ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15887

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 757 del 10/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: RAMPELLI FABIO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 10/03/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 10/03/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15887
presentato da
RAMPELLI Fabio
testo di
Venerdì 10 marzo 2017, seduta n. 757

   RAMPELLI. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   in occasione del precedente rinnovo del CCNL nel settore delle telecomunicazioni, avvenuto in data 1o febbraio 2013, sono state ribadite la centralità dell'autonomia collettiva nella gestione delle problematiche e delle linee evolutive del rapporto di lavoro e la strategicità del sistema di relazioni industriali quale strumento di governo dei processi settoriali e aziendali, finalizzato alla creazione di un sistema di regole certe e condivise in grado di assicurare il perseguimento degli obiettivi di competitività delle imprese garantendo, al contempo, la valorizzazione e lo sviluppo delle professionalità ed il coinvolgimento delle risorse umane su obiettivi di qualità, con particolare riguardo alla soddisfazione del cliente;
   il campo di applicazione del contratto collettivo riguarda le imprese esercenti servizi di telecomunicazione, le imprese che svolgono attività di assistenza e gestione della clientela, le imprese che forniscono apparati e servizi di gestione, manutenzione e esercizio di impianti e reti di telecomunicazione, imprese di sviluppo e implementazione di servizi per soluzioni tecnologiche applicate anche alle telecomunicazioni e imprese che forniscono servizi per contenuti digitali e multimediali;
   dal 2013 a oggi la condizione lavorativa dei dipendenti del settore TLC, siano essi diretti delle aziende piuttosto che interinali, è divenuta insostenibile per diverse cause: orari di lavoro fin troppo flessibili, con richieste di lavoro sino a dieci/dodici ore giornaliere per i dipendenti con contratti a venti ore, la paventata ipotesi di una riduzione o, addirittura, abolizione della maggiorazione sulla retribuzione spettante nei giorni festivi, sostituzione dei dipendenti interinali al fine di accedere ad agevolazioni e fondi per la formazione, il subappalto dei servizi di assistenza in nazioni quali la Romania, l'Albania o la Tunisia, a discapito dei giovani italiani che hanno prestato la propria professionalità per le aziende in questione per anni e poi si ritrovano senza occupazione;
   queste sono solo alcune delle più importanti tematiche che investono il settore dei call center, nel quale si trovano a lavorare migliaia di persone in Italia, con una percentuale di personale laureato che in alcune strutture arriva addirittura toccare il sessanta per cento, in questi anni di crisi della nostra economia nazionale, sognando un futuro più dignitoso –:
   se sia informato delle criticità esposte in premessa, relative al settore, in particolare dei call center, e in che modo intenda assumere iniziative, anche normative per porvi rimedio. (4-15887)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

societa' di servizi

complemento retributivo