ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15930

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 760 del 15/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: VEZZALI MARIA VALENTINA
Gruppo: SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE
Data firma: 15/03/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 15/03/2017
Stato iter:
28/04/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/04/2017
NENCINI RICCARDO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/04/2017

CONCLUSO IL 28/04/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15930
presentato da
VEZZALI Maria Valentina
testo di
Mercoledì 15 marzo 2017, seduta n. 760

   VEZZALI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   da notizie di stampa si è appreso che sul ponte crollato in A14 stavano lavorando più ditte (oltre alla Delabech srl di Roma, subappaltatrice per conto della Pavimental, società controllata di Autostrade, il Gruppo Nori srl di Castelnuovo di Porto e altre ancora) e un numero imprecisato di operai, almeno due squadre;
   la procura di Ancona ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per omicidio colposo plurimo;
   il bilancio del crollo del cavalcavia è di due morti (passeggeri di un'auto in transito) e tre feriti (operai addetti ai lavori di innalzamento del ponte);
   la possibile dinamica dell'incidente non esclude l'errore umano, ma verificare la catena di appalti sarà utile per risalire alle responsabilità del disastro;
   il cavalcavia si sarebbe inclinato da un lato per poi scivolare e abbattersi al suolo;
   secondo la polizia stradale è possibile che il troncone caduto non appoggiasse perfettamente per l'intera lunghezza, o che da una parte fosse più sollevato che dall'altra;
   sono probabilmente da scartare anche le ipotesi di utilizzo di materiali scadenti;
   anche la società Autostrade per l'Italia sta valutando l'ipotesi di eventuali errori e possibili azioni a tutela;
   l'inchiesta dovrà stabilire il tempo intercorso tra il sollevamento e il crollo;
   i detriti sono stati rimossi perché non è lì che va individuato il problema, ma sulle pile provvisorie per l'innalzamento del cavalcavia; anche se i sostegni provvisori non presentano danni e la struttura di calcestruzzo che sosteneva le travi è integra;
   secondo Autostrade, le attività di sollevamento erano state completate alle 11.30; l'incidente si è verificato alle 13.50 circa, mentre il personale era occupato in attività cosiddette accessorie;
   le deposizioni degli operai confermano che erano intenti a raccogliere le attrezzature;
   una squadra di almeno cinque persone lavorava al sollevamento a livello del piano stradale (i dipendenti della Delabech), un'altra era sopra il cavalcavia per lavori sul manto bituminoso, circostanza, questa, che non avrebbe inciso in alcun modo sulla dinamica dell'incidente;
   secondo l'Istituto per le tecnologie della costruzione del Cnr, il sollevamento sembra sia stato dovuto a un'operazione di routine un'operazione che in genere non richiede la chiusura al traffico;
   secondo il legale della famiglia dei coniugi deceduti, date le diverse competenze, i diversi soggetti e i diversi tipi di intervento che erano in atto sul ponte crollato, occorrevano maggiori cautele per prevenire ed evitare ciò che è accaduto;
   i magistrati sono in attesa della relazione degli ispettori dell'Asur;
   dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti è stata nominata una commissione d'inchiesta che entrerà presto nel pieno delle sue funzioni –:
   se non ritenga di adottare iniziative volte ad incrementare gli investimenti in infrastrutture e per la manutenzione di quelle esistenti;
   per quali motivi non sia stata disposta la chiusura, seppur temporanea, del tratto di autostrada coinvolto dai lavori;
   se non intenda adoperarsi per incrementare la sicurezza sia per chi lavora nei cantieri sia per gli utenti delle infrastrutture. (4-15930)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 28 aprile 2017
nell'allegato B della seduta n. 786
4-15930
presentata da
VEZZALI Maria Valentina

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, si forniscono i seguenti elementi di risposta sulla base delle informazioni fornite dalla direzione generale per la vigilanza sulle concessioni autostradali di questo Ministero e della società ANAS interessata al riguardo.
  Preliminarmente occorre evidenziare che con decreto ministeriale n. 81 del 9 marzo 2017 è stata istituita apposita commissione ispettiva al fine di verificare e analizzare quanto accaduto sul l'autostrada A14 nel territorio del comune di Camerano. Tale commissione dovrà fornire una dettagliata relazione sui fatti accertati entro il corrente mese: inoltre al fine di acquisire le notizie utili ad una prima rendicontazione di carattere generale, un ispettore del Ministero è stato inviato sul posto dell'accaduto.
  Dai primi elementi disponibili risulta che i lavori in corso di esecuzione riguardavano l'ampliamento a tre corsie dell'A14 nella tratta Rimini-Pedaso. Nell'ambito di tali lavori si stava procedendo all'innalzamento del cavalcavia n. 167, per adeguare il franco altimetrico presente in carreggiata autostradale alle norme di settore che prescrivono un minimo di cinque metri. Le operazione di sollevamento sono state eseguite con l'autostrada aperta, seppur con restringimenti dell'esercizio, in base al piano di sicurezza redatto dai progettisti mentre la strada provinciale n. 10, che invece si sviluppa sul cavalcavia 167, era stata chiusa al traffico.
  I lavori su altri cavalcavia sono stati eseguiti con la stessa procedura e senza chiusura del traffico, come stabilito nel piano di sicurezza redatto dal progettista sulla base di specifiche valutazioni del rischio, infatti, l'articolo 21, comma 2, del codice della strada prevede che chiunque esegua lavori sulle aree destinate alla circolazione deve adottare gli accorgimenti necessari per la sicurezza e la fluidità della circolazione; tra i provvedimenti adottabili è ricompresa anche la possibilità di interrompere la circolazione lungo la strada qualora non esistano soluzioni alternative per eseguire i lavori garantendo al contempo adeguate condizioni di sicurezza della circolazione.
  Quindi è il soggetto deputato ad autorizzare l'apertura del cantiere che è tenuto a valutare la soluzione più idonea in relazione alle condizioni locali, alla complessità delle lavorazioni da eseguire, alla presenza di itinerari alternativi nel caso si dovesse disporre la chiusura della strada.
  Per quanto riguarda la riapertura del tratto autostradale, si segnala che nella notte tra il 9 e 10 marzo si è proceduto, dietro autorizzazione del magistrato, a sezionare l'impalcato crollato in modo da isolare le zone estreme prossime alle pile, dove l'area è rimasta sotto sequestro per gli accertamenti dei periti, dalla parte centrale ritenuta non influente nelle indagini. Conseguentemente, durante la notte è stato rimosso il tratto centrale del cavalcavia precipitato e alle ore 8,30 circa del 10 marzo l'autostrada è stata riaperta al traffico, seppur con una corsia per senso di marcia.
  Quanto alle condizioni strutturali e allo stato di manutenzione dei cavalcavia autostradali, la direzione generale per la vigilanza sulle concessionarie autostradali del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con apposite circolari ha costantemente sollecitato tutte le società concessionarie ad effettuare verifiche e controlli delle opere d'arte appartenenti al patrimonio autostradale, in ottemperanza ai vigenti disposti normativi di competenza dei gestori delle infrastrutture.
  In particolare, per tutte le opere d'arte con circolari del 2009, 2013, 2014 e 2016, è stato richiesto alle società di trasmettere un dettagliato rapporto informativo sulle attività di verifiche e controlli effettuati sulle opere d'arte disponendo altresì di adottare ogni utile iniziativa finalizzata a garantire la sicurezza della circolazione stradale.
  La suddetta direzione ha accertato mediante esame documentale l'ottemperanza delle stesse alle vigenti normative; inoltre, tutte le Società hanno assicurato di aver adottato ogni iniziativa a tutela della sicurezza autostradale.
  Per le opere d'arte «cavalcavia autostradali», sia per le attività relative al mantenimento in efficienza delle strutture portanti che per le definizioni delle competenze relative alle opere protettive (guard-rails), sono state emanate circolari nel 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, Le società concessionarie hanno riscontrato trasmettendo l'attuale stato dei luoghi per tutti i cavalcavia di competenza e relazione in merito alle attività in corso.
  Quanto alle opere metalliche, in particolare quelle costituenti la struttura portante della segnaletica autostradale, con circolare del 2011 alle società è stato richiesto un rapporto sui controlli periodici effettuati su tali opere; dai riscontri forniti questa direzione ha riscontrato il rispetto delle attuali normative relativamente alle attività di controlli e verifiche effettuati.
  Per quanto concerne, infine, la rete stradale in gestione ad ANAS la società ha comunicato di svolgere costante e regolare attività di monitoraggio su tutta la rete viaria di competenza, ivi compresa quella sulle opere d'arte di attraversamento stradale.
Il Viceministro delle infrastrutture e dei trasportiRiccardo Nencini.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

infrastruttura economica

trasporto viaggiatori

automobile