ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15963

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 762 del 20/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: RAMPELLI FABIO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 17/03/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 17/03/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15963
presentato da
RAMPELLI Fabio
testo di
Lunedì 20 marzo 2017, seduta n. 762

   RAMPELLI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . — Per sapere – premesso che:
   con la legge n. 7 del 6 febbraio 2009, l'Italia ha ratificato il «Trattato di amicizia, partenariato e cooperazione» con la Libia, firmato a Bengasi il 30 agosto 2008, ponendo fine al contenzioso derivante dall'epoca coloniale e mettendo le basi per nuove relazioni tra i due Stati;
   in particolare, al fine di comprendere l'importanza economica e sociale del Trattato è sufficiente rammentare che nel Capo II esso contiene plurime disposizioni in virtù delle quali il nostro Paese si impegna a realizzare in Libia «progetti infrastrutturali base», per «una spesa complessiva di cinque miliardi di dollari americani, per un importo annuale di duecentocinquanta milioni di dollari americani per venti anni»;
   il trattato prevede, altresì, un rafforzamento della cooperazione negli ambiti scientifici e tecnologici e nel campo della cooperazione culturale;
   di particolare rilievo è anche l'articolo 19 del provvedimento di ratifica, volto a rafforzare la collaborazione nella lotta al terrorismo, alla criminalità organizzata, al traffico di stupefacenti e all'immigrazione clandestina, come già stabilito da un precedente accordo, siglato nel 2000 ed entrato in vigore alla fine del 2002, in base al quale per contrastare l'immigrazione clandestina si sarebbe dovuto realizzare un sistema di controllo delle frontiere terrestri libiche effettuato dalla parte italiana;
   il costo dell'operazione era posto per metà a carico dell'Italia e per l'altra metà a valere su un contributo dell'Unione europea, sulla base di precedenti intese tra quest'ultima e la Libia;
   ad oggi, come purtroppo testimoniano le cronache giornaliere, non risultano apprezzabili gli effetti di tale Trattato, soprattutto nel sistema di controllo dei confini della Libia per arginare il flusso di immigrati clandestini che poi si riversa sulla rotta del Mediterraneo verso l'Italia: negli ultimi anni il nostro Paese ha dovuto affrontare una crisi migratoria senza precedenti, con oltre cinquecentomila tra profughi e migranti sbarcati sulle nostre coste tra il 2014 e 2016;
   l'Italia si è impegnata a provvedere al finanziamento delle citate iniziative, avvalendosi solo in parte dei fondi messi a disposizione dall'Unione europea –:
   a quanto ammontino gli stanziamenti dell'Italia per far fronte agli impegni assunti con il Trattato di amicizia, partenariato e cooperazione con la Libia, a quanto le somme erogate, come e in quali progetti le stesse siano state investite;
   se l'Italia stia ancora corrispondendo i finanziamenti annuali previsti dal medesimo Trattato. (4-15963)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

migrazione illegale

controllo delle migrazioni

traffico di stupefacenti