ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15843

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 755 del 08/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: SIBILIA CARLO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 08/03/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 08/03/2017
Stato iter:
28/07/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/07/2017
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/07/2017

CONCLUSO IL 28/07/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15843
presentato da
SIBILIA Carlo
testo di
Mercoledì 8 marzo 2017, seduta n. 755

   SIBILIA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   il 4 aprile 1995 un'ordinanza del comune di Solofra (AV) fa divieto assoluto di utilizzo nel ciclo tecnologico di concia di alcune sostanze chimiche tra cui il tetracloroetilene e di provvedere all'istallazione di campionatore automatico per le aziende direttamente allacciate alla fognatura consortile;
   il 14 aprile 1995 c’è la dichiarazione da parte della Presidenza del Consiglio di ministri dello stato di emergenza in ordine alla situazione socio-economica ed ambientale che si è determinata nel bacino idrografico del fiume Sarno con intervento mirato al completamento dello schema depurativo dell'Alto Sarno e alla definizione di quello del Medio Sarno;
   nel 2009 da uno studio «Indirizzi ed azioni per la tutela della risorsa idrica e del paesaggio per il parco regionale dei monti Picentini» si evinceva, citando dati dell'Arpa Campania, che i pozzi di Chiusa (Montoro Superiore) e di Consolazione (Solofra) erano inquinati da tetracloroetilene;
   nel gennaio del 2014 viene sospesa l'erogazione di acqua potabile a Motoro e Solofra;
   il 12 febbraio 2014 lo scrivente presenta un'interrogazione a risposta in commissione, n. 5-02140;
   il 24 febbraio 2014 c’è l'approvazione da parte dell'Ato Calore Irpino del piano per la messa in sicurezza di emergenza da attuarsi per il contenimento della contaminazione da tetracloroetilene nella falda profonda dell'area Solofrana-montorese (articolo 245 e 304 del decreto legislativo n. 152 del 2006);
   il 30 ottobre 2014 lo scrivente presenta un'interrogazione a risposta scritta, n. 4-06677;
   il 21 gennaio 2015 il sindaco di Montoro scrive alla procura della Repubblica, alla prefettura di Avellino, al Ministero dell'ambiente, agli assessori regionali Romano e Cosenza, ad Arpac e Asl pregandoli di intervenire per quanto di competenza sulla vicenda ambientale torrente Solofrana;
   l'11 marzo 2015 a Montoro si riscontra la presenza di metalli pesanti superiori alla norma sui suoli interessati dall'esondazione della Solofrana il primo settembre 2014, accertata dai verbali dei rapporti di prova effettuati dall'Arpac. Il sindaco Mario Bianchino emette ordinanza di divieto ai fini cautelari della «coltivazione per derrate alimentari sui terreni invasi»;
   il 9 giugno 2015 a Montoro si vieta l'utilizzo ad uso umano dell'acqua dei pozzi Piazza di Pandola e Valchieria per concentrazione di nitrato superiore al valore consigliato;
   il 16 luglio 2015 c’è l'approvazione da parte dell'Ato del progetto esecutivo del piano di caratterizzazione delle aree interessate dal fenomeno dell'inquinamento da tetracloroetilene della falda Solofrana montorese in provincia di Avellino;
   il 21 agosto 2015 le analisi dell'Arpac effettuate sulle acque della Solofrana evidenziano la presenza di cromo e alluminio in valori al di sopra dei parametri fissati per legge;
   nel corso del 2016 si forma un comitato di cittadini attivi prevalentemente montoresi, che, spinti dal silenzio istituzionale e dall'esasperazione di subire sversamenti quotidiani, decidono di pattugliare fisicamente vari punti del fiume, coinvolgendo le forze dell'ordine, i sindaci, l'Arpac;
   il 21 dicembre 2016, con decreto dirigenziale 1031 la regione Campania stanzia 1 milione e 200 mila euro, attinti dal Por 2014/2020, per il piano di caratterizzazione comprendente l'area solofrana — montorese. L'intervento servirà a monitorare il processo della contaminazione della falda acquifera da tetracloroetilene, che portò alla chiusura di due pozzi a Solofra ed uno a Montoro;
   a fine marzo 2017 il comitato dei cittadini ambientalisti terrà una marcia per tenere alta l'attenzione sul problema degli sversamenti illeciti registrati anche in queste settimane nel fiume Solofrana –:
   quali iniziative, per quanto di competenza, il Ministro interrogato intenda porre in essere in via prioritaria ed urgente al fine di risolvere la grave situazione di inquinamento in cui versa la falda acquifera montorese — Solofrana.
(4-15843)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 28 luglio 2017
nell'allegato B della seduta n. 844
4-15843
presentata da
SIBILIA Carlo

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, sulla base degli elementi acquisiti dagli enti territoriali competenti, si rappresenta quanto segue.
  L'Arpac dipartimento di Avellino, interpellata anche dalla prefettura di Avellino, fa presente, in via preliminare, che, sin dalla sua istituzione, ha effettuato il monitoraggio delle acque del torrente Solofrana al fine di definire lo stato ambientale e fornire dati necessari all'adozione di provvedimenti e misure tecniche finalizzate alla riduzione degli elevatissimi impatti antropici derivanti prevalentemente dall'industria conciaria nei territori dei comuni di Solofra e Montoro.
  Per quanto concerne il torrente Solofra, segnala che, a seguito dei numerosi interventi effettuati sia nell'ambito del monitoraggio che del supporto alle forze dell'ordine, da tempo è stato acclarato che la contaminazione delle acque superficiali è essenzialmente connessa alla presenza di cromo in concentrazioni superiori ai limiti normati, riconducibile ai frequenti scarichi anomali di reflui conciari. Il torrente in questione, infatti, non è interessato da scarichi di depuratori di reflui urbani che vengono trattati nell'impianto consortile di mercato Sanseverino ove, da qualche anno, confluisce anche lo scarico del depuratore dell'area ASI di Solofra.
  Inoltre, al fine di aggiornare lo stato delle attività svolte dall'Arpac, da quest'anno la stazione di monitoraggio sul corso d'acqua è in Contrada Sala del comune di Montoro, dove il torrente ha una costante presenza di acqua in alveo. Lo spostamento del punto di monitoraggio si è reso necessario in quanto, in località Ponte San Pietro, l'alveo del corso d'acqua è frequentemente asciutto. I dati del monitoraggio chimico-fisico sulla qualità delle acque superficiali, per gli anni 2013-2015 per gruppi di inquinanti (metalli, composti organici volatili e idrocarburi policiclici aromatici), attestano quanto precedentemente descritto, ovvero che l'inquinamento del corso d'acqua ha natura industriale con ricadute sull'ecosistema acquatico, monitorato anch'esso nel 2015. Lo stato ecologico riscontrato è stato scarso.
  Gli impatti negativi derivanti dalle fonti di pressione citate sono stati riscontrati anche in un significativo fenomeno di inquinamento da tetracloroetilene rilevato durante campionamenti di pozzi ad uso industriale e potabile effettuati dall'Arpac nell'ambito di attività d'indagine disposte dall'autorità giudiziaria; inquinamento non riscontrato nella stazione ACC 7, unico punto di prelievo della rete di monitoraggio istituzionale, affidato al dipartimento di Avellino, localizzato a monte dell'area industriale.
  L'Arpac, infine, segnala che, in attesa dell'avvio delle attività di caratterizzazione, si è programmato di estendere l'attività di controllo sulla qualità delle acque sotterranee ad ulteriori tre pozzi nel territorio del polo conciario, in vista dell'incremento dei punti di monitoraggio nella rete regionale da parte della Direzione Tecnica Arpac.
  Secondo quanto riferito dalla regione Campania, con D.D. n. 474 del 10 luglio 2015, è stato approvato il piano di caratterizzazione per l'area Solofrana-Montorese, ricompresa nei comuni di Solofra e Montoro (AV) in ditta «ATO Calore IRPINO», con il quale è stato disposto l'invio degli esiti della Caratterizzazione entro il termine di sei mesi dalla data di rilascio del Decreto; trascorso detto termine, la U.O.D. 14 – Autorizzazioni Ambientali e Rifiuti di AV – con nota del 7 ottobre 2016, ha invitato l'ATO 1 a trasmettere gli esiti della Caratterizzazione e quest'ultimo, il 17 ottobre 2016, ha comunicato che, per carenza di finanziamento dell'intervento, non è stato possibile procedere alla stipula del contratto per l'attuazione del Piano di Caratterizzazione; pertanto, la direzione generale per l'ambiente e l'ecosistema ha reso noto la proposta di programmazione del finanziamento della caratterizzazione a valere sulle risorse del POR FESR Campania 2014/2020.
  La U.O.D. 14 – autorizzazioni ambientali e rifiuti di AV – ha sollecitato l'Ato1, in data 2 febbraio 2017, ad inviare gli esiti della caratterizzazione.
  Ad ogni modo, per quanto di competenza, questo Ministero continuerà a tenersi informato, tenendo alto il livello di attenzione sulla questione.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica ambientale

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