo per la qualità dell'acciaio, ma anche per la produzione di laminati per le rotaie lunghi fino a 108 metri;
   nel marzo 2013, il Ministero dello sviluppo economico procede all'attivazione dell'amministrazione straordinaria ai sensi del decreto legislativo n. 270 del 1999 e della legge Marzano n. 39 del 2004, nominando il commissario straordinario Piero Nardi, che procede alla redazione del nuovo piano industriale;
   il commissario Piero Nardi, formalizzato lo stato d'insolvenza, procede alla redazione di un nuovo piano industriale (ai sensi dell'articolo 4 della legge n. 39 del 2004) per Lucchini. Attraverso un confronto serrato con i sindacati, la regione ed gli enti locali, viene elaborato un piano di rilancio che si sostanzia in due punti: 1) riconversione dell'impianto siderurgico al fine di realizzare un forno tecnologicamente avanzato mantenendo l'occupazione e l'indotto specializzato; 2) riconoscimento di Piombino come «area di crisi complessa»;
   nel 2014 il Commissario pubblica il bando di vendita delle attività della Lucchini. Dopo varie vicende, viene accettata l'offerta d'acquisto del gruppo algerino Cevital (facente capo all'imprenditore algerino Issad Rebrab) con attività industriali molto diversificate (anche nel settore agroalimentare) in Nord Africa ed in Francia. In base alle relazioni del commissario straordinario, il Comitato di sorveglianza del Ministero dello sviluppo economico valuta come affidabile l'offerta di Rebrab sia per quanto riguarda l'occupabilità dei lavoratori sia per gli investimenti. Questi ultimi dovrebbero essere 400 milioni di euro per il finanziamento del circolante e per l'acquisto dei semilavorati;
   in particolare, Cevital nell'offerta di acquisto s'impegna a proseguire le attività imprenditoriali per due anni dal perfezionamento della compravendita (con scadenza a luglio 2017) e a mantenere stabili per il medesimo periodo i livelli occupazionali (si parla di più di 2.183 dipendenti tra Complessi Lucchini, Ramo Vertek e Ramo Lucchini Servizi);
   nel periodo tra agosto 2013 e giugno 2015 vengono siglati tre accordi di programma tra Presidenza del Consiglio dei ministri, Ministero dello sviluppo economico, Ministero della difesa, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Ministero dell'ambiente, Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Agenzia del demanio, Regione Toscana, provincia di Livorno, Autorità portuale di Piombino ed Invitalia con la finalità di disciplinare la riqualificazione e la riconversione del polo industriale di Piombino;
   il Ministro dello sviluppo economico ha confermato che l'appuntamento fissato per il 27 marzo 2017 con i rappresentanti di CEVITAL costituirà l'occasione per fare chiarezza sulla concreta intenzione di quest'ultima di dare il via agli investimenti siderurgici previsti a Piombino –:
   se il Ministro interrogato non ritenga opportuno promuovere efficaci meccanismi di controllo volti a impedire il verificarsi di comportamenti che potrebbero rappresentare violazione degli accordi intercorsi tra le parti;
   se il Ministro interrogato, in mancanza di elementi concreti, non ritenga opportuno mettere in atto ogni possibile iniziativa per tutelare gli interessi dell'Italia, dei lavoratori e di un territorio oggi interessato da una significativa crisi economica;
   quali iniziative intenda intraprendere affinché venga rispettato il contratto di cessione aziendale, nel caso in cui si verificassero inadempienze da parte dell'investitore, per il mantenimento dei livelli occupazionali e per la realizzazione e completamento delle infrastrutture logistics;
   quali coperture finanziarie si intendano utilizzare per la progettazione, la messa in sicurezza e la bonifica del sito in oggetto. (4-15987)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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