ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15955

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 761 del 16/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: SQUERI LUCA
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 16/03/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 16/03/2017
Stato iter:
23/05/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/05/2017
MANZIONE DOMENICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 23/05/2017

CONCLUSO IL 23/05/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15955
presentato da
SQUERI Luca
testo di
Giovedì 16 marzo 2017, seduta n. 761

   SQUERI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   secondo indiscrezioni di stampa il Governo sarebbe in possesso di proiezioni secondo le quali nel 2017 i migranti sbarcati in Italia saranno 250 mila, a fronte dei 181 mila del 2016;
   nei primi 73 giorni del 2017 i migranti soccorsi in mare sono aumentati del 67 per cento rispetto allo stesso periodo del 2016, toccando quota 15.852 persone;
   i dati diffusi da Frontex segnalano che gli arrivi di migranti verso l'Unione europea continuano a calare a febbraio 2017 rispetto a un anno fa, mentre il numero di migranti arrivati nella sola Italia, tra gennaio e febbraio 2017, sale a 13.440;
   i piani di redistribuzione degli immigrati tra i comuni italiani, basati sul coefficiente di 2,5 migranti per mille residenti, erano stati elaborati su una previsione di 200 mila persona da accogliere;
   il Ministero dell'interno si trova già a gestire l'accoglienza di 173.973 persone e i minori non accompagnati continuano a sbarcare in massa, toccando quota 2.230 il 6 marzo 2017;
   secondo il rapporto del rappresentante speciale del Consiglio d'Europa per le migrazioni e i rifugiati, Tomas Bocek, basato sulla visita condotta in Italia nell'ottobre 2016, «Le debolezze del sistema italiano di rimpatri volontari e delle espulsioni forzate rischia di incoraggiare l'afflusso di un sempre maggior numero di migranti economici irregolari»;
   il Rapporto Risk Analysis 2017 di Frontex accusa le navi delle organizzazioni non governative (Ong), che effettuano circa il 40 per cento dei salvataggi in mare: «È chiaro che le missioni al limite e occasionalmente all'interno del limite delle 12 miglia, in acque libiche, hanno conseguenze non desiderate»;
   le operazioni di soccorso compiute dalle ong sono oltre il 40 per cento di tutti i salvataggi, con un'impennata del numero di persone caricate a bordo di queste imbarcazioni: 1.450 nel 2014, 20.063 nel 2015, 46.796 nel 2016. In tal modo, per l'interrogante, tutti migranti che finiscono in Italia;
   secondo notizie di stampa le navi delle ong non affondano i gommoni, che spesso vengono recuperati dagli scafisti, e prelevano i migranti direttamente nelle acque territoriali libiche –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dell'attività delle imbarcazioni che si spingono a prelevare i migranti a ridosso delle coste libiche per portarli in Italia;
   quali iniziative di competenza intenda intraprendere ed altresì se intenda comunicare le previsioni in possesso del Governo sul numero di migranti in arrivo nel 2017 in Italia. (4-15955)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 23 maggio 2017
nell'allegato B della seduta n. 802
4-15955
presentata da
SQUERI Luca

  Risposta. — L'interrogazione richiama l'attenzione su un tema che, nel contesto delle complesse problematiche legate ai fenomeni migratori, riveste particolare delicatezza.
  Esso si inquadra in uno scenario che, a fronte di flussi che non accennano a diminuire – anzi, palesano evidenti indicatori di incremento –, vede un impegno deciso e determinato dell'Esecutivo per governarne i molteplici aspetti, che hanno ricadute sul piano interno, sull'applicazione delle convenzioni internazionali e sui rapporti con gli altri Stati.
  Con riferimento a quest'ultimo aspetto, lo stesso Ministro dell'interno ha in più occasioni evidenziato come il governo dei flussi migratori richieda soprattutto un'attività proiettata sull'altra sponda del Mediterraneo.
  Ne è testimonianza il memorandum siglato con la Libia il 2 febbraio 2017, volto a contenere i flussi e a contrastare la tratta degli esseri umani che, nella concreta attuazione, registra in questi giorni l'impegno del nostro Paese a contribuire a un progetto di rafforzamento della capacità di controllo del mare da parte della Guardia costiera libica, anche attraverso la fornitura di mezzi e le attività di formazione degli equipaggi. Nello scorso mese di aprile due motovedette sono state consegnate alla guardia costiera libica, con l'obiettivo di arrivare entro la fine di giugno al numero di dieci. Contemporaneamente, vi è un impegno molto forte per quanto riguarda la sicurezza e il controllo dei confini sud della Libia. Si rammenta, al riguardo, che dalla Libia passa almeno il 90 per cento dei migranti che arrivano nel nostro Paese.
  L'obiettivo è dunque fermare i flussi e vincere la sfida posta dai trafficanti di esseri umani, che non tengono in alcun conto il rispetto della vita umana. L'evoluzione più recente del fenomeno vede infatti l'utilizzo sempre più frequente di mezzi leggeri per il trasporto dei migranti.
  Tale circostanza rappresenta un elemento di incremento del rischio per l'incolumità dei migranti stessi. In questo scenario si svolge l'attività di Sophia, di Frontex, della Guardia costiera italiana e delle organizzazioni non governative.
  L'evoluzione più recente del fenomeno vede, peraltro, l'utilizzo sempre più frequente di mezzi leggeri per il trasporto dei migranti. Tale circostanza rappresenta un elemento di accrescimento del rischio per l'incolumità dei migranti.
  Appare evidente che le attività di ricerca e soccorso non possano prescindere dal rispetto del principio fondamentale della salvaguardia della vita umana, nonché di altri principi importanti, come quello di non « refoulement» Altri obblighi giuridici e morali derivano dalle tre più significative Convenzioni internazionali in materia, cioè quella per la sicurezza della vita in mare (SOLAS), quella delle Nazioni unite sul diritto del mare (UNCLOS) e quella sul soccorso in mare (SAR).
  Le questioni sollevate con l'interrogazione non possono essere certamente sottovalutate.
  Tuttavia, per evidenti ragioni di principio, occorre evitare generalizzazioni o giudizi affrettati, attenendosi quindi ad una rigorosa valutazione degli atti.
  In questa fase, il Governo ha aperto un canale di scambio informativo con la Commissione europea, l'agenzia Frontex e il servizio diplomatico dell'Unione europea per condividere ogni elemento utili alla definizione di un quadro di valutazione aggiornato.
  D'altra parte, sono ancora in corso indagini da parte di alcune procure della Repubblica.
  Inoltre, il comitato parlamentare Schengen, nell'ambito di un'indagine conoscitiva sulla gestione del fenomeno migratorio, ha recentemente rivolto la sua attenzione allo specifico tema, attraverso audizioni programmate.
  La Commissione difesa del Senato ha a sua volta deliberato una indagine conoscitiva sull'impatto delle attività delle organizzazioni non governative sui flussi migratori, svolgendo una serie di audizioni rivolte anche ad esponenti di ONG.
  Il Governo segue lo sviluppo di tali attività parlamentari, considerando di particolare importanza acquisirne gli esiti finali, che verranno valutati con grande attenzione.
Il Sottosegretario di Stato per l'internoDomenico Manzione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

migrante

acque territoriali

organizzazione non governativa