ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15972

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 762 del 20/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: FITZGERALD NISSOLI FUCSIA
Gruppo: DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO
Data firma: 20/03/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 20/03/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 18/07/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15972
presentato da
FITZGERALD NISSOLI Fucsia
testo di
Lunedì 20 marzo 2017, seduta n. 762

   FITZGERALD NISSOLI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   nel gennaio 2017, La Gazzetta del Mezzogiorno, ha condotto una campagna di stampa denunciando la situazione inaccettabile dei malati oncologici;
   sabato 21 gennaio, inoltre, sulla « Gazzetta di Bari», è apparso un servizio, con il seguente titolo in prima pagina: «Malati gravi senza indennità – bufera sull'imbuto Asl Inps». E, nell'occhiello, «Sanità – il Presidente dell'Ordine dei medici, Anelli: “ci si preoccupa più del budget dello Stato che della gravità dei pazienti”»;
   sullo stesso giornale, nella medesima data, a pagina 2 si fa riferimento alla burocrazia e al disservizio, in un articolo titolato: «Indennità ai malati gravi – dito puntato su Asl e Inps». E, «Anelli: “I medici tornino liberi, non si preoccupino se lo Stato ha i soldi o no”»;
   il presidente dell'Anmic (Associazione nazionale mutilati e invalidi civili), Michele Caradonna, ha osservato un aspetto singolare: «Molti verbali vengono impugnati perché non rendono giustizia delle reali condizioni della persona»;
   sullo stesso giornale è stata pubblicata una lettera nella quale si legge: «Sono un malato oncologico (codice 048), operato nel 2015 per “Adenocarcinoma moderatamente differenziato del grosso intestino pT3NI a (pericolico) MO. Coleciste cronica con adenomioma del fondo”. A seguito di ciò, ho seguito 8 cicli di chemioterapia all'Ospedale Oncologico di Bari per circa 6 mesi. La Commissione medica ASL, il 22/7/2015, ha diagnosticato: “Invalido ultrasessantacinquenne con difficoltà persistenti a svolgere le funzioni ed i compiti propri della sua età (L. 509/88 – 124/98) grave 100%; e, ai sensi dell'articolo 4, L. n. 104/92 ‘portatore di handicap in situazione di gravità’ (comma 3, articolo 3)”. Il co. 6, della L. n. 509/1988, recita: “Ai soli fini dell'assistenza socio-sanitaria e della concessione dell'indennità di accompagnamento, si considerano mutilati ed invalidi i soggetti ultra sessantacinquenni che abbiano difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della loro età”. Quello che colpisce in questa vicenda è la formula della legge ricopiata pedissequamente dalla Commissione ASL. Domanda: perché l'INPS non mi ha riconosciuto il beneficio previsto dalla legge ? Naturalmente ho fatto ricorso al Tribunale di Bari. Il giudice ha nominato un consulente d'ufficio (...) che, nella sua relazione afferma una “pressione arteriosa 120/80”, senza averla misurata con uno strumento adeguato (...)»;
   il già ricordato presidente Caradonna, il 5 aprile 2016 aveva osservato: «Dopo lo stupore, e l'amarezza dei giorni scorsi nel constatare come alcuni esponenti della criminalità barese fossero stati riconosciuti “invalidi civili totali”, e la successiva buona notizia dell'apertura di un'inchiesta da parte della Procura antimafia di Bari ci chiediamo come sia possibile che le procedure per il riconoscimento dell'invalidità vengano così facilmente “taroccate” ed eluse in certi ambienti e poi, penalizzino le brave persone che ne avrebbero realmente diritto»;
   non è possibile non chiedersi quali siano le disposizioni ministeriali alle quali le sedi Inps devono attenersi e se non sia possibile ritenere che le decisioni Inps risentano dei vincoli di bilancio statali e delle condizioni economiche in cui versa il Paese, mentre non è affatto chiaro in quale categoria l'Inps faccia rientrare la condizione del cittadino sopra citato;
   appare facilmente immaginabile, a parere dell'interrogante, che quanto sopra esposto indichi un possibile «taroccamento» delle procedure per il riconoscimento dell'invalidità, con la penalizzazione di coloro che ne avrebbero davvero diritto;
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto su esposto e sia informato, per quanto di competenza, delle motivazioni fornite dall'Inps per le procedure che l'interrogante non può non trovare quantomeno sorprendenti. (4-15972)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

relazioni diplomatiche

inchiesta giudiziaria

ordine professionale