ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15885

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 757 del 10/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: DIENI FEDERICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/03/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 10/03/2017
Stato iter:
19/09/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 19/09/2017
BUBBICO FILIPPO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 19/09/2017

CONCLUSO IL 19/09/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15885
presentato da
DIENI Federica
testo di
Venerdì 10 marzo 2017, seduta n. 757

   DIENI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   la concessione della scorta rappresenta un fatto che, ad avviso dell'interrogante, deve essere giustificato da gravi e cogenti minacce, dato l'esborso che esso comporta per la finanza pubblica –:
   quali siano i criteri specifici per l'attribuzione delle scorte e se risponda a verità che, a oggi, sia stata disposta la scorta al dottor Clemente Mimun e, in caso affermativo quali siano le motivazioni per cui egli tuttora la conservi. (4-15885)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 19 settembre 2017
nell'allegato B della seduta n. 853
4-15885
presentata da
DIENI Federica

  Risposta. — In relazione a quanto evidenziato con l'interrogazione in esame, occorre premettere che i criteri per la protezione delle persone esposte a rischio in relazione alle funzioni esercitate, o per altri comprovati motivi, sono indicati nel decreto-legge 6 maggio 2002 n. 83, convertito nella legge 2 luglio 2002, n. 133, nonché dal decreto ministeriale del 28 maggio 2003.
  Alla luce delle menzionate normative, le misure tutorie debbono essere adottate a seguito di un'approfondita valutazione del concreto livello della minaccia, garantendo il costante monitoraggio del profilo di rischio dei soggetti protetti.
  Detta valutazione si svolge ad un duplice livello: in sede periferica, presso le prefetture – uffici territoriali del Governo ed, in sede centrale, presso l'ufficio centrale interforze per la sicurezza personale (Ucis) del dipartimento della pubblica sicurezza.
  Al riguardo, l'Ucis ha il compito di raccogliere ed analizzare le informazioni sulle situazioni a rischio comunicate dai prefetti, nonché quelle direttamente fornite dagli organismi di informazione e sicurezza e dagli uffici e reparti delle varie forze di polizia.
  Completata l'attività istruttoria e valutativa, l'UCIS, sussistendone i presupposti sulla base del livello di rischio accertato, adotta in via esclusiva ed in forma coordinata le misure di protezione e vigilanza, ovvero modifica o revoca quelle già adottate.
  Le misure di protezione e vigilanza disposte comportano, comunque, all'atto della cessazione di incarichi istituzionali, valutazioni collegiali a livello provinciale e centrale, tese a verificare l'attualità o meno dell'esposizione a rischio del soggetto tutelato e, conseguentemente, l'opportunità di procedere al mantenimento, alla rimodulazione, o alla revoca della misura tutoria
  Venendo al caso specifico citato nell'interrogazione, si informa che, in applicazione delle disposizioni normative sopra citate, il giornalista Clemente Mimun è attualmente destinatario di un dispositivo tutorio assicurato sull'intero territorio nazionale, commisurato al livello di esposizione al rischio riscontrato nei suoi confronti. Il dispositivo è stato oggetto di rimodulazione il 31 gennaio 2017, su proposta del prefetto di Roma.

Il Viceministro dell'interno: Filippo Bubbico.