ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15881

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 757 del 10/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: MICILLO SALVATORE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/03/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 10/03/2017
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 10/03/2017
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 10/03/2017
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 10/03/2017
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 10/03/2017
VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 10/03/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 10/03/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 09/01/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15881
presentato da
MICILLO Salvatore
testo di
Venerdì 10 marzo 2017, seduta n. 757

   MICILLO, BUSTO, DAGA, DE ROSA, TERZONI, ZOLEZZI e VIGNAROLI. — Al Ministro della difesa, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   in data 24 febbraio 2017, il sito di informazione locale « Il Meridiano News» informava i lettori che: «L'esercito italiano utilizza le spiagge del litorale giuglianese come poligono di tiro per le esercitazioni. Una pratica nota e consolidata da tempo ma che sta facendo infuriare i gestori dei lidi, e i cittadini della zona che rischia di trasformarsi in un caso di rilevanza nazionale». (http://www.ilmeridianonews.it/2017/02/poligono-sulla-spiaggia-di-lago-patria-allarme-sicurezza-e-inquinamento/) ed ancora «Fin dalle prime luci dell'alba, il bagnasciuga è popolato da persone che fanno jogging o cavalcano in sella ai cavalli. Pratiche che sconsiglierebbero di utilizzare una spiaggia come poligono di tiro, «utilizzare questo tratto di costa come un terreno dismesso sul quale sparare non aiuta a rilanciare la zona»;
   l'articolo «denuncia» del sito citato presenta anche un video dal quale si può constatare, mediante le immagini riprese da un drone, fatto sorvolare al momento del tiro con le armi, le centinaia di colpi che, dalla spiaggia sono sparati nelle contigue acque marine;
   i bossoli solitamente conterrebbero anche ferro, mercurio e piombo;
   già il 2 maggio 2013 il programma «Striscia la Notizia» intitolava «Un mare di piombo» un servizio di Luca Abete su queste esercitazioni mostrando bossoli a bella vista tra la sabbia (http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/un-mare-di-piombo_17607.shtml);
   in merito alla situazione descritta, secondo l'interrogante rilevano le seguenti disposizioni nazionali ed europee: l'articolo 3 in materia di esercitazioni collettive del decreto legislativo 28 gennaio 2014, n. 7, disposizioni in materia di revisione in senso riduttivo dell'assetto strutturale e organizzativo delle Forze armate ai sensi dell'articolo 2, comma 1, lettere a), b) e d) della legge 31 dicembre 2012, n. 244. (14G00014) (Gazzetta Ufficiale n. 34 dell'11 febbraio 2014 – Suppl. Ordinario n. 12);
   la legge 22 maggio 2015, n. 68, Disposizioni in materia di delitti contro l'ambiente. (15G00082) (Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 122 del 28 maggio 2015), entrata in vigore del provvedimento: 29 maggio 2015;
   il Titolo XX del Trattato sul Funzionamento dell'Unione europea, che fissa i princìpi della precauzione e dell'azione preventiva e il principio della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all'ambiente;
   la Direttiva 2004/35/CE sulla responsabilità ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale che afferma il princìpio «chi inquina paga», non applicabile solo alle attività aventi come scopo principale la difesa nazionale e la sicurezza internazionale, giusto il disposto dell'articolo 4, paragrafo 6;
   la Direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti che, al fine di proteggere l'ambiente e la salute umana, impone agli Stati membri di adottare le misure necessarie per vietare l'abbandono, lo scarico e la gestione incontrollata dei rifiuti, giusta il disposto dell'articolo 36, paragrafo 1;
   la Direttiva 2008/56/CE (Marine Strategy Framework Directive) che, nell'elaborare strategie coordinate per la tutela dell'ambiente marino, pur stabilendo l'inapplicabilità della direttiva alle attività il cui unico fine sia la difesa o la sicurezza nazionale, vincola gli Stati ad adoperarsi affinché tali attività vengano condotte «in modo compatibile, nella misura del possibile e del ragionevole, con gli obiettivi della presente direttiva», giusta il disposto dell'articolo 2, paragrafo 2 –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa e di quali notizie dispongano, se allo stato dei fatti rappresentati vi siano tutte le autorizzazioni previste per espletare tali esercitazioni, e se sia possibile acquisirle, in particolare si intende sapere, se esse si protrarranno ancora;
   se il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare intenda promuovere un monitoraggio circa la balneabilità del mare di Lago Patria-Varcaturo-Giugliano in Campania, una verifica dello stato dei fondali e possibile bonifica degli stessi laddove in presenza di bossoli e proiettili derivanti dalle operazioni militari descritte;
   se non intenda il Ministro della difesa assumere iniziative volte ad escludere il reiterarsi del problema sulla costa giuglianese e quali iniziative di competenza intenda intraprendere al fine di procedere ad una immediata, completa verifica della situazione, viste le ripercussioni economiche e sociali;
   se non intenda valutare la sussistenza dei presupposti per prevedere azioni anche risarcitorie per i comuni interessati dall'inquinamento derivante dalle esercitazioni di tiro dell'Esercito Italiano.
(4-15881)