Legislatura: 17Seduta di annuncio: 755 del 08/03/2017
Primo firmatario: BURTONE GIOVANNI MARIO SALVINO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 08/03/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma CARDINALE DANIELA PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2017 ALBANELLA LUISELLA PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2017 CENSORE BRUNO PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2017 BATTAGLIA DEMETRIO PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2017 CUOMO ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2017 DI STEFANO MARCO PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2017 RACITI FAUSTO PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2017 PICCOLO SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2017 MAGORNO ERNESTO PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2017 SANNA GIOVANNA PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2017 CASSANO FRANCO PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2017 MARTINO PIERDOMENICO PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2017 SIMONI ELISA PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2017 COVELLO STEFANIA PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2017 GINEFRA DARIO PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2017 VECCHIO ANDREA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 08/03/2017 MOSCATT ANTONINO PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2017 ANZALDI MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2017 ROTTA ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2017 VENTRICELLI LILIANA PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2017 IACONO MARIA PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2017 CULOTTA MAGDA PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2017 MALPEZZI SIMONA FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2017 GITTI GREGORIO PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2017 RIGONI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2017 PIEPOLI GAETANO DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO 08/03/2017 GARAVINI LAURA PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2017 PES CATERINA PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2017 MARROCU SIRO PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2017 GALPERTI GUIDO PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2017 CAPONE SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2017 MARTELLA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2017
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 08/03/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 06/04/2017 CASSANO MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
RISPOSTA PUBBLICATA IL 06/04/2017
CONCLUSO IL 06/04/2017
BURTONE, CARDINALE, ALBANELLA, CENSORE, BATTAGLIA, CUOMO, MARCO DI STEFANO, RACITI, SALVATORE PICCOLO, MAGORNO, GIOVANNA SANNA, CASSANO, PIERDOMENICO MARTINO, SIMONI, COVELLO, GINEFRA, VECCHIO, MOSCATT, ANZALDI, ROTTA, VENTRICELLI, IACONO, CULOTTA, MALPEZZI, GITTI, RIGONI, PIEPOLI, GARAVINI, PES, MARROCU, GALPERTI, CAPONE e MARTELLA. —
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali
. — Per sapere – premesso che:
con circolare n. 11 del 2017 l'Inps ha chiarito i requisiti per la domanda di accesso all'ottava salvaguardia, di cui ai sensi dei commi 214-216 della legge n. 232 del 2016 da presentare entro il 2 marzo 2017;
per poter accedere a suddetta tutela i lavoratori interessati devono essere in possesso di alcuni requisiti come: essere in mobilità o in trattamento speciale edile in base ad accordi stipulati entro il 31 dicembre 2011; essere in mobilità o in trattamento speciale edile per aziende cessate o che abbiano subito procedure concorsuali; essere cessati dall'attività lavorativa entro il 31 dicembre 2014; perfezionare entro 36 mesi, anche attraverso il versamento di contributi volontari, dalla fine di fruizione di indennità, i contributi richiesti dalla normativa in vigore prima della «riforma Fornero»;
si pone una questione di necessario chiarimento per quanto concerne i lavoratori attualmente in mobilità in deroga o la cui mobilità risulta essere scaduta nel dopo il 1o agosto 2014 a seguito delle disposizioni intervenute con il decreto ministeriale n. 83473 del 1o agosto 2014;
poiché gli interessati devono presentare domanda entro il 2 marzo 2017 e assolutamente necessario che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali chiarisca le modalità di accesso anche per i lavoratori in mobilità in deroga compresi quelli per i quali sono subentrati accordi regionali di ulteriore proroga;
inoltre, su tutto il territorio nazionale, si pone la questione del futuro di suddetti lavoratori in quanto ciascuna regione in questi mesi ha dato o sta dando risposte parziali e non del tutto efficace in termini di tutela;
se è vero che il decreto legislativo 24 settembre 2016 n. 185, pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 235 del 7 ottobre 2016, ha aggiunto all'articolo 44 del decreto legislativo n. 148 del 2015, dopo il comma 6, il comma 6-bis, con il quale è stata ampliata, sotto diversi profili rispetto alla previgente disciplina, la possibilità per le regioni e le province autonome di derogare ai criteri di cui agli articoli 2 e 3 del decreto interministeriale n. 83473 del 1o agosto 2014, in particolare derogando ai criteri del decreto interministeriale n. 83473 nella misura del 50 per cento delle risorse ad esse assegnate e non più solo nella misura del 5 per cento;
nei mesi passati, secondo notizie di stampa, si era ipotizzata anche una misura una tantum di 12 mesi con un importo tra i 400 e i 500 euro a supporto dei lavoratori in mobilità in deroga, misura di cui però non si è avuta più notizia;
per molti lavoratori appartenenti a questa platea l'ottava salvaguardia rappresenta una opportunità per poter andare in pensione in molti casi avendo già subito penalizzazioni dalle previsioni della «legge Fornero»
la mancanza di chiarezza della declinazione delle norme previste in legge di stabilità la cui ratio e volontà del legislatore era sicuramente quella di voler includere anche suddetti soggetti rischia di determinare ulteriori tensioni e allarmi già, sollevati dalle organizzazioni sindacali –:
se il Ministro interrogato intenda assumere iniziative al fine di chiarire se le citate disposizioni previste dalla legge n. 232 del 2016 si applicano anche ai lavoratori in mobilità in deroga, prevedendo, campagne informative circa l'applicazione delle disposizioni di accesso ai benefici dell'ottava salvaguardia anche per questi lavoratori;
se, a fronte delle difficoltà in cui si trovano gli appartenenti in questa platea, non ritenga di valutare l'opportunità di assumere le iniziative di competenza, anche di concerto con l'Agenzia nazionale politiche attive del lavoro, per promuovere, su tutto il territorio nazionale, progetti di riqualificazione professionale e di supporto nella ricerca di nuova occupazione. (4-15840)
Risposta. — Con il presente atto parlamentare l'interrogante richiama l'attenzione sull'ambito di applicazione della cosiddetta «Ottava salvaguardia», con particolare riguardo alla categoria di lavoratori in mobilità in deroga.
In particolare, secondo gli interroganti, è necessario chiarire se le disposizioni di cui all'articolo 1, commi da 214 a 216, della legge n. 232 del 2016 (legge di bilancio 2017) che individuano le categorie di lavoratori che possono accedere al beneficio dell'ottava salvaguardia, possano trovare applicazione anche per i lavoratori in mobilità in deroga.
Al riguardo, occorre, precisare che, dalla interpretazione letterale delle predette disposizioni normative, risulta evidente l'esclusione della categoria dei lavoratori in mobilità in deroga, dal beneficio pensionistico in esame.
Diversamente, l'articolo 1, comma 231, lettera a) della legge n. 228 del 2012, che ha disciplinato la terza procedura di salvaguardia, e il successivo decreto ministeriale del 23 aprile 2013 di attuazione, hanno espressamente previsto l'estensione dell'applicazione della salvaguardia «.... ai lavoratori cessati da rapporti di lavoro entro il 30 settembre 2012 e collocati in mobilità ordinaria o in deroga...».
Tale estensione non è stata invece inserita nelle disposizioni normative che hanno disciplinato le altre operazioni di salvaguardia che, infatti, non fanno riferimento alla categoria attenzionata dall'interrogante (lavoratori collocati in mobilità in deroga).
Per contro, le disposizioni relative alla ottava salvaguardia prevedono l'accesso al beneficio per i soli lavoratori collocati in mobilità ordinaria, ai sensi degli articoli 4, 11 e 24 della legge n. 232 del 1991.
Da ultimo, con riferimento al secondo quesito formulato dall'interrogante, si rappresenta che il decreto legislativo n. 150 del 2015, emanato in attuazione del cosiddetto Jobs Act, ha istituito l'Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (ANPAL) allo scopo precipuo di coordinare la gestione, delle politiche attive del lavoro, fornendo alle Regioni strumenti comuni finalizzati a migliorare la capacità dei territori di fornire ai cittadini un servizio di riqualificazione e di ausilio alla ricerca di una collocazione.
In tale contesto, dunque, potranno essere prese in considerazione le difficoltà in cui versano i soggetti in esame.
Il Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali: Massimo Cassano.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):diritto del lavoro
campagna di sensibilizzazione
riqualificazione professionale