ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15927

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 760 del 15/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: VALENTE VALERIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 15/03/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PARIS VALENTINA PARTITO DEMOCRATICO 15/03/2017
DI LELLO MARCO PARTITO DEMOCRATICO 15/03/2017
CAPOZZOLO SABRINA PARTITO DEMOCRATICO 15/03/2017
COCCIA LAURA PARTITO DEMOCRATICO 15/03/2017
FAMIGLIETTI LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 15/03/2017
PALMA GIOVANNA PARTITO DEMOCRATICO 15/03/2017
SGAMBATO CAMILLA PARTITO DEMOCRATICO 16/03/2017
IMPEGNO LEONARDO PARTITO DEMOCRATICO 16/03/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 15/03/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 16/03/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15927
presentato da
VALENTE Valeria
testo presentato
Mercoledì 15 marzo 2017
modificato
Giovedì 16 marzo 2017, seduta n. 761

   VALERIA VALENTE, PARIS, DI LELLO, CAPOZZOLO, COCCIA, FAMIGLIETTI, PALMA, SGAMBATO, IMPEGNO. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   sabato 11 marzo 2017 il quartiere di Fuorigrotta a Napoli è stato teatro di violenti scontri tra manifestanti e forze della polizia in occasione del corteo di protesta per la presenza in un pubblico comizio dell'eurodeputato Matteo Salvini alla Mostra d'Oltremare;
   la facile previsione sui rischi connessi all'occasione non è stata sufficiente per evitare che il corteo, come da programma concordato con la questura, si sciogliesse pacificamente all'altezza di piazzale Tecchio, dove invece sono iniziati gli scontri per iniziativa di manifestanti a viso coperto con il lancio di oggetti contundenti contro le forze di polizia;
   l'esito di questa vicenda ha finora evidenziato responsabilità dirette per le gravi violazioni dell'ordine pubblico da parte di quelle frange tra i manifestanti che hanno dato avvio agli scontri e che sarà compito delle forze dell'ordine e dell'autorità giudiziaria accertare;
   accanto alle responsabilità dirette, però, non è difficile individuare, secondo gli interroganti, responsabilità indirette da parte di chi avrebbe dovuto, in base alla sua funzione istituzionale, consentire che una manifestazione politica legittima e riconducibile alle libertà costituzionalmente garantite, potesse avere luogo in un contesto di sicurezza urbana;
   invece, nei giorni precedenti la manifestazione, è sembrato agli interroganti che le dichiarazioni pubbliche da parte del sindaco di Napoli, seguite a quelle di altri consiglieri comunali di maggioranza, fossero animate da spirito partigiano e strumentale piuttosto che da responsabilità e senso del limite;
   è avvenuto, infatti, che la decisione del luogo sede del comizio del deputato Salvini sia diventata, ad avviso degli interroganti, pretestuosamente, un'occasione per schierare l'amministrazione della città in una polemica pubblica e istituzionale intorno all'opportunità che quel comizio avesse luogo in uno spazio riconducibile al comune di Napoli;
   innanzitutto, risulta per gli interroganti inammissibile che l'amministrazione comunale possa anche solo sembrare non schierata incondizionatamente a difesa della libertà di espressione per qualsiasi esponente politico, a qualunque partito, forza o movimento egli appartenga, e invece sostanzialmente si schieri dalla parte di chi quella libertà intende invece limitare o soltanto condizionare;
   in secondo luogo, la scarsa chiarezza in merito, già difficilmente comprensibile, è diventata qualcosa di più, dal momento che il sindaco della città non si è limitato ad esprimere supporto pieno per quei centri sociali che si sarebbero opposti alla visita del deputato Salvini, ma ha espresso parere contrario al luogo che prefettura e questura avevano indicato come lo spazio più sicuro per lo svolgersi dell'iniziativa;
   questa amministrazione comunale non è nuova ad assumere atteggiamenti di questo genere, finalizzati non, come sarebbe dovuto, a garantire una genuina collaborazione tra istituzioni, nell'interesse dell'intera comunità dei cittadini napoletani, bensì ad innescare una polemica diretta ad incrementare il consenso di una parte che non coincide con le aspettative di tutti, né con il bene della città –:
   quale sia l'orientamento del Ministro interrogato in merito ai fatti riportati in premessa, nonché se e quali iniziative intenda assumere in merito, stante il giudizio positivo con cui va giudicato l'operato delle forze dell'ordine che hanno garantito la sicurezza dei manifestanti e dei cittadini;
   se il Ministro interrogato, alla luce di quelle indicate in premessa, a giudizio degli interroganti, come responsabilità indirette nella gestione dell'ordine pubblico da parte del sindaco quale ufficiale del Governo, non condivida l'opportunità di adottare, come in sua facoltà, ai sensi dell'articolo 54, comma 12, del decreto legislativo n. 267 del 2000, un atto di indirizzo per garantire una maggiore efficacia delle previste funzioni da parte del sindaco, con l'obiettivo di evitare in futuro occasioni di polemica gratuita e strumentale che, secondo gli interroganti, oltre ad andare a minare la credibilità delle istituzioni cittadine, rischiano di provocare danni anche alla gestione dell'ordine pubblico. (4-15927)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza pubblica

amministrazione locale

ordine pubblico